A distanza di quattro anni dalla sua scomparsa, Amy Winehouse rivive al cinema con un film documentario che racconta la sua breve ma intensa vita. Di seguito un elenco sale e prevendite per poter vedere Amy-The girl behind the name.
Il prossimo 14 settembre avrebbe compiuto 32 anni eppure, come ormai tutti ben sappiamo, Amy Winehouse ci ha tristemente lasciati nel luglio del 2011 all’età di 27 anni. Un’età maledetta se si pensa a grandi artisti come le tre J (Jim Morrison, Janis Joplin, Jimi Hendrix) e Kurt Cobain che proprio raggiunti i 27 anni sono venuti a mancare, spesso in circostanze misteriose. Proprio per questo Amy Winehouse è stata aggiunta al Club 27, lasciando l’amaro in bocca a tutti gli appassionati della bella musica e a chi magari avrebbe potuto salvarla. Basterebbe guardare l’esecuzione di Stronger than Me nel nostrano FestivalBar del 2004 per vederla tranquilla, preparata, con qualche chilo in più e senza i tatuaggi che sono sbocciati nei tre anni successivi a quella performance. Dopodiché la fama è esplosa in gran parte del globo e per tutti risultava impossibile non considerare Amy Winehouse come un gioiello della musica contemporanea, capace di riportare in voga un genere come il blues spesso ricondotto esclusivamente ai decenni 60-70. La morte della nonna che l’ha praticamente lasciata ad una madre malata di sclerosi e ad un padre troppo attento al personaggio della figlia e poco al suo stato di salute, forse per rivivere il proprio sogno di diventare cantante. E poi Blake, il marito tanto amato da Amy, un amore drammatico e problematico capace di trascinarti nelle dipendenze dell’altro, in un baratro da cui solo il più forte sopravvive. Ora sappiamo bene chi è stato il più fortunato, il più forte o semplicemente chi era più pronto ad affrontare un mondo così frenetico, attaccato all’apparenza, malato di gossip e pronto a puntare il dito deridendo le debolezze altrui. Così è stato per Amy Winehouse, spesso oggetto di fotografie e filmati che la condannavano senza alcuna pietà in quegli attimi in cui lei appariva in preda agli stupefacenti fino al declino totale nel concerto di Belgrado. Era il 18 giugno 2011 e il tour europeo proseguiva con diverse tappe sold out, come quella prevista per il successivo 16 luglio nella città italiana di Lucca. Sul palco c’era una Winehouse visibilmente ubriaca, quasi in lacrime per quel mostro che la divorava e che non riusciva più a controllare. Cadeva, si rialzava, a stento riusciva a pronunciare le parole dei brani e chissà se in quei momenti di pianto ripensava a quella ragazza di papà (così citava un suo tatuaggio sul braccio) che tanti sogni aveva fino a quando non ha dovuto fare i conti con la giungla mediatica e sociale.
Più volte Amy Winehouse aveva tentato di disintossicarsi, soprattutto dopo il divorzio da Blake e il progetto di registrare un terzo album con conseguente tour mondiale. Ogni volta che un tossicodipendente ricasca nelle proprie debolezze, diventa sempre più fragile e vicino al lasciarsi andare definitivamente. Quando la guardia del corpo la ritrovò senza vita nella sua casa bianca di Camden, Amy Winehouse aveva bevuto tanto, troppo, quasi due bottiglie di Vodka dopo un lungo periodo di astinenza. I risultati degli esami successivi evidenziarono la totale assenza di sostanze stupefacenti nel sangue della ragazza, a testimonianza proprio della sua voglia di liberarsi da determinate abitudini. L’alcool era più facile da ottenere e stando a quanto detto dall’uomo che ne ha denunciato il ritrovamento del corpo senza vita, Amy continuò a bere mentre visionava alcuni suoi filmati sul web. Forse chissà, il dolore di vedersi in determinate condizioni l’hanno spinta a non darsi un freno e a bere fino a non sentire più niente.
Amy, esce nelle sale italiane il film documentario sulla vita di Amy Winehouse
Trascorsi quattro anni dalla sua scomparsa, esce nei cinema Amy-The girl behind the name, film documentario firmato da Asif Kapadia, presentato al Festival di Cannes 2015 e accolto da numerosi applausi, complimenti e commozione generale. A distanza di settimane il film documentario arriva anche nelle sale italiane per soli tre giorni, proprio in occasione del compleanno di Amy Winehouse. Una raccolta di vecchi filmati, testimonianze e immagini inedite con cui Kapadia ha voluto ricostruire non tanto il personaggio Amy Winehouse ma la persona Amy, una ragazzina di soli 27 anni lasciata completamente allo sbando da amici e parenti. Ci sarà spazio anche per alcuni brani inediti della cantautrice britannica, autrice di celeberrimi pezzi come Back to Black, Rehab, Just Friends e tantissimi altri racchiusi nei soli due cd di esordio. “I don’t wanna drink again, I just need a friend” (non voglio bere ancora, ho soltanto bisogno di un amico) scriveva nel suo pezzo più famoso, Rehab, eppure quasi nessuno è riuscito a cogliere quella richiesta d’aiuto.
Amy Winehouse, elenco cinema e prevendite per guardare Amy-The girl behind the name
Dicevamo che il film documentario sulla vita di Amy Winehouse arriverà nei cinema italiani per soli tre giorni, esattamente il 15,16 e 17 settembre 2015. Per acquistare le prevendite, ecco un elenco delle sale cinematografiche di Roma e Milano in cui sarà possibile visionare Amy-The girl behind the name.
Cinema di Roma:
Roma Madison – Uci Porta di Roma – Uci Roma Est – The Space Parco de Medici – The Space Moderno – Roma Odeon – Roma Barberini – Roma Andromeda – Uci Marconi – Roma Lux
Cinema di Milano:
The Space Odeon – Cinema Apollo – Milano Plinius – Arcobaleno FilmCenter – Milano Ducale – Uci Bicocca – Uci Certosa – Milano Anteo
Per visionare i cinema nel resto d’Italia, è disponibile il sito ufficiale della Nexo Digital, società di produzione che distribuisce la pellicola Amy – The girl behind the name.
In attesa di vedere il film documentario vi lasciamo con un video esclusivo in cui una 14enne Amy Winehouse canta Happy Birthday ad una sua amica dell’epoca.