Il costo dell’energia elettrica è un fardello che grava sulle spese di tutti noi. E’ deciso dall’Autorità Garante ogni tre mesi e riguarda i contratti in regime di tutela. A definire il prezzo in kilowattora, l’unità di misura dell’energia elettrica, intervengono diversi fattori, come il mercato a cui appartiene la fornitura luce. Il costo varia, infatti, a seconda dell’appartenenza al mercato libero oppure al mercato di maggior tutela a causa di meccanismi differenti che li caratterizzano. In entrambi i casi, comunque, il prezzo medio dell’energia che arriva nelle nostre case è misurabile al kwh e se ne può avere in riscontro nella bolletta. Dato che il prezzo dell’energia elettrica al kwh dipende dal fornitore e dall’offerta proposta è importante conoscere le varianti per poter scegliere in un’ottica di convenienza. Noi vi informeremo sul costo medio al kwh per privati, aziende, prima e seconda casa.
Costo dell’energia elettrica al kwh per privati e aziende
Per comprendere le dinamiche che regolano il costo dell’energia elettrica è opportuno iniziare dal capire cosa si intende per kilowatta. L’unità di misura rappresenta l’energia assorbita in un’ora da un apparecchio con potenza di 1 kw. Il prezzo finale dipenderà dal fornitore che si sceglie e dunque dal mercato che può essere Libero o Tutelato. Nel primo caso i fornitori possono decidere autonomamente il costo dei kwh. E’ dal 2007 che i cittadini italiani hanno l’opportunità di affidarsi al mercato libero per poter accettare un’offerta di energia elettrica. Nel secondo tipo di mercato, invece, i fornitori commercializzano le offerte luce con il prezzo dei kwh definito rigorosamente dall’Autorità Garante ogni tre mesi. Per questa tipologia di mercato è prevista una conclusione nel gennaio 2022 dopo una proroga messa in atto come correttivo alla manovra che avrebbe fatto terminare il mercato libero il 1° luglio 2020.
Attualmente, il trimestre gennaio-marzo 2021 ha come prezzo dell’energia in kwh nella fascia unica 0,06256 euro/kwh, per la fascia oraria F1 (giorno) 0,07242 euro/kwh e per la fascia oraria F2 e F3 (sera e weekend) 0,05758 euro/kwh. Le fasce F1, F2 e F3 riguardano le tariffe biorarie previste in alcuni contratti con costi differenti in base all’orario di utilizzo dell’energia elettrica. Le ore diurne sono comprese dalle ore 8.00 alle ore 19.00 dal lunedì al venerdì, escludendo le festività nazionali, mentre le ore notturne riguardano la domenica e i festivi e la fascia oraria dalle 23.00 alle ore 7.00 dal lunedì al venerdì. I costi citati riguardano esclusivamente la componente materia prima energia, la cosiddetta PE, della tariffa di Maggior Tutela e sono espressi in kilowattora.
Per quanto riguarda il mercato libero, invece, il costo dell’energia elettrica per i privati dipenderà esclusivamente dalle decisioni dei fornitori. Le offerte includeranno servizi e vantaggi per cercare di soddisfare il maggior numero di clienti. Potrebbe esserci, ad esempio, la proposta del prezzo bloccato per un periodo minimo di dodici mesi, di uno sconto al prezzo variabile stabilità dall’Autorità oppure di un bonus di benvenuto nel momento in cui si stipula il contratto. Consultando alcuni preventivi online si leggono costi medi in bolletta dell’energia al kwh pari a 0,176 euro/kwh con costo della materia prima di 0,024 euro/kwh (offerta Pulsee), a 0,193 euro/kwh e 0,035 euro/kwh di materia prima (E.ON ENERGIA) oppure a 0,194 euro/kwh di costo medio con 0,045 euro/kwh di costo della materia prima con Eni Gas e Luce.
A definire il costo medio dell’energia elettrica in Kwh per i privati intervengono variabili come la fascia oraria, il tipo di mercato a cui si appartiene, la residenza anagrafica (se è nell’abitazione in cui si attiva il contratto) e la potenza impegnata solitamente fissata a 3 kw.
Per le aziende, poi, il prezzo finale dell’energia elettrica è determinato da altre componenti alcune delle quali variano nel tempo a cui si aggiungono la scelta del fornitore, l’offerta e la potenza del contatore. Nel mercato libero è possibile trovare proposte accattivanti con cui un’azienda può ottenere un risparmio sulle bollette. Alcuni fornitori, infatti, propongono un prezzo fisso o bloccato per un certo periodo di tempo (solitamente 1 o 2 anni), mentre altri puntano su un prezzo variabile in base al prezzo unico nazionale di riferimento del mercato all’ingrosso dell’energia elettrica in Italia. Enel Energia, Eni, Edison, Sorgenia sono solo alcuni dei nomi che in seguito alla liberizzazione del mercato si sono attivate immediatamente per fornire soluzioni adatte ai clienti non domestici. Attualmente i migliori costi medi al kwh sono proposti da Sorgenia con il prezzo della luce a 0,064 euro/kwh e del gas a 0,24 euro/smc più prezzo basso fisso per 15 mesi, un bonus Amazon fino a 160,00 euro e un bonus da 60,00 se si porta un amico e da Eni con Link Business e il costo di 0,062 euro/kwh, 0,065 euro/kwh e 0,056 euro/kwh (rispettivamente fascia F0, F1-2 e F3) per la luce e di 0,21 euro/smc per il gas. All’offerta si aggiunge l’attivazione online e il prezzo bloccato per due anni, RID bancario obbligatorio e bolletta web.
