In questo articolo analizzeremo i dati emersi dai sondaggi politici elettorali effettuati da diverse agenzie di rilevazione relativamente al mese di ottobre 2019, dandovi tutte le news rispetto alle oscillazioni dei consensi verso i principali partiti del parlamento italiano (Lega, Movimento 5 Stelle, PD e Fratelli d’Italia). In questo preciso momento della vita politica nazionale, con i delicati lavori di imbastitura della legge di Bilancio 2020, la recente nascita di un nuovo soggetto partitico, Italia Viva di Matteo Renzi e le elezioni regionali alle porte in Umbria (che si svolgeranno il 27 ottobre), gli equilibri di potere sono quanto mai in divenire e l’elettorato guarda con interesse e curiosità alle mosse strategiche dei partiti di governo ed opposizione.
News Lega, Movimento 5 Stelle, PD, Italia Viva e Fratelli d’Italia ad ottobre 2019
Prima di addentrarci nell’esame delle percentuali di favore riscosse nel mese di ottobre dai vari partiti, possiamo affermare, a livello generale, che l’inizio del mese di ottobre 2019 vede la netta crescita nei sondaggi del neonato partito Italia Viva, fondato e retto dall’ex segretario del PD Matteo Renzi, che ha dato vita a questo nuovo soggetto politico intorno alla metà di settembre, di fatto praticando una scissione all’interno del partito d’origine. Il PD però non pare indebolito da questa separazione: come vedremo, ad ottobre 2019, i consensi verso il partito coordinato da Luca Zingaretti sono aumentati, anche in virtù della serietà con cui ministri e parlamentari espressione del partito stanno affrontando i compiti non semplici che il nuovo governo giallo-rosso deve fronteggiare.
Il balzo in avanti della compagine di centrosinistra del parlamento è avvenuto a discapito dei consensi riservati al partito alleato di governo, il Movimento 5 Stelle, che nei sondaggi di ottobre 2019 perde alcune posizioni, forse probabilmente in vista delle elezioni regionali in Umbria – piuttosto discusse – in cui i pentastellati si presentano in tandem con il PD. In netto calo sono invece i favori che l’elettorato riserva ai partiti del centrodestra: Forza Italia e Lega arretrano clamorosamente nei sondaggi di inizio autunno mentre cresce, seppur impercettibilmente, Fratelli d’Italia.
Il nuovo partito renziano Italia Viva si configura come una sorta di opposizione interna alle stesse forze dell’esecutivo, estremamente critica versa il suo operato in un momento di transizione come questo, in cui deve essere redatta e approvata la legge di Bilancio: a molti analisti pare che Renzi stia mettendo in campo una tattica non dissimile da quella ben rodata da Salvini nei suoi 15 mesi al governo con il Movimento 5 Stelle. Secondo i sondaggi effettuati a inizio ottobre 2019 da EMG Italia Viva si assesta al 5,6% guadagnando lo 0,7% rispetto all’ultima settimana di settembre. Cresce anche il PD, come accennato, che balza dal 19,4% al 20,0% con una crescita dei consensi dello 0,6% rispetto a fine settembre: questo trend fa sì che il PD si confermi secondo partito dopo la Lega, che lo stacca di 12,3 punti percentuali nonostante la battuta d’arresto e il trend in calo dello 0,5% che ha portato i consensi degli elettori dal 32,8% del 30 settembre al 32,3% del 7 ottobre 2019. Il PD, inoltre, nei sondaggi si riconferma davanti al Movimento 5 Stelle che frena bruscamente passando dal 19,6% di gradimento di fine settembre al 18,5% di inizio ottobre 2019 (con una perdita complessiva dell’1,1%): evidentemente i pentastellati punteranno tutto sulla prossima approvazione della riforma del taglio dei parlamentari per rincorrere (e superare?) il partito attuale alleato di governo.
Se la Lega, come abbiamo visto, sta accusando il colpo che le ha inferto il suo stesso leader provocando la crisi del precedente governo, lo scorso agosto, non va meglio a Forza Italia che “conquista” il titolo di ultimo tra i principali partiti nello spettro del gradimento degli elettori italiani ad ottobre 2019: si mantiene stabile sul 5% (stessa percentuale di settembre) mentre è in lieve flessione (- 0,2%) Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, che passa da 7,3% di fine settembre a 7,1% di inizio ottobre 2019, ristagnando dopo una sensibile crescita estiva. Tra i partiti minori, che non superano ciò la soglia di sbarramento del 3%, non sfonda il partito Cambiamo! guidato da Giovanni Toti, governatore della regione Liguria e fuoriuscito da Forza Italia, che scende da 1,7% di fine settembre a 1,6% di inizio ottobre. Sull’onda della risonanza mediatica dell’azione di militanza a favore della salvaguardia del pianeta per arginare il cambiamento climatico portata avanti dall’attivista svedese Greta Thunberg, cresce il partito dei Verdi, che ad ottobre conquista il 2,3% con un trend di crescita dello 0,3% rispetto a settembre. +Europa riprende la crescita, dopo aver accusato un’emorragia di consensi a seguito della nascita di Italia Viva, e ad ottobre 2019 gli elettori tributano l’1,8% dei consensi al partito di Emma Bonino, con un trend di crescita dello 0,2% rispetto al mese precedente. Infine, i partiti di sinistra MDP – Articolo 1, LeU e La Sinistra si mantengono nel range di un’oscillazione costante tra il 2,0% e il 2,5% (dato relativo ai sondaggi di ottobre 2019): questa stasi è probabilmente sintomatica di una volontà di imminente riorganizzazione e/o assorbimento all’interno di soggetti politici nuovi o esistenti, visti i risultati tutt’altro che rosei delle ultime consultazioni.
