Diventare un allenatore di calcio in Italia non è semplicissimo, poiché bisogna passare un iter molto lungo e complicato, per ottenere il patentino per poter allenare. Il mondo calcistico italiano è sicuramente molto vasto, anche rispetto ad altri Paesi e questo agevola mediamente la possibilità di diventare un allenatore di calcio.
A partire dal 2011, chiunque voglia diventare un allenatore di calcio deve prendere il patentino da allenatore per quanto riguarda tutte le squadre di Promozione, Eccellenza e Professionista.
Come diventare un allenatore di calcio professionista
Per diventare un allenatore professionista, ci sono tra tipi di brevetti da conseguire: il brevetto da Allenatore di Base UEFA B, il brevetto da Allenatore Professionista di seconda categoria UEFA A e il brevetto da Allenatore Professionista di prima categoria UEFA PRO.
Il brevetto da Allenatore di base UEFA B è il primo passo da fare per diventare un allenatore. Bisogna seguire un corso, che viene organizzato dal Settore Tecnico, in collaborazione con la Lega Nazionale Dilettanti e con l’Associazione Italiana Allenatori Calcio. Il corso si articola in circa 152 ore di lezione, per una durata di 7 settimane. Durante il corso viene fatta una panoramica su tutto ciò che è il calcio giovanile e il calcio dilettantistico. Nel caso il corso venga superato, allora si ottiene l’abilitazione per allenare tutte le squadre appartenenti al settore giovanile, tranne le squadre che partecipano al campionato Primavera, inoltre, chi ha questo brevetto potrà allenare anche le squadre dei campionati che vengono organizzati dalla Lega Nazionale Dilettanti e tutta la Serie D compresa.
Per poter partecipare al corso, bisogna avere un’età minima di 23 anni ed essere residenti nella Regione in cui si svolge il corso.
Per quanto riguarda il brevetto da Allenatore Professionista di seconda categoria UEFA A, il corso per conseguirlo si svolge a Coverciano, dove è presente il Centro Tecnico Federale, ovvero uno dei centri sportivi più famosi e di prestigio del mondo. Per poter accedere a questo corso, per il conseguimento del secondo brevetto, ci sono limiti dovuti all’età (verranno accettati solo coloro abbiano già compiuto i 30 anni) e bisogna essere già in possesso del patentino di livello base da un periodo di minimo due anni. Se si frequenta questo corso, il patentino darà la possibilità di lavorare in Lega Pro e fare il secondo in partite della serie B e della serie A.
Infine, il terzo e ultimo brevetto è il brevetto da Allenatore Professionista di prima categoria UEFA PRO; questo brevetto permette di diventare allenatore di calcio al livello più alto e permette di allenare qualsiasi tipo di squadra, senza alcuna distinzione di categoria. Per poter accedere a questo tipo di brevetto, è obbligatorio avere il secondo patentino da almeno due anni e il corso ha una durata di 16 settimane. Il corso viene svolto solitamente nel periodo tra ottobre e luglio a Coverciano e rappresenta il livello massimo riconosciuto dalla FIGC in campo di formazione tecnica da allenatore di calcio. Alla fine del corso e col superamento degli esami, viene data l’abilitazione per allenare qualsiasi squadra di calcio, anche quelle di Serie A e Serie B. Il corso ha una durata di 256 ore e comprende materie come le lezioni di tecnica e tattica calcistica, psicologia sportiva, comunicazione, medicina sportiva, carte federali e regolamento di gioco. Il corso dà anche la possibilità di fare numerosi stage presso squadre di serie B e serie A, dove i partecipanti potranno fare dei veri e propri tirocini.
Ma non finisce qui: presi i tre brevetti, bisogna concorrere ai posti messi a disposizione dalla FIGC, che sono sempre molto limitati rispetto alla mole di domande che arriva. Per poter ottenere il posto, si deve entrare in una graduatoria che premia chi ha avuto altre esperienze di livello alto. I punteggi si ottengono mediante esperienze come il corso del CONI – FIGC, se si è stati allenatori di calcio a 5, allenatori dilettanti, istruttori di giovani calciatori, preparatori atletici professionisti, etc. oppure mediante dei titoli di studio, come il diploma di scuola superiore di secondo grado, la laurea (specialmente se in psicologia, medicina, pedagogia o scienze dell’educazione), laurea o diploma di laurea in scienze motorie e diploma Isef.