Il mercato tutelato, poi, sebbene si rivolga principalmente alle utenze domestiche ha sempre previsto soluzioni specifiche per le aziende in possesso di partita IVA. Le condizioni dovevano essere avere meno di 50 dipendenti, un fatturato inferiore ai 10 milioni di euro e un utenza con bassa tensione. Parliamo al passato perché, dopo numerose proroghe, il 1° gennaio 2021 è stato definitivamente chiuso il mercato tutelato per le aziende con i requisiti citati. Rientrano ancora nella tipologia di mercato in questione solo le microimprese (meno di 10 dipendenti, fatturato annuo non superiore ai 2 milioni di euro, punti di prelievo a bassa tensione fino a 15 kw) che attenderanno la chiusura del 2022 insieme agli utenti domestici. Volendo passare al libero, Eni propone l’offerta SceltaSicura Business con il costo dell’energia in base alla fascia pari a 0,054 euro/kwh, 0,051 euro/kwh, 0,050 euro/kwh e 0,038 euro/kwh più lo sconto del 10% sul prezzo tutelato fino a dicembre 2021 e fino a giugno 202, RID bancario obbligatorio e bolletta web.
Prima e seconda casa: variazioni del prezzo energia elettrica al kwh
Chi possiede una seconda casa avrà certamente notato che la bolletta della seconda abitazione è a parità di consumo più alta rispetto a quella della casa di residenza. Questo si rivela essere un problema a cui porre rimedio per non tramutare tutti i vantaggi di avere una casa in cui recarsi occasionalmente in costi aggiuntivi poco sostenibili. La differenza di prezzo non dipende dalla riforma introdotta dall’ARERA relativa al trasporto e alla distribuzione dell’energia elettrica. Gli importi risultano infatti uguali sia per i residenti che per i non residenti. A differire sono gli importi riguardanti gli oneri di sistema che cambiano a seconda della residenza anagrafica del cliente. Parliamo dei costi delle attività di interesse generale per il sistema elettrico ma anche del gas. Nel caso di clienti residenti risultano applicati in base ai consumi realmente effettuati, qualora si tratti di clienti non residenti, invece, i costi sono in parte fissi e in parte dettati dai consumi.
Un contratto da valutare per la seconda casa potrebbe essere quello proposto da E-Light Bioraria, con la tariffa che tiene conto dell’orario di utilizzo dell’energia elettrica. Le fasce considerate sono quella blu (sabato, domenica e gli altri giorni dalle 19.00 alle 8.00 a 0,0514 euro/kwh e arancione (dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 19.00) a 0,0714 euro/kwh. In alternativa, qualora nella seconda abitazione fosse installato un contatore di seconda generazione si potrebbe valutare la proposta Ore Free di Enel Energia. Il prezzo della luce tutti i giorni per 21 ore su 24 è di 0,089 euro/kwh e di 0,00 euro/kwh nelle tre ore scelte dal cliente. Tre ore di componente energia gratuite a cui si aggiunge il prezzo fisso nel resto del tempo per 12 mesi. Un’altra proposta di Enel Energia super flessibile è ScegliTu con tre possibilità. Senza Orari per poter utilizzare l’energia elettrica quando si vuole sempre allo stesso prezzo di 0,089 euro/kwh, Notte e festivi con 0,00 euro/kwh dal lunedì al sabato dalle ore 23.00 alle 7.00 e 0,162 euro/kwh dal lunedì al sabato dalle ore 7.00 alle 23.00 e Bioraria con un risparmio la sera, i festivi e nei weekend con 0,1024 euro/kwh dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 19.00 e 0,0824 euro/kwh dal lunedì al venerdì dalle ore 19.00 alle ore 8.00 e il sabato, domenica e festivi.
La soluzione per alleggerire la bolletta dell’energia elettrica della seconda casa risiede, dunque, nella giusta scelta dell’offerta del fornitore. Valutare le proposte in base alle proprie esigenze permetterà di compiere la decisione migliore per il proprio portafoglio e per evitare sprechi di energia. Ogni fornitore presenta sul proprio sito internet le offerte più allettanti nei singoli dettagli includendo non solo i costi dell’energia elettrica al kwh ma anche servizi aggiuntivi o particolari agevolazioni. Un rapido giro tra i portali e la richiesta di preventivi potrà rendere più facile la scelta dell’opzione più adatta da legare alla seconda casa.
Aziende e privati, poi, hanno anch’essi accesso ad un’ampia varietà di alternative grazie al mercato libero e al mercato tutelato. In questo modo possono cercare di trovare l’occasione perfetta per ridurre al minimo i costi della bolletta legati all’energia elettrica, costi che esercitano una pressione non indifferente sulle famiglie ma anche sugli utenti non domestici. Ricordate di considerare come variabili nella scelta dell’offerta del fornitore oltre al costo al kwh i consumi abituali e la fascia oraria in cui sono maggiormente concentrati. In più, informazioni rilevanti riguardano la possibilità di pagare tramite RID Bancario o bollettino postale e la modalità di ricezione delle bollette.