Sondaggi politici elettorali ottobre 2019: rilevazioni sui principali partiti e dati Ipsos
Dopo aver passato in rassegna le rilevazioni dei sondaggi elettorali relativi ad ottobre 2019 effettuate da EMG, confrontiamo i dati con quelli emersi dai sondaggi di SWG: anche in questo caso l’orientamento politico manifestato dall’elettorato italiano è coerente con quanto illustrato nei paragrafi precedenti. La Lega (32,3%) resta il primo partito, pur avendo subito una battuta d’arresto significativa a causa del ruolo rivestito dal leader Matteo Salvini nella caduta del precedente governo. Il PD rincorre il partito di Salvini, guadagnando posizioni di settimana in settimana e puntando naturalmente al sorpasso: al momento la crescita è stabile e il partito di centrosinistra vanta, ad ottobre 2019, il 20% dei consensi degli italiani. Il partito di Renzi Italia Viva, comparso sulla scena politica nazionale solo da poche settimane, con il suo 5,6% di consensi e un trend in continua crescita, ha già superato nei sondaggi un partito ormai storico e consolidato come Forza Italia, arenato da diverse settimane al 5%, probabilmente a causa della latitanza del leader Silvio Berlusconi, figura politica ormai marginalizzata – per ragioni legate all’età e alla salute spesso malferma dello statista – rispetto agli attuali equilibri vigenti sullo scacchiere politico italiano.
Ad ottobre 2019 arretra nei sondaggi elettorali condotti da SWG – e confermati anche dalle rilevazioni di Tecnè – pure il Movimento 5 Stelle: terzo tra i principali partiti, perde a inizio ottobre circa l’1,1% rispetto al mese precedente e si ferma al 18,5%. Cala anche Fratelli d’Italia che perde lo 0,2% e ripiega sul 7,1%. Sotto la soglia di sbarramento sia SWG che Tecnè confermano i dati rilevati da EMG: i Verdi crescono considerevolmente (+0,3%) e guadagnano il 2,3% e rimonta +Europa, che guadagna lo 0,2%, e ad ottobre 2019 conquista l’1,8%. Si assottigliano sempre di più le preferenze degli elettori per Cambiamo! di Giovanni Toti (1,6%), La Sinistra, che perde lo 0,1%, e MDP – LeU, che arretra dello 0,2%. Le liste rimanenti totalizzano, assieme, il 2,5%. Ipsos rileva che ad ottobre 2019 gli elettori si pronunciano rispetto alla manovra economica per il 71% favorevoli alla riduzione del cuneo fiscale nel 2020, come prospettato dalla legge di Bilancio in discussione; il 65% di loro riterrebbe una eccellente soluzione quella di attuare misure che sostengano la natalità e le famiglie mentre solo il 56% esprime favore rispetto all’introduzione del Green Bond.
Insomma, pare evidente che gli equilibri siano interamente in gioco e che i partiti di maggioranza e opposizione siano pronti a giocare la propria partita su molti temi importanti in questo momento sul tavolo: la legge di Bilancio 2020, in primo luogo, ma anche la questione – per ora in sospeso e rimandata a data da destinarsi – dell’aumento dell’Iva. L’elettorato è senz’altro curioso di capire come la situazione si evolverà a fronte di una situazione economica non certo rassicurante che vede l’Italia ultima per crescita in Europa nel 2019, con Pil a 0,1% (proprio ad inizio ottobre l’Istat ha confermato che la debolezza economica proseguirà), il deficit che sfiora il 2,5% del Pil (e rischia di toccare il 3,5% nel 2020), un calo generalizzato degli investimenti rispetto al 2018 ( – 0,3%) e l’occupazione che registra – 0,1% rispetto all’anno precedente (unico segno meno in Europa, stando ai dati diffusi dalla Commissione Europea). Evidentemente la situazione che il nuovo governo deve affrontare è tutt’altro che facile da dirimere e sarà praticamente inevitabile una manovra “lacrime e sangue” nel 2020: in questo quadro di generale incertezza, si affacciano e destano attenzione nuovi soggetti politici i cui programmi e obbiettivi non sono ancora stati pienamente dichiarati (su tutti, Italia Viva di Renzi), mentre tra i partiti minori crescono i Verdi, a riprova di un rinnovato interesse per un tema urgentissimo come il cambiamento climatico, necessità di nuove politiche ambientali, l’elaborazione di nuove forme di crescita sostenibile.