Multa SIAE 2023: importo sanzioni mancato pagamento SIAE per matrimonio o festa privata

Pubblicato il 1 Apr 2019 - 9:18am di Giulia Morelli

Ormai è prassi comune che nell’ambito di un ricevimento di matrimonio o di una festa privata  di altro tipo (compleanno, battesimo, comunione, ecc.) celebrata in luogo pubblico vi sia, in sottofondo o in primo piano, un accompagnamento musicale: musica, dal vivo o trasmessa da stazioni radio o ancora da supporti fisici (CD, musicassette, ecc.) o piattaforme di streaming legale online, e momenti di ballo fanno parte del rituale della “festa” e a molti di noi tutto ciò appare assolutamente normale, parte della “liturgia” dei festeggiamenti. Quello che però molte persone ignorano è che, anche nel caso in cui il ricevimento matrimoniale o la festa siano definibili come “festa privata” (cioè con un numero di invitati inferiore o uguale a 80) in luogo pubblico, la regolamentazione prevista dalla Siae impone il pagamento del diritto d’autore per lo sfruttamento di brani musicali trasmessi e/o suonati. Se tali brani non vengono dichiarati mediante una documentazione apposita, possono costare all’organizzatore una multa salata e implicare conseguenze anche molto gravi, che possono arrivare fino alla detenzione. In questo articolo vedremo quindi quando scattano tali sanzioni, a quanto ammontano, come effettuare il pagamento e come fare per regolarizzare la propria posizione in materia. Evitando multe dagli importi da capogiro sarà più facile godersi la festa, senza effetti collaterali.

Quando occorre pagare la Siae e a quanto ammonta la multa

La Siae (acronimo che definisce la Società Italiana degli Autori ed Editori) è un ente che tutela e garantisce il lavoro di autori, artisti ed editori, i quali depositano presso tale ente le proprie opere di ingegno (testi e spartiti di canzoni, opere letterarie, teatrali, sceneggiature ecc.) affinché, in caso di sfruttamento delle stesse, Siae paghi loro il corrispettivo dovuto. Non dichiarare quindi l’utilizzo di tali brani durante una festa privata è illegale e soggetto a sanzioni amministrative rilevanti: trasmettere musica tutelata Siae senza l’autorizzazione dell’ente equivale, di fatto, a rubare e a truffare.

Infatti, nel caso in cui brani musicali trasmessi durante una festa di matrimonio o di altro tipo o eseguiti, nella medesima situazione, da una band, è necessario che essi siano denunciati regolarmente affinché l’artista depositario dell’opera percepisca un compenso da Siae. Per questo motivo gli organizzatori della festa (gli sposi, il festeggiato o il gestore) devono premurarsi di chiedere in anticipo alla Siae i permessi necessari per trasmettere musica o eseguire musica dal vivo se gli invitati che si presentano sono fino a 80 (limite massimo di invitati per definire una “festa privata”) e se la festa si svolge in luogo pubblico (quindi anche in un ristorante, locale, ecc.).

Chi non denuncia l’utilizzo di musica registrata o eseguita dal vivo da una band o ad accompagnamento di ballo (“festa da ballo”) alla Siae e paga poi il corrispettivo dovuto, incorre in una multa molto pesante che ammonta a sei volte il corrispettivo dei diritti d’autore non pagati.

Quindi, se, a titolo puramente esemplificativo, la musica che è passata alla radio durante il ricevimento o la festa di compleanno o che è stata trasmessa da CD, mp3, dvd o altro supporto o ancora a musica eseguita dal vivo da una band ha un costo medio di 5,00 euro a brano ed i brani trasmessi sono stati 100, il corrispettivo da pagare alla Siae sarebbe di 500,00 euro. Se l’organizzatore della festa privata non ha fatto richiesta di regolare autorizzazione alla Siae e un rappresentante dell’ente si presenta alla festa o al ricevimento e riscontra l’utilizzo e diffusione non autorizzata di musica tutelata, la multa che l’organizzatore e/o il festeggiato dovrà pagare ammonterà quindi a 3.000,00 euro (500,00 euro moltiplicati per 6).

In particolare la legge stabilisce che chiunque diffonda, venda, noleggi, commerci, ceda o sfrutti in qualsiasi modo (quindi anche con una esibizione live o la semplice trasmissione radiofonica) brani musicali in qualsiasi formato e supporto (quindi CD, musicassette, DVD, files, ecc.) sui quali a norma della legge n. 633/1941 debba essere apposto il contrassegno Siae, incorre, se questo manca e/o se questo uso particolare non viene dichiarato e se tale fatto viene commesso non ad uso personale, in una multa che va dai 2.582,00 euro a 15.493,00 euro (come previsto dall’art. 171 ter, lett. D della già citata legge n. 633/1941).

Appare quindi abbastanza intuitivo che non sia affatto vantaggioso omettere di dichiarare l’utilizzo di musiche tutelate dalla Siae in occasione di una festa privata. I costi relativi alle autorizzazioni rispetto alle diverse tipologie di feste private sono riportati sul sito ufficiale di Siae e reperibili a questo link: https://www.siae.it/sites/default/files/FP_Feste_private_2019.pdf. I costi, come si nota, molto contenuti e vala la pena sobbarcarseli onde evitarsi fastidi e soprattutto salassi.

Multe Siae 2023: come avvengono i controlli e chi paga

I controlli del personale Siae in occasione di ricevimenti matrimoniali o feste private avvengono piuttosto frequentemente e se vengono riscontrate irregolarità come mancata richiesta dei permessi per la trasmissione, la diffusione e l’esecuzione dal vivo di musica o viene rilevata dichiarazione del falso (per esempio, se si è dichiarato che la festa era un battesimo e non un matrimonio, dal momento che i costi del permesso sono diversi), l’effetto immediato è l’interruzione della musica ed il divieto di utilizzarla per il resto della festa. Il funzionario Siae convoca poi gli organizzatori della festa (sposi o altri festeggiati), il gestore del locale e gli eventuali musicisti per un controllo incrociato sui permessi richiesti o mancanti. Il secondo “atto” del controllo, in caso di irregolarità, è l’emissione della sanzione, che ammonta a sei volte il valore del copyright evaso e che va pagata entro 90 giorni, trascorsi i quali al costo della multa si aggiunge anche quello della penale. Pagare la Siae quindi è necessario per non rovinare la festa – ed è il caso di dirlo – agli organizzatori, che sono inesorabilmente coloro che devono farsi carico di eventuali multe (o di conseguenze anche più gravi, come abbiamo visto). Di norma, infatti, i gestori dei locali e/o altre location in cui si svolgono ricevimenti e feste private, lasciano che l’onere della gestione della Siae ricada sugli organizzatori proprio per evitare di incappare in situazioni incresciose e in multe davvero pesanti.

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