Nelson Mandela sta male ma non è in stato vegetativo: a smentire la famiglia sono stati gli stessi medici che lo tengono in cura
Nelson Mandela sembra non spuntarla contro l’infezione polmonare che, ormai da anni, lo sta mangiando da dentro. L’ultima grande battaglia della sua vita sta per concludersi all’alba dei 95 anni, malgrado i medici fanno sapere che l’ex Presidente è grave ma stabile.
Eppure nemmeno gli ultimi momenti di agonia di “Madiba“, è che così che affettuosamente il popolo lo chiama, sembrano fermare il veleno che i membri della sua grande famiglia si scambiano per accapararsi quanto più possibile della sua eredità. Uno spettacolo decisamente poco edificante se si pensa che Mandela è ancora vivo e probabilmente cosciente; tanto da far intervenire nella diatriba l’Arcivescovo Desmond Tutu, amico di vecchia data di Mandela che, stufo di questa guerra, ha chiesto alla famiglia di porvi fine perchè, con la malattia che lo sta uccidendo, un simile comportamento è “quasi come sputargli in faccia“.
L’uomo che ha cambiato la storia del Sudafrica, leader del movimento anti-apartheid e primo presidente nero della sua storia, sta morendo e del paese per cui ha lottato sembra rimanere molto poco: l’African National Congress, il partito di cui è stato leader per tanti anni, è divorato dalla corruzione e nella società sudafricana, malgrado i progressi ottenuti da Mandela, il potere economico rimane in mano a una ristretta oligarchia bianca e la maggioranza nera della popolazione vive ancora in uno stato di povertà quasi totale; per non parlare della piaga dell’AIDS che in Sudafrica è sempre più diffuso. E se tutto questo non bastasse, ad infliggere un altro colpo al morente Madiba ci si mettono i familiari, protagonisti di un’aspra lotta per ottenere la gestione dei diritti della “mano di Mandela“, logo commerciale famoso in tutto il mondo e, addirittura (!), una lotta per ottenere le (future) spoglie del Presidente tra il villaggio di Mvezo e quello di Qunu che, come è facile prevedere, diventeranno meta di pellegrinaggio per milioni di turisti.
Nelson Mandela, premio Nobel per la Pace nel 1993 e uno dei pochi grandi uomini, ancora in vita, che hanno contribuito a scrivere la storia del secolo scorso sta per morire; e nonostante la lotta per gli interessi economici che gli gravita attorno, delle sue idee e delle sue battaglie è il popolo sudafricano ad averne memoria: l’unico che in questi giorni continua a sperare che Madiba non smetta di combattere e che continua ad indignarsi per tutte le coltellate inflitte al proprio padre.