Come abbiamo visto, i punteggi più alti vengono assegnati agli aspiranti allenatori che hanno allenato nelle serie principali o chi ha avuto esperienze calcistiche. Infatti, chi ha avuto una carriera calcistica da giocatore, anche se modesta, può ottenere ulteriori punti per la graduatoria. I punti vengono guadagnati per partite in serie A, partite in serie B, partite in serie C, partite in prima divisione Lega Pro, partite in Eccellenza, per partite disputate in Nazionale (anche giovanile), etc. Ovviamente, come possiamo vedere, una carriera da ex calciatore porta maggiori punti e, quindi, maggiori possibilità di diventare un allenatore di calcio.
Nella graduatoria, passano i primi 50 candidati, ma il numero viene poi ridotto tramite una serie test. Ai candidati viene fatto un test pratico di tecnica calcistica, che può richiedere esercizi di palleggio, trasmissione a coppie, conduzione e tiri, ad esempio.
Per poter avere più possibilità di diventare allenatore, viene consigliato di prendere la laurea in Scienze Motorie, poiché il piano di studi di questo corso di laurea prevede esami compresi nell’area biomedica, tecnica, educativa e manageriale.
Come diventare allenatore di calcio giovanile e per bambini
Ovviamente l’iter consigliato per diventare allenatore di calcio professionista è quello di prendere i tre brevetti per poter allenare anche le squadre di calcio di serie A e di serie B.
Ma nel caso si vogliano allenare altre categorie, allora l’iter è più semplice e prevede meno step. Vediamo come si diventa un allenatore di calcio per bambini, un allenatore di calcio per le giovanili, un allenatore di calcio a 5.
Per quanto riguarda le squadre di calcio di bambini, la Lega ha stabilito che non c’è bisogno di alcun patentino per allenare le categorie al di sotto della Promozione. In questo modo, chiunque, anche senza alcuna qualifica, può allenare squadre di calcio di bambini, come quelle delle parrocchie o dei piccoli centri sportivi.
Discorso diverso le giovanili: per allenare le squadre di calcio giovanili, che comprendono le categorie dei Giovanissimi, degli Allievi e degli Juniores, che giovano in campionati regionali o nazionali, bisogna essere in possesso di una abilitazione da parte della FIGC, più specificatamente la licenza per Uefa C, che permette di allenare tutto il settore giovanile. Per essere ammessi al corso, bisogna avere un’età minima di 18 anni e il corso viene fatto a livello regionale.
Il corso viene fatto nella propria città e viene svolto solitamente dal lunedì al sabato. I candidati devono rientrare in una specifica graduatoria. I punti per la graduatoria possono essere presi avendo frequentato dei corsi precedenti della CONI, avendo avuto esperienze come allenatore di calcio a 5, avendo avuto esperienza come preparatore atletico professionista oppure nel settore dilettanti. Altri punti vengono acquisiti mediante titoli di studio (diploma di maturità , laurea, laurea in scienze motorie o diploma Isef) oppure con attività da calciatore.
Per poter essere ammessi al corso, bisogna essere residenti nella provincia in cui si svolge il corso, avere un’età minima di 18 anni, essere in possesso di una certificazione di idoneità alla pratica sportiva non agonista nel gioco del calcio, che viene rilasciata dal medico curante o dagli specialisti in medicina dello sport e conoscere la lingua italiana.
Non possono essere ammessi al corso i candidati che sono stati squalificati nella stagione corrente per un periodo maggiore di 90 giorni o quelli che, nelle tre precedenti stagioni, sono stati squalificati, non in modo continuativo, per un periodo superiore ai 12 mesi. Per essere ammessi al corso, inoltre, bisognerà superare un test, presieduto dal presidente dell’AIAC, un delegato del settore tecnico della FIGC e il presidente o il coordinatore della SGS.
Il corso prevede una formazione completa su tutto ciò che riguarda il calcio giovanile e sul calcio dilettantistico. Il corso ha una durata di 144 ore e prevede la formazione sui seguenti argomenti: tecnica calcistica, tattica calcistica, metodologia dell’allenamento, psicologia, medicina sportiva, carte federali, regolamento di gioco e primo soccorso.
