L’importanza dello sport all’aria aperta

Pubblicato il 3 Ott 2013 - 9:00pm di Ignazio Russo

Quanto è importante lo sport all’aria aperta?

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La storia della pedagogia insegna che gli antichi docenti esercitavano la loro missione all’aperto, anzi nei secoli passati all’aperto veniva amministrata la giustizia, venivano proclamati gli editti, premiati gli eroi, celebrati i riti religiosi e praticati gli sport. Il rapporto uomo-natura esalta i valori dello sport, giacché l’amore per la natura è un motivo ricorrente nella storia dell’educazione, basti pensare agli antichi greci e romani che preferivano la natura, per superare se stessi, nella ricerca della perfezione.

Nella società contemporanea, dove automatismo e processi di meccanizzazione vanno sviluppandosi sempre di più l’uomo, quasi a difesa di se stesso, deve cercare di migliorare la condizione fisica attraverso il movimento, in attività sportive. Queste attività non vanno intese solo come una pratica da tenersi tra le quattro mura di una palestra o di un cortile, ma la sua sfera di azione va ampliata, considerando tutte le opportunità offerte anche dalle attività motorie svolte in ambiente naturale.

Lo sport, in ambiente aperto, permette di respirare aria pura, perciò migliora l’atto respiratorio e il ricambio gassoso; incide sul potenziamento dell’apparato respiratorio e circolatorio ed ha il merito di mantenere buone condizioni di vita, specialmente per giovani, i cui processi organici sudativi sono rigogliosi e quindi è obbligatoria la richiesta di ossigeno da parte dei tessuti. Le radiazioni solari, poi, rivolgono ottima azione curativa e preventiva nei riguardi di alcune malattie ossee o polmonari, perchè favoriscono la produzione di vitamina D, indispensabile per l’assorbimento del calcio e del fosforo e basilare per la formazione del tessuto osseo. In estate, le lunghe giornate consentono di rimanere esposti alla luce solare per un maggior numero di ore, sfruttando al massimo la produzione di questa importante vitamina.

Lo sport all’aperto, realizzato anche mediante la corsa effettuata con ritmo leggero, senza impegno agonistico ed integrata da opportuni esercizi, aumenta la resistenza, migliora le funzioni cardiache e respiratorie, facilità la capacità di recupero ed assolve anche ad una funzione tecnica, in quanto abitua il giovane ad una corretta postura nell’esecuzione della corsa stessa. Se immaginiamo l’attraversamento di un torrente da una sponda all’altra, l’individuazione di un sentiero montano per raggiungere un luogo prestabilito, possiamo rilevare quali e quante situazioni motorie nuove richiedono queste attività, non conosciute, purtroppo, da chi vive imprigionato nel cemento cittadino. Tutto ciò incide anche sullo sviluppo osteo-articolare, muscolare, delle grandi funzioni organiche e psicomotorie in generale.

Lo sport all’aria aperta, considerato come indice di salute, deve essere praticato da tutti, soprattutto dai meno dotati che, viceversa, sono spesso scoraggiati e allontanati da quest’attività che abitua i giovani alla prodezza, alla continua perfezione e concorre alla formazione di una personalità armonica ed equilibrata. Lo sport aerobico, inoltre, stimola l’organismo a produrre di più globuli rossi, favorendo un maggiore apporto di ossigeno ai muscoli, con conseguente miglioramento della performance fisica. Non a caso la campagna o la montagna è l’ambiente preferito per l’allenamento degli sportivi evoluti. Respirare aria pura e fresca fa bene soprattutto ai giovani, poiché rafforza il sistema di difesa naturale e affina le capacità di termoregolazione, utile per prevenire le malattie da raffreddamento.

Il sano movimento fisico favorisce migliori attese di vita e contribuisce all’eliminazione dei radicali liberi, responsabili di fenomeni di degenerazione delle pareti dei vasi sanguigni, della formazione della placca e della conseguente insorgenza di malattie cardiovascolari acute. Un buon livello di attività fisica, infatti, contribuisce ad abbassare i valori della pressione arteriosa e il colesterolo, a prevenire malattie cardiovascolari, obesità e sovrappeso, diabete e osteoporosi. Muoversi in gruppo, inoltre, contribuisce al benessere psicologico riducendo ansia, depressione e senso di solitudine. Infine, lo sport contribuisce a evitare l’instaurarsi di comportamenti sbagliati, come l’abitudine al fumo, all’alcol e all’uso di droghe.

Info sull'Autore

Ignazio Russo ha iniziato l’attività di corrispondente con le testate giornalistiche: "Parola di Vita" della Curia Diocesana di Cosenza, "La Calabria", "Corriere della Sibaritide", "Il Gazzettino del Crati", Agenzia di stampa "Rotopress", "Oggi Sud", "Il Tempo", "Il Corriere dello Sport-Stadio". E’ stato anche intervistatore autorizzato dell’istituto "Doxa". Ha collaborato con Luigi Veronelli nella rubrica Gastronomia per "Il Giorno" e con Gustavo Valenti per la rubrica "Paese che vai", prodotto dalla RAI. Attualmente è addetto stampa dell’Associazione professionale cattolica di insegnanti, dirigenti e formatori (UCIM). E’ docente di Scienze Motorie e Sportive ed autore del testo scolastico per i licei e gli istituti superiori “Il movimento è vita".

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