A una settimana dalla chiusura della kermesse è possibile tirare le somme per scoprire come è andata la 56° edizione della fiera del vino e dei distillati che ha animato i padiglioni di Verona Fiere tra il 14 ed il 17 aprile. In estrema sintesi si può dire che il Vinitaly 2024 è stato un successo (ma non è affatto una sorpresa), ma il discorso merita di essere approfondito.
I numeri del Vinitaly 2024: quasi centomila presenze alla Fiera di Verona
Il primo dato che prendiamo in esame è quello delle presenze: quest’anno è stata sfiorata la soglia dei centomila visitatori. Si conferma un trend che va avanti già da qualche anno con l’incremento degli operatori stranieri, che oggi rappresentano circa un terzo del numero complessivo. Un ruolo fondamentale lo ha giocato senza dubbio lo sviluppo della piattaforma Vinitaly Plus, che ha favorito l’incontro tra domanda e offerta, portando ad un aumento del 100% degli appuntamenti di business. Continuando a parlare di numeri, non ci si può dimenticare della crescita del fuori salone, Vinitaly and the city: le tante iniziative organizzate quest’anno per le vie della città hanno portato ad una crescita delle degustazioni fatte dai wine lovers al di fuori della Fiera, superando quota 50.000.
Quest’anno all’interno dei padiglioni della Fiera hanno esposto più di quattromila cantine e distributori. Il made in Italy è il grande protagonista, perché il vino continua ad essere una delle più importanti eccellenze del Bel Paese, ma è stato dato ampio spazio anche ai produttori provenienti dall’estero: ben trenta i paesi rappresentati in Fiera. Considerando anche le manifestazioni che si sono svolte in contemporanea con il VInitaly 2024 (ovvero Sol, Enolitech e Xcellent Beers), il numero complessivo degli espositori è stato pari a 4.300.
Nonostante il periodo particolarmente delicato ed i svariati impegni, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è riuscita a visitare la Fiera. Ha voluto ribadire l’importanza del Made in Italy, esaltando la qualità dei nostri prodotti e ribadendo come possa essere fondamentale per la visione che l’estero ha dell’Italia. Ha poi ricordato le misure che il suo Governo ha messo in atto e intendere mettere in atto per aiutare l’agricoltura, prima di esaltare la crescente importanza dell’enoturismo: oggi quasi la metà degli italiani sceglie di acquistare il vino direttamente dal suo produttore oppure presso un mercato degli agricoltori.
I grandi protagonisti della kermesse: i vini selezionati
Ma non è possibile parlare del Vinitaly 2024 senza fare almeno un accenno ai veri protagonisti della manifestazione, ovvero i vini. Per farlo, possiamo dare uno sguardo alle cantine ed ai prodotti premiati nella guida 5StarWines. Il titolo di cantina dell’anno è andato a Magnotta Winery Corp. Il Barolo DOCG Bussia 2019 dell’Agricola Gian Piero Marrone con un punteggio di 97 è stato incoronato come miglior vino italiano. Nella categoria dei vini bianchi l’ha spuntata la Vernaccia di Oristano DOC Riserva 2004 di Silvio Carta (96 punti). Il miglior vino rosato è il Cerasuolo d’Abruzzo DOP Deìvaì 2022 di Cantina Tollo (93 punti). Il miglior vino rosso è il Barolo DOCG Conca 2020 di Mauro Molino (96 punti).
Per quanto riguarda i vini frizzanti, il punteggio piàù alto è stato ottenuto dal Reggiano DOC Lambrusco Frizzante Secco Il Ligabue 2023 della Cantina Sociale di Gualtieri (93 punti). Tra gli spumanti ha trionfato il VSQ Brut Metodo Classico Degli Angeli 2018 dell’Azienda Agricola Tenuta degli Angeli, che ha ottenuto 95 punti. Chiudiamo con il titolo di miglior vino dolce 2024, che è stato assegnato al Niagara Peninsula VQA Videal Icewine Limited Edition 2021 di Magnotta Winery con 95 punti. L’appuntamento con la prossima edizione del Vinitaly è per il 6/9 aprile 2025.