Lo scorso 17 maggio è stato reso noto sulla Gazzetta Ufficiale il testo del Decreto Aiuti 2022, una misura governativa che ha come obiettivo la messa in atto di interventi economico finanziari volti ad aiutare cittadini privati, lavoratori e imprese del territorio italiano.
Le misure messe in campo dal decreto sono davvero molteplici e afferiscono a numerosi ambiti. Tra le principali misure attuate dal Decreto Aiuti troviamo il Bonus 200 euro, un contributo una tantum erogato ai cittadini con lo scopo di far fronte al rincaro generalizzato dei prezzi e dell’energia.
Vediamo chi può richiederlo e quali sono i requisiti per poterne beneficiare.
Requisiti bonus 200 euro lavoratori e pensionati: chi può richiederlo?
Pur essendo una manovra volta ad aiutare i cittadini italiani (secondo le stime, infatti, sarebbero più di 30 milioni gli italiani che potranno beneficiarne), il bonus potrà essere riscosso solamente da coloro che avranno determinati requisiti.
L’articolo 31 del decreto, ha istituito il bonus 200 euro per un grande numero di lavoratori. Tra le tante categorie che possono beneficiarne, vi sono:
- dipendenti pubblici e privati di qualsiasi settore;
- pensionati;
- disoccupati, percettori di NASpI, DIS-COLL e lavoratori agricoli in stato di disoccupazione.
Sempre l’articolo 31 stabilisce, inoltre, i requisiti che le categorie individuate devono possedere per beneficiare del bonus.
La prima clausola, praticamente identica per tutte le categorie, specifica che il bonus spetta solamente a coloro che abbiano percepito nell’anno precedente, e cioè nel 2021, un reddito inferiore a 35.000 euro.
A seconda poi della specifica categoria di possibili percettori del bonus, i requisiti cambiano.
Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, come dato su cui basarsi, occorre calcolare se nel periodo gennaio/aprile 2022 è stato fruito, per almeno una mensilità, dello sconto IVS (pari allo 0,8%), cioè, l’esonero dal pagamento dei contributi previdenziali che sono concessi sotto una certa soglia di reddito.
Questo esonero viene riconosciuto a patto che il reddito lordo imponibile (proporzionato sempre su tredici mensilità) non ecceda la soglia stabilita di 2.692 euro che, ricalcolato su tredici mensilità, dà come risultato poco meno di 35.000 euro.
Diverso discorso invece per i pensionati. In questo caso, per poter percepire il bonus di 200 euro, occorre essere titolari residenti sul territorio italiano di un trattamento pensionistico proveniente da una qualsiasi forma previdenziale. Il discorso vale anche per i trattamenti di accompagno alla pensione con decorrenza entro il 30 giugno 2022. Anche in questo caso, occorre che il titolare del trattamento pensionistico abbia percepito un reddito nel 2021, soggetto a tassazione IRPEF, non superiore a 35.000 euro.
Come richiedere il bonus di 200 euro per dipendenti e pensionati
Per quanto riguarda dipendenti e pensionati, una volta accertati di disporre dei requisiti necessari, il bonus viene erogato direttamente in busta paga e nella pensione di luglio, insieme alla quattordicesima, laddove spettante.
Per ottenerla, i lavoratori dipendenti devono presentare una dichiarazione scritta al proprio datore di lavoro. All’interno di questa dichiarazione dovrà essere specificato dal dipendente di non percepire alcun trattamento pensionistico e/o previdenziale né il reddito di cittadinanza, pena l’esclusione dal beneficio. A questo punto, il datore di lavoro in possesso della posizione di reddito del suo dipendente corrisponderà il bonus nella busta paga di luglio.
Attenzione però: nel caso in cui si svolgessero più lavori, il bonus potrà essere richiesto una sola volta. Diversamente andrà restituito con la prossima dichiarazione dei redditi.
Per i pensionati, invece, il bonus viene corrisposto con la pensione di luglio, direttamente dall’INPS, in base ai dati in suo possesso. Successivamente, l’Istituto, insieme all’Agenzia delle Entrate, provvederà a effettuare i controlli necessari e in caso di reddito superiore a 35.000 euro, verrà richiesto il rimborso che dovrà essere effettuato entro un anno dalla notifica.
Bonus 200 euro 2022 per disoccupati: come richiederlo e a chi spetta
Come è stato anticipato, il bonus spetta anche ai disoccupati. Affinché i disoccupati possano percepire il bonus di 200 euro devono percepire l’indennità di disoccupazione almeno per il mese di giugno 2022 (NASpI, DIS-COLL, disoccupazione agricola). Tuttavia, anche in questo caso, occorre essere in possesso di alcuni specifici requisiti:
- occorre beneficiare nel mese di giugno 2022 della NaspI o DIS-COLL (questa clausola è valida per ogni tipologia di lavoratore dipendente);
- per chi beneficia di un’indennità di disoccupazione agricola occorre che sia di competenza del 2021;
- beneficiano del bonus anche coloro che nel 2021 hanno usufruito delle indennità previste dai decreti Sostegni e Sostegni bis;
- i percettori del reddito di cittadinanza possono beneficiare del bonus a patto che nessun altro componente del nucleo familiare percepisca il bonus.
Anche in questo caso, i percettori di indennità di disoccupazione che dispongono dei requisiti beneficeranno del bonus in maniera automatica, con addebito sul conto corrente nella mensilità di luglio; fermo restando che l’Agenzia delle Entrate provvederà a effettuare i dovuti controlli per sistemare le eventuali irregolarità emerse.
Bonus 200 euro Partite IVA: come si richiede
Infine, l’articolo 33 del Decreto Aiuti 2022 regola la riscossione del bonus da parte della categoria dei liberi professionisti, lavoratori autonomi e partite IVA. In tutti questi casi è stato istituito un fondo apposito a parte. In questo caso infatti, la concessione del bonus è gestita dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali; la dotazione finanziaria predisposta è pari a 500 milioni di euro e riguarda tutti i lavoratori autonomi iscritti all’INPS e alle casse professionali.
Nel caso delle partite IVA, i requisiti richiesti per beneficiare del bonus sono i seguenti:
- essere titolari di contratti autonomi per l’anno 2021;
- sempre per l’anno 2021 deve essere tracciabile almeno l’accredito di un contributo mensile;
- essere titolari di partita IVA.
In questo caso la richiesta deve essere inoltrata all’INPS, poiché è l’Istituto che gestisce la concessione del bonus per la categoria dei lavoratori autonomi e delle partite IVA. Tuttavia i tempi di erogazione del bonus 200 per le partite IVA potrebbe variare rispetto alle categorie precedenti: non è detto quindi che le richieste verranno evase per luglio, potrebbero infatti essere evase in un secondo momento, proprio perché gestite in modalità differente rispetto alle altre categorie di contribuenti.