Link building: quali sono gli sbagli da evitare

Pubblicato il 18 Ago 2022 - 2:49pm di Redazione

Una strategia di link building rischia di essere penalizzata da errori, magari anche banali, che possono mettere a repentaglio la sua efficacia. Abbiamo intervistato a tal proposito Giovanni Sacheli, esperto SEO e autore del blog EVE Milano.

Qual è il primo errore che bisogna evitare quando si fa link building?

Considerando che i link vengono distribuiti sul web inseriti in articoli di approfondimento, è indispensabile evitare di proporre testi di qualità modesta o magari copiati da altre fonti. È fondamentale, invece, che tutti i contenuti che vengono pubblicati su un sito siano in grado di migliorare la navigazione e al tempo stesso diano ai visitatori delle informazioni preziose e realmente utili. I testi devono essere interessanti e leggibili, scritti in maniera corretta e caratterizzati da un testo formattato in modo ottimale. È importante che non si tratti di articoli pubblicati con il solo obiettivo di includere un link per scopi promozionali. Insomma, i lettori devono essere interessati, anche perché in questo modo saranno spinti a condividere i contenuti in questione, che così potranno diffondersi più facilmente.

È utile usare sempre la stessa anchor text?

No: chiunque lavori in un’agenzia SEO può confermare che ricorrere in modo sistematico alla stessa anchor text è un errore che può compromettere la strategia della link building. Il motivo è presto detto: l’attività di link building deve risultare il più naturale possibile. Inoltre ogni rimando ipertestuale deve rappresentare uno spunto in grado di attirare l’attenzione di chi legge, in modo che gli utenti siano motivati a cliccare e ad approfondire il tema, in questo modo oltre ad avvalersi della link juice il sito guadagnerà nuovi utenti. Anche le ancore branded devono essere usate in modo intelligente: sono quelle che contribuiscono a consolidare la brand reputation e che presentano il nome dell’azienda o del sito. Da un punto di vista pratico, sarebbe auspicabile fare in modo che i link puntino a pagine differenti e non portino sempre alla home page o ad altra pagina specifica. Si parla di deep linking in riferimento ai link che sono diretti a pagine interne e di link juice per segnalare il valore di autorevolezza che può essere trasmesso dai link.

Come si pianifica una strategia per le anchor text?

Quando si affronta la gestione della link building di sicuro la cura dei testi di ancoraggio è un compito più che impegnativo. Le anchor text costituiscono un segnale per mezzo del quale i motori di ricerca hanno la possibilità di capire qual è il tema che viene affrontato nella pagina linkata. Uno sbaglio comune consiste nell’usare in maniera eccessiva le anchor text manipolative, cioè quelle che corrispondono alla parola chiave che si desidera posizionare. Infatti tale metodo può essere considerato da Google una sorta di forzatura.

Che cosa succede se si linkano delle pagine non ottimizzate?

Anche questo è uno sbaglio che non si deve compiere. Infatti, la SEO off page può garantire i risultati auspicati solo nel caso in cui sia abbinata a una corretta ottimizzazione on page. È un errore provare a spingere una pagina che ha contenuti di qualità modesta o che non è ben strutturata e, di conseguenza, rischia di non essere gradita da Google. Ancora peggio se la pagina non include la parola chiave che deve essere utilizzata come anchor text. Per questo motivo ottimizzare la pagina è il punto di partenza da cui non si può prescindere per ottenere un risultato apprezzabile.

Quali sono gli aspetti che vengono presi in considerazione da Google?

Il ranking su Google è condizionato da una grande varietà di parametri, e fra questi ci sono senza dubbio la rilevanza e la pertinenza dei contenuti. Pertanto non si deve commettere lo sbaglio di non tenerli in considerazione in questo lavoro. Lo scopo da conseguire è quello di ricavare un link da siti che affrontano temi simili a quelli di cui si parla nella risorsa che si vuol spingere. In questo modo il contenuto si rivela un valore aggiunto tanto per chi legge quando per il sito ospitante, mentre i motori di ricerca lo apprezzano e lo valutano positivamente. Attenzione a non essere off topic, dunque; il che vuol dire anche badare al tone of voice del sito che accoglie la pubblicazione. Vale la pena di sapere, comunque, che la creazione di schemi di link è un’attività che viene penalizzata da Google, in quanto mirata a manipolare il posizionamento, pertanto per le attività di link building è bene affidarsi sempre a un SEO capace di rendere questa attività il più possibile naturale agli occhi di Google.

Giovanni Sacheli, consulente SEO
Giovanni Sacheli, consulente SEO

Giovanni Sacheli

Giovanni Sacheli oltre a essere eseperto in link building, strategie SEO di ottimizzazine per il posizionamento e di social advertising, è relatore a seminari, convegni ed eventi dedicati al search marketing. Nel 2022, per esempio, ha preso parte a We Rock SEO di Studio Samo e al Web Marketing Festival di Search On Media Group. È, inoltre, curatore e autore del sito EVE Milano, blog da lui fondato nel 2009 in cui offre consigli, suggerimenti, tutorial e guide su temi relativi al marketing digitale. È proprietario, infine, dell’agenzia SEO e PPC Searcus Swiss Sagl.

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