Quali sono i rimedi naturali per attenuare i sintomi della prostata ingrossata? L’iperplasia prostatica è una problematica fastidiosa che comporta la compressione della parte del canale che mette in comunicazione la vescica con l’esterno causando un sovraccarico di lavoro della vescica stessa. Di conseguenza possono verificarsi infezioni, calcoli o ritenzione acuta. Prima di arrivare a livelli di disagio elevati e che necessitano esclusivamente di vere e proprie cure mediche è consigliabile mettere in atto rimedi naturali in una primissima fase di ingrossamento della prostata per cercare di non creare quel sovraccarico di lavoro da cui deriverebbero disturbi da trattare più “pesantemente”. Nel momento in cui, dunque, ci si accorge di avere uno stimolo impellente ad urinare, una minzione frequente di giorno e di notte o uno sgocciolamento terminale è importante cercare di limitare il più possibile un ulteriore ingrossamento della prostata provando inizialmente dei rimedi naturali. Ci riferiamo a specifici integratori, particolari cibi da inserire nell’alimentazione o da evitare e a cure fai da te che potrebbero rivelarsi efficaci qualora la situazione non sia già degenerata. Sarà il medico a dare indicazioni sul trattamento necessario dopo aver effettuato i relativi esami ma possiamo cominciare a chiarire i rimedi naturali a cui far riferimento in caso di prostata ingrossata.
Migliori integratori come rimedi naturali contro la prostata ingrossata
Essendo una problematica abbastanza comune, il mercato pullula di integratori naturali volti a prevenire l’ingrossamento della prostata e intervenire alleviando fastidi e disturbi, naturalmente a condizione che si inizia ad assumerli alla comparsa dei primissimi sintomi. I migliori integratori sono quelli al cui interno troviamo vitamine ed estratti di piante che risultano particolarmente efficaci per colmare una carenza nutrizionale e per aiutare l’organismo ad espletare i propri compiti nel miglior modo possibile. Parliamo, dunque, di integratori totalmente naturali che contengono specialmente zinco, selenio, Serenoa Repens (una pianta della famiglia delle Arecacee), estratti di polline, epilobio (pianta dalle proprietà antinfiammatorie e antibatteriche), pygeum (estratto di prugna africana ricco di acidi grassi e steroli con effetto antiossidante e antinfiammatorio), curcuma, tutti rimedi efficaci nel favorire il corretto funzionamento della prostata e delle vie urinarie.
Altre sostanze naturali contenute nei migliori integratori sul mercato sono l’ortica che contiene composti antiossidanti e antinfiammatori, la cucurbita pepe (semi di zucca) che migliora il flusso di urina e riduce la quantità di urina che rimane nella vescica dopo la minzione, il licopene che rallenta la progressione della prostata ingrossata e il tè verde carico di antiossidanti (catechine) che rafforzano il sistema immunitario.
L’urologo potrebbe, dunque, prescrivere integratori quali Urogermin contenente Serenoa Repens, estratto di avocado, soia, selenio e zinco oppure Prostacomplex capsule composto da Serenoa Repens e olio di semi di zucca, Prostamol Capsule con Serenoa Repens e Proxana Plus con Serenoa Repens, Licopene, Acido ellagico e Epigallocatechingallato. Notiamo che tutti i migliori integratori contengono Serenoa Repens. Informiamo che tale rimedio naturale ha una vera e propria funzione di farmaco e come tale deve essere prescritto nelle dosi corrette dal proprio medico o dal farmacista che consiglia l’integratore più idoneo ad alleviare i primi sintomi della prostata ingrossata.
Cibi e consigli alimentari per prevenire o ridurre la prostata ingrossata
Per prevenire o ridurre i primi disturbi derivanti dall’ingrossamento della prostata è consigliabile associare agli integratori alimentari una corretta alimentazione. Seguire una dieta specifica, infatti, può rivelarsi un rimedio naturale alquanto efficace per evitare che i sintomi dell’iperplasia prostatica si acutizzino. In particolare è utile sapere quali sono i cibi da evitare dato che causano aumento del girovita, un alto livello di colesterolo, un aumento della pressione andando ad influire, così, sull’ingrossamento della prostata. I grassi saturi dovrebbero essere evitati così come i carboidrati raffinati e le farine arricchite. Inoltre, a favorire l’aumento della prostata potrebbero intervenire le uova e il pollame mentre non è confermata l’associazione con latte, yogurt e formaggio. Oltre ai grassi anche gli zuccheri sono da considerare responsabili della prostata ingrossata. Di conseguenza occorrerebbe eliminare dalla dieta caramelle, biscotti, torte, gelati, marmellate e i cibi confezionati.
Cosa rimane da mangiare avendo tolto una grande percentuale di cibo dalla dieta? Gli alimenti che agiscono come antinfiammatori e contribuiscono ad alleviare i sintomi della prostata ingrossata o a prevenirne l’ingrossamento sono quelli ricchi di omega 3 come il pesce azzurro, l’olio extravergine di oliva, i crostacei, le carote, la zucca, il finocchio, il cavolo, le rape, le mele, le pere cotte senza zuccheri e le zucchine. Alleati della prostata sono poi i pomodori dato che contengono licopene, il tè verde con i polifenoli, la soia ricca di isoflavoni, l’uva con i resveratrolo, i cereali, legumi e frutta secca con selenio e zinco.
