Arriva la primavera: giornate più lunghe, temperature più gradevoli, e…polline! Durante questo particolare periodo dell’anno tantissime persone soffrono di allergia al polline: scopriamo quali sono i sintomi più comuni e quali sono i rimedi naturali per combattere le allergie ai pollini primaverili che a partire da marzo e fino a giugno tormentano un’alta percentuale degli italiani (secondo alcune stime la percentuale di coloro che ha che fare con fastidi di questo tipo oscilla tra il 16% e il 40%).
È primavera, torna l’allergia al polline: cause e sintomi
Alla base dell’allergia primaverile c’è la comparsa dei pollini: in alcuni casi il sistema immunitario li individua come non compatibili (quindi come delle minacce) e può reagire in modo anomalo, originando i vari sintomi. Chi soffre di allergia sa benissimo a quali manifestazioni ci stiamo riferendo: riniti nasali, attacchi di starnuti e prurito a naso, occhi e palato sono quelli più diffusi, ma possono fare la loro comparsa anche l’asma, il gonfiore intorno agli occhi, gli sfoghi sulla pelle, la congiuntivite e una riduzione del senso del gusto.
Nel corso degli anni, tra cambiamenti delle temperature medie e gli effetti dello smog, il ciclo delle piante si è modificato con un periodo di fioritura e di impollinazione più lungo, quindi anche le allergie hanno una durata maggiore. Si può dire che la massima concentrazione dei diversi tipi di pollini si presenta tra aprile e giugno, quindi quello che per molti è il periodo più bello dell’anno per altri si trasforma in una vera e propria seccatura.
Come combattere le allergie ai pollini: farmaci, rimedi naturali e comportamenti da adottare
Gli strumenti per combattere le allergie ai pollini possono essere di diversa natura: si va dai farmaci ai rimedi naturali, passando per una serie di comportamenti che possono aiutare ad alleviare i sintomi. Per quanto riguarda i medicinali è necessario chiedere al proprio medico, meglio ancora se ad uno specialista: oltre agli antistaminici, ai cortisonici e ai broncodilatatori sono disponibili anche i vaccini. I rimedi naturali invece possono essere individuati nel ribes nero, nella perilla e la rosa canina, che hanno delle proprietà antiallergiche e antinfiammatorie, e nel cetriolo (si possono appoggiare delle fettina sulle aree della pelle dove si presentano degli sfoghi, attenuando il fastidio e il prurito).
Poi ci sono dei comportamenti da adottare se si vuole cercare di contrastare gli effetti dell’allergia al polline 2017: la prima cosa da fare è evitare di trovarsi all’aperto tra le 10 e le 16, ovvero il periodo della giornata in cui c’è la maggiore concentrazione di pollini; quando si viaggia in macchina si dovrebbero tenere i finestrini chiusi e, se la temperatura è troppo alta, si deve accendere l’aria condizionata, purché ci siano i filtri antipolline; bisognerebbe evitare di uscire nei giorni in cui il vento la fa da padrone, ma se non se ne può fare a meno non sarebbe una cattiva idea indossare una mascherina e degli occhiali scuri; cambiarsi le scarpe quando si rientra a casa, lavarsi i capelli spesso, lavarsi mani e viso sono delle piccole accortezze che possono aiutare molto; per alleviare il fastidio agli occhi è possibile applicare sulle palpebre un batuffolo di cotone precedentemente immerso in un infuso di rosmarino e camomilla.
L’alimentazione e il calendario delle fioriture
L’allergia al polline si può combattere anche a tavola: bisognerebbe optare per alimenti ricchi di vitamina C e magnesio e altri che impediscono la risposta infiammatoria (la cipolla, per esempio), mentre andrebbero evitati i cibi che stimolano la liberazione di istamina; purtroppo l’elenco delle pietanze sconsigliate è lungo: ne fanno parte anche gli insaccati, i formaggi, il cioccolato, i pomodori, gli spinaci, i frutti di mare.
Un’altra cosa che può aiutare molto è la conoscenza del calendario delle fioriture dei pollini, che permette di sapere i periodi di concentrazione dei vari pollini allergenici: una volta individuato il tipo di polline che causa l’allergia (i più “rischiosi” sono quelli delle graminacee, delle betullacee, dell’ambrosia e della parietaria) e il periodo di sua maggior concentrazione sarà un po’ più semplice programmare con anticipo le proprie giornate, ad esempio organizzando il proprio calendario d’impegni in modo da limitare gli spostamenti o il tempo all’aria aperta.