La tecnologia 5G è già da tempo arrivata in Italia ed è ormai in funzione nelle grandi città. La stragrande maggioranza delle aziende di telefonia leader nel settore si sono subito adoperate affinché questa nuova tecnologia fosse disponibile al pubblico nel minor tempo possibile. Viene da chiedersi: a che punto siamo con la sua diffusione?
La rete 5G è effettivamente funzionante, seppur solo in alcune zone dello stivale. C’è da sperare, dunque, che presto la sua copertura sarà molto più estesa. Come vedremo, questa nuova tecnologia è molto più delicata delle precedenti e necessita di specifiche condizioni per far sì che il suo funzionamento non abbia alcun problema.
Ad oggi le maggiori città italiane, parliamo quindi dei capoluoghi, soprattutto del nord stanno già da tempo sperimentando il suo utilizzo. Infatti il 5 Giugno 2019 fu ufficialmente attivata la rete 5G e da allora sono stati fatti passi da gigante, seppur bisognerà aspettare ancora del tempo affinché la copertura sia completa.
Una connessione stabile anche per gli amanti dei casinò online
Seppur già in uso, come abbiamo già accennato, la connessione 5G è ancora in una fase embrionale nel nostro paese. La copertura è a macchia di leopardo, la connessione non stabile e altre problematiche. Bisogna infatti notare come le grandi aziende di telefonia mobile non abbiano ancora fatto una vera e propria campagna a favore di abbonamenti 5G a discapito del vecchio, caro, 4G.
Affinché ciò avvenga è necessario che la connessione sia stabile e al 100% funzionale altrimenti si rischia di arrecare solo un danno agli utenti. Non è possibile vendere un servizio che poi non permetta nemmeno di giocare ai giochi da tavolo al casinò riportati da Askgamblers in maniera fluida.
Come vedremo le problematiche alla base di ciò sono estremamente legate al territorio italiano e necessitano di un vero e proprio piano statale per far sì che vengano risolte. Pian piano sempre più territori e regioni si stanno connettendo alle reti 5G e siamo fiducia che in un breve futuro la copertura raggiunga livelli tali da permettere una discreta diffusione.
Il cuore del problema dell’installazione del 5G
Come abbiamo già visto in Italia continua la diffusione della tecnologia 5G, ma come funziona? Come per qualsiasi altro tipo di connessione questa rete necessita di antenne che ne permettano la progressiva diffusione. Qui sorge il prima problema.
A differenza delle altre tipologie di connessione la rete 5G ha una banda di diffusione molto bassa e di conseguenza richiede molte più antenne, soprattutto costruite a poca distanza le une dalle altre. Dunque basta aumentarne la costruzione? Un gioco da ragazzi.
Purtroppo non è così semplice come si crede per più di un motivo. In primis c’è un problema di spazio, ovvero che bisogna trovare luoghi dove è possibile installare ripetitori per il 5G, e nelle aree suburbane dove la densità abitativa è ad altissimi livelli la cosa non è facile. Soprattutto c’è comunque il malcontento di molte persone che non vogliono un ripetitore vicino casa, sia per eventuali danni alla propria salute, sia per una questione di bellezza paesaggistica. Immagina di aprire la finestra di casa e anzichè poter ammirare un bel panorama ,o anche la tua città che si sviluppa pian piano, sei costretto a guardare delle imponenti antenne.
Ora forse riuscirai a capire come si sentiva Leopardi quando scrisse “L’Infinito” in riferimento alla cara siepe. Al di là di questo divertente parallelismo bisogna parlare del secondo grande problema che non permette una regolare diffusione della rete 5G. Infatti pur volendo costruire questi ripetitori, senza alcuna protesta delle persone e con spazi disponibili, il nostro stesso paese ce lo impedisce. O meglio la sua geografia e conformazione.
Abbiamo detto che la rete 5G ha bisogno di molte antenne costruite a pochi chilometri di distanza, cosa che si complica quando andrebbero costruite su un territorio costituito da due catene montuose imponenti e da ampi tratti collinari. Pensa che la catena montuosa delle Alpi, che va da Est a Ovest del nord Italia, misura circa 1300 chilometri, mentre gli Appennini, che dividono l’Italia in due in verticale, 1350 chilometri dal colle di Cadibona in Liguria fino lo stretto di Messina.
Per questo motivo nel centro e nord Italia, ovvero nella pianura padana e nei territori affini, la distribuzione della rete 5G non ha incontrato particolari problematiche. Infatti, ad oggi, nel milanese la rete è funzionale e stabile, seppur ancora in fase di sperimentazione.
Presto l’Italia avrà il suo 5G
Naturalmente, non si può negare il progresso e nemmeno rigettare il nuovo che avanza. Per questo motivo l’Italia ha intenzione di terminare il prima possibile la totale diffusione della connessione 5G. Infatti se controlliamo di volta in volta le mappe potremmo notare come anche al centro e al sud Italia i ripetitori si stanno pian piano diffondendo. In Calabria ad esempio, soprattutto nella zona del reggino, si sta facendo molto per far sì che il 5G aumenti la sua stabilità.