Da abolire totalmente l’alcool, cercare di ripartire le proteine in 2/3 di origine vegetale e 1/3 di origine animale e moderare la componente proteica in generale. Per evitare l’eccesso proteico è consigliabile calcolare le proteine in base al valore biologico di riferimento che tiene conto degli amminoacidi essenziali che l’organismo umano non produce autonomamente. Le proteine con maggior valore biologico da considerare nella dieta per la prostata ingrossata sono la soia, le alghe marine, il riso, i piselli, i fagioli, prodotti della pesca ma anche della carne senza abusarne. Evitare l’eccessivo consumo è un consiglio per ogni tipo di alimento che dovrà essere preso in considerazione a maggior ragione se si decide di prevenire o di affrontare con rimedi naturali l’insorgere di problematiche legate alla prostata ingrossata.
La dieta di riferimento, dunque, potrebbe includere carni fresche due volte a settimana con porzioni da 100 grammi, carni conservate una volta a settimana per 50 grammi, prodotti ittici freschi due volte alla settimana con porzioni da 150 grammi o prodotti ittici conservati una volta a settimana nella misura di 50 grammi, uova intere 1/2 volte a settimana per 50 grammi, latte e yogurt due volte al giorno nella misura di 125/150 ml, formaggi freschi 1/2 volte a settimana per 100 grammi e formaggi stagionati 1/2 volte a settimana ma solo 50 grammi. Le quantità di carne e pesce dovranno essere dimezzate se associate ad un primo piatto.
Cure fai da te per la prostata ingrossata
Sebbene l’ingrossamento della prostata sia una problematica legata all’età che insorge generalmente dopo i 50 anni è bene tenerla sempre sotto controllo e procedere con semplici cure fai da te per evitare, prevenire o intervenire in tempo. Tra i rimedi naturali più efficaci, come già detto, troviamo l’assunzione di particolari piante che hanno capacità antinfiammatorie e antiossidanti. E’ possibile, dunque, prendere integratori che le contengono oppure assumere tisane alle erbe. In particolare, bere tisane aiuta l’idratazione dato che stimola a bere più acqua e di conseguenza aiuta ad eliminare i batteri potenzialmente patogeni attraverso le urine. Le erbe maggiormente consigliate da assumente con la tisana sono la radice di ortica, i fusti di Equiseto, il rizoma di Gramigna e l’Epilobio. In associazione alle tisane occorrerà seguire una dieta sana e corretta seguendo le direttive date nel paragrafo precedente e bisognerà condurre in generale uno stile di vita più sano, evitando la sedentarietà e facendo movimento in maniera regolare. Basta una camminata di trenta minuti al giorno, lezioni di yoga, nuoto o palestra mentre è da evitare la bicicletta praticata a livelli intensi (potrebbero verificarsi microtraumi perineali). Lo sport in generale abbassa il livello di stress che influirebbe sull’ingrossamento della prostata.
L’attività sessuale non è assolutamente da limitare anzi, diversi studi hanno dimostrato come una vita sessuale regolare apporti benefici alla prostata dato che varie statistiche hanno riscontrato una percentuale maggiore di problematiche legate all’iperplasia prostatica in relazione a uomini celibi con astinenza prolungata dall’attività sessuale.
Risulta utile, poi, assumere vitamine come la vitamina A – si trova nelle albicocche, nelle carote, negli spinaci e nei broccoli – la vitamina C – con l’assunzione di peperoni, cavolfiori, kiwi w ribes – e la vitamina E – olio extravergine d’oliva e oli vegetali in generale. In più, è efficace contro i primi sintomi della prostata ingrossata il succo di aloe, ricco di principi attivi quali vitamine, sali minerali, flavonoidi, aminoacidi, antrachinoni e polisaccaridi. Assumere oralmente l’aloe può essere efficace per ridurre l’infiammazione della vescica e della prostata, le dimensioni della prostata e per contrastare le infezioni batteriche. E’ consigliabile optare per l’Aloe Arborescens e non per l’Aloe Vera dato che è più ricca di principi attivi. Si possono prendere le foglie della pianta e, dopo aver tolto le spine, frullarle con miele e grappa (o un altro distillato). Il succo che si otterrà, verde e schiumoso, è ricco di proprietà salutari. Naturalmente prima dell’assunzione è necessario consultare il proprio medico di base o l’urologo soprattutto se si assumono dei farmaci.
Le cure fai da te, infatti, possono essere efficaci ma non bisogna mai sottovalutare le conseguenze dovute da interazioni particolari del tutto personali. Per questo motivo è consigliabile rivolgersi ad un dottore o al farmacista prima di iniziare a seguire un rimedio naturale per contrastare i primi sintomi della prostata ingrossata. Qualora le problematiche siano ad un livello più alto, infatti, un rimedio naturale potrebbe non funzionare se non associato a cure mediche più specifiche. In ogni caso, per non arrivare a dover contrastare disturbi fastidiosi legati alla prostata consigliamo di seguire una dieta alimentare sana, di fare regolarmente attività motoria e di idratarsi correttamente bevendo più di due litri di acqua al giorno.