Album postumo di Johnny Cash risalente agli anni Ottanta
Si intitola “Out among the stars” il disco di inediti, pubblicato postumo, di una delle voci più belle e controverse d’ America: Johnny Cash. Un’artista fuori dal comune. Folle, spregiudicato, che ha fatto della passione e dell’eccesso la caratteristica della sua vita. Alcol, droghe, carcere, hanno segnato la sua esistenza e ne sono stati al tempo stesso fonte d’ispirazione.
Il figlio, John Carter Cash, avuto da June Carter, la donna che ha amato ed inseguito per tutta la vita, ha ritrovato una serie di registrazioni risalenti ai primi anni Ottanta, per la precisione tra il 1981 e il 1984, considerato uno dei periodi più bui della storia musicale e privata di Cash. Il ritrivamento ha spinto il figlio John a raccogliere le incisioni, fatte da Cash con Billy Sherrill, in un disco in uscita il 25 marzo prossimo.
Dopo la morte dei genitori, come racconta John, la raccolta di tutto il materiale edito ed inedito lasciato dai suoi genitori era talmente tanto vasto che ha impiegato un tempo spropositato per rimetterlo in ordine.
“Out Among The Stars” venne registrato tra i Columbia Studios di Memphis, Tennessee, e gli 1111 Sound Studios di Los Angeles sotto la produzione di Billy Sherrill, un maestro del cosiddetto “countrypolitan”, un’evoluzione pop del country che ottenne un enorme successo commerciale. Cash era accompagnato in queste session da un gruppo di musicisti prestigiosi come Marty Stuart, Jerry Kennedy, Pete Drake, Hargus “Pig” Robbins ed Henry Strzelecki. Della tracklist fanno parte anche i duetti con Waylon Jennings, altra grande star della country music, e June Carter Cash, la sua storica compagna di vita.
Queste le parole di John in proposito: «Papà era unico, non si è mai modificato. Nashville all’epoca andava in un’altra direzione, era la fase “Urban Cowboy”: era pop-country e papà non era assolutamente appartenente a quel genere. Credo che lavorare con Billy fosse una sorta di tentativo della casa discografica per rimetterlo in prima fila nella musica e vedere cosa potesse succedere al centro di quella macchina. “Out Among The Stars” potrebbe essere un pezzo mancante di una storia musicale complessa e assolutamente unica, una testimonianza che è destinata a rendere giustizia a un artista che ha attraversato tutta la storia della musica degli ultimi sessant’anni con uno stile inconfondibile».
Bob Dylan a proposito della voce di Cash disse: “La sua voce era così grande che faceva sembrare piccolo il resto del mondo: suona sempre come se lui fosse troppo vicino al fuoco”.
Grazie a uno stile unico che univa il country, il rockabilly, il gospel e il blues, Cash è stato uno dei primi artisti ad abbattere le barriere dei generi, come testimonia il suo ingresso in tre diverse Hall Of Fame (Rock’n’Roll, Country Music e Gospel), evento assolutamente eccezionale. Diciannove Grammy Awards e una lista infinita di premi (tra cui anche la prestigiosa National Medal Of Arts nel 2001) aiutano a comprendere la grandezza di questo artista sfuggente, ombroso (il suo soprannome era “The man in black“, per la sua abitudine di vestire sempre di nero) e tormentato, considerato da tutti più grandi musicisti americani (da Dylan a Springsteen) come una imprescindibile fonte di ispirazione.
Una storia così unica e affascinante, quella di Cash, che perfino Hollywood, nel 2005, ha deciso di dedicargli un film biografico,”Walk The Line“, con Joaquin Phoenix e Reese Whiterspoon, capace di aggiudicarsi un Oscar, 3 Golden Globe e due Bafta.