Durante la durata del corso, è prevista una settimana di studio sul campo, in una squadra del settore giovanile per fare un tirocinio didattico guidato dai docenti del Settore Tecnico. Superando questo corso, il candidato potrà allenare tutte le squadre giovanili e tutte le squadre che partecipano ai campionati organizzati dalla LND, inclusa la Serie D, con l’esclusione delle squadre che giocano al campionato Primavera.
Come diventare un allenatore di calcio a 5
Per quanto riguarda l’iter per diventare allenatore di calcio a 5, il candidato deve partecipare ad un corso che dà il patentino per poter allenare. Ci sono diversi corsi che permettono il rilascio del patentino.
Il corso per Allenatore di base di Calcio a 5 viene organizzato dal Settore Tecnico sul territorio, in collaborazione con la Lega Nazionale Dilettanti. Questo corso è il primo passo obbligatorio per chi vuole iniziare la sua formazione. Il corso si articola in 72 ore di lezione, nelle quali vengono toccati argomenti come la tattica del calcio a 5, la metodologia dell’allenamento, la psicologia, la medicina sportiva, le carte federali e il regolamento di gioco.
Per poter accedere a questo corso, bisogna avere un’età minima di 23 anni ed essere residenti nella provincia in cui si svolge il corso. Non c’è bisogno di alcuna abilitazione precedente, ma se le richieste superano il numero massimo del corso, allora verrà stabilita una graduatoria a seconda dei titoli di studio e delle esperienze pregresse.
Il corso organizzato dalla FIGC prevede un massimo di 40 allievi, che accederanno al corso tramite una graduatoria. I candidati devono avere un minimo di 23 anni, essere residenti nella regione in cui si terrà il corso e devono presentare una certificazione di idoneità alla pratica sportiva non agonistica del gioco del calcio. Non potranno essere ammessi i candidati che sono stati squalificati nella stagione precedente o quella corrente per un periodo superiore ai 90 giorni o per chi, nelle precedenti tre stagioni sportive, sia stato squalificato per un periodo, anche non continuativo, superiore ai 12 mesi. Per quanto riguarda la graduatoria, vengono contate le esperienze pregresse e i titoli di studio (diploma di maturità , laurea, laurea magistrale in scienze motorie o diploma ISEF).
Ma ci sono anche altri corsi disponibili per diventare allenatore di calcio a 5, ad esempio quello che viene offerto da Future Academy, che offre un video corso per accedere alla formazione di base per gli allenatori di calcio a 5. Il corso, riconosciuto dal CONI, prevede 20 video di lezioni, toccando i seguenti argomenti: introduzione al corso e storia del calcio a 5, psicologia dello sport, medicina sportiva e nozioni di primo soccorso, biologia de corpo umano, alimentazione sportiva, storia delle leghe e delle associazioni, regolamento del calcio a 5, il settore giovanile, la teoria dell’allenamento, la tattica individuale e collettiva e la metodologia dell’allenamento.
Per quanto riguarda il calcio a 5, la FIGC organizza anche il corso per allenatori di Calcio a Cinque di Primo Livello. Il corso viene svolto a Coverciano e rappresenta il massimo livello riconosciuto dalla FIGC per quanto riguarda la formazione tecnica di questa disciplina sportiva. Alla fine del corso e se gli esami vengono superati, si ottiene l’abilitazione per allenare qualsiasi squadra di calcio a 5, comprese quelle che giocano in serie A ed in serie A2. Per accedere al corso, bisogna essere in possesso del brevetto da Allenatore di calcio a 5; se le richieste superano il numero dei partecipanti al corso, allora verrà stilata una graduatoria, nella quale verranno contati i titoli ottenuti e le esperienze pregresse. Il corso ha una durata di 80 ore di didattica e si volge due volte a settimana. Durante il corso vengono affrontati argomenti come la tecnica e la tattica del calcio a 5, gli elementi di match analysis, la metodologia di allenamento, la psicologia, la comunicazione, la medicina sportiva, le carte federali e il regolamento di gioco. Il costo di questo corso è di 350 euro.
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