Arriva al cinema “Inferno“, per il quale vi proponiamo la recensione e il video trailer in streaming gratis (italiano in HD): un film che narra le avventure di Robert Langdon, interpretato da Tom Hanks e diretto da Ron Howard. Vi forniremo anche la trama (di seguito) e un breve commento.
Cosa collega Cambridge con Firenze? La cultura, forse? Beh non solo quella ma anche… Robert Langdon. Il professore esperto di simbologia religiosa, lo troviamo all’inizio del film stordito e sperduto sul letto di una sala ospedaliera di Firenze,accudito dalla dottoressa Sienna, interpretata da Felicity Jones. Non ricorda nulla, ha delle visioni. L’aiuto della dottoressa, lo porterà a ripercorrere il perché si trova a Firenze, ma soprattutto il legame tra un potente virus mortale e l’Inferno di Dante Alighieri.
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Recensione del film “Inferno” con Tom Hanks
Cosa c’è all’origine dell’attrazione? Perché il carattere umano rimane attratto da qualcosa? Per avere una spiegazione ben precisa bisognerebbe addentrarsi nei meandri della psicologia umana, come per esempio compiere un viaggio nella mente di un regista. Raccontare è il motore principale di chi si affaccia a questo ruolo, per farlo bisogna essere attratti dalle storie.
C’è chi rimane legato a un genere o chi invece decide di variare, cambiare e mutare a seconda del tipo di narrazione scelta. Ron Howard, noto per aver interpretato Richie Cunningham nella storica serie tv Happy Days, da quando ha deciso di mettersi dietro la macchina da presa ha sempre scelto storie diverse tra di loro, in modo tale da permettergli di addentrarsi in più mondi diversi e essere attratto ogni volta da ciò che realizza.
Con “Inferno” torna per la terza volta a rappresentare un adattamento cinematografico dell’omonimo libro di Dan Brown. Se nei primi due capitoli, ci si addentrava nei misteri della Chiesa, grazie alle opere di Leonardo Da Vinci, San Pietro e il centro di Roma che rappresenta un estensione a cielo aperto di un polo museale; in questa nuova avventura, guidata ancora una volta dal professor Robert Langdon, si guarda l’altra faccia del Medioevo, discostandosi da Roma e dintorni, per viaggiare sino a Firenze nel periodo in cui Dante Alighieri immaginava in 3 libri, una possibile suddivisione dei pregi e difetti di noi uomini: “Paradiso”, “Inferno” e “Purgatorio”. Inizialmente Dante scrisse di questo viaggio per farsi apprezzare da Beatrice, col tempo questa storia diventò un opera che si è ben collocata tra le madri della lingua Italiana.
Nello scrivere che Dan Brown parte dal libro dei dannati, l’Inferno, per far indurre il miliardario Bertrand Zobrist, interpretato da Ben Foster grazie al quale riesce a restituire al personaggio una personalità folle e pericolosa, a interrogarsi sull’importanza di ridurre il genere umano, in fondo secondo lui: “Dopo la peste arrivò il rinascimento”. Con una fitta rete di enigmi spingerà il professor Langdon alla ricerca di un virus creato appositamente da Zobrist per raggiungere il suo scopo. Questo pericolo è di stretta attualità. Il virus trattato è metaforicamente paragonabile all’Isis, difatti traspira dal film un clima di terrore palpabile, ben giostrato anche grazie al sapiente aiuto dei montatori Tom Elkins e Daniel P. Hanley, chiamati spesso in causa anche grazie ai necessari flashback presenti durante tutto l’arco narrativo.
Il film è ambientato al 90% in Italia e, si evince facilmente quanto, Ron Howard nelle inquadrature e Dan Brown in fase di scrittura del libro, fossero innamorati del nostro paese. Si passa da: Palazzo Vecchio, Uffizi, Quadri di Botticelli, Venezia, Piazza San Marco; un viaggio che porta lo spettatore a scoprire (o riscoprire) una parte delle eccellenze culturali italiane. Di controaltare però, la popolazione che ne vive, ne esce malconcia con almeno tre battute che fortemente ci ridicolizzano. Ciò non toglie un’idea precisa sul film, è il migliore dei tre precedenti. Oltre ai luoghi meravigliosi, il cast è ben consolidato, gli attori sono calzanti in ogni ruolo.
Commento sul cast del film
Tom Hanks, presente in questi giorni a Roma dove ritirerà durante la Festa del Cinema il Premio alla Carriera in un evento a lui dedicato, torna a vestire i panni del professor Langdon, riuscendoci con estrema facilità visto anche il feeling positivo che c’è tra lui e il regista anche in questo episodio delizierà il pubblico con i suoi movimenti delle sopracciglia che da anni hanno contribuito a renderlo quel grande attore che è oggi.
Felicity Jones, recentemente candidata agli Oscar la quale ritroveremo a Dicembre come protagonista di “RogueOne”, nonostante ha un volto che le obbliga dei ruoli cuciti su misura, supera brillantemente la prova rendendo il suo personaggio credibile.
Curioso vedere le figurazioni speciali di Fortunato Cerlino, Francesca Inaudi e Fausto Maria Sciarappa. Da analizzare sarà la risposta del pubblico visto il leggero cambio di rotta a differenza dei precedenti film, soprattutto la risposta del pubblico, che se in precedenza ha apprezzato “Il Codice Da Vinci” e “Angeli e Demoni” sicuramente tornerà a dare fiducia anche per questo film.