Assegno figli a carico: come si potrà fare domanda e chi può richiedere un’agevolazione del genere? Vediamolo assieme approfondendo un argomento particolarmente caro a chi ha delle difficoltà da un punto di vista economico.
Assegno Figli a carico 2018: regolamento ufficiale e chi può ottenerlo
Va da sé che non tutti possono richiedere l’assegno per i figli a carico ma servono determinate circostanze. Un nucleo familiare può richiedere questo bonus se uno dei due genitori è un lavoratore dipendente, se i due coniugi non sono separati e se ci sono figli, possibilmente minori. Se il figlio è maggiorenne, invece, ed è disabile, non c’è alcun limite all’età che può avere. Se il figlio è maggiorenne, il nucleo familiare può usufruire dell’assegno se la famiglia è numerosa (4 figli) e tutti di età inferiore ai 26 anni. L’assegno verrà erogato nel periodo compreso tra i 18 e i 21 anni d’età.
Oltre a questi requisiti, quello che l’Inps guarda è anche il reddito di ogni singolo lavoratore. Ogni anno questi parametri cambiano, anche se in maniera limitata, e quindi è bene che ogni persona che sia interessata si informi regolarmente su tutto ciò che concerne la normativa inerente agli assegni a carico del nucleo familiare con figli. L’anno in questione viene calcolato fino a giugno 2018.
Come fare domanda, importo e requisiti bonus
Dopo aver visto chi può ottenere un’agevolazione del genere, vediamo adesso come ogni singolo lavoratore deve muoversi per richiedere materialmente l’assegno per i figli a carico. Il metodo più semplice è quello di fare un giro sul sito internet dell’Inps e fare la richiesta utilizzando il modulo online. Tutti siamo a conoscenza di quanto la burocrazia italiana sia lenta e macchinosa; in questo modo, invece, si eviteranno code interminabili e si potrà fare tutto da casa con pochi semplici click. Il modulo in questione è Invio OnLine di Domande di prestazioni a Sostegno del reddito – funzione ANF Lavoratori Domestici. Naturalmente ricordiamo che per accedervi dovrete essere muniti del cosiddetto PIN del cittadino, che si richiede sempre online all’Inps. Il pin del cittadino, per motivi di sicurezza, scade ogni 6 mesi, pertanto ricordatevi di rinnovarlo.
Altri metodi sono il patronato e il contact center, per via telefonica. Tramite patronato potrete presentare la domanda senza perdere tempo e lasciando che siano loro a muoversi per vostro conto. Se svolgete un lavoro a tempo pieno, questa può essere davvero una bella comodità. Ricordate, però, che il patronato vi richiederà una percentuale, seppur minima, sull’importo che vi verrà erogato.
In ultimo, spendiamo qualche parola sull’importo dell’assegno e sui requisiti bonus. Visto che ogni lavoratore ha una sua personale posizione, è impossibile dire quale sia l’importo esatto per ognuno. L’invito è quello, pertanto di chiedere informazioni all’Inps stesso o al patronato: loro vi sapranno dire l’importo e se avete diritto a dei requisiti bonus.