Tra pochi giorni partirà la sperimentazione di una nuova misura studiata per aiutare i disoccupati a trovare un nuovo lavoro: si parla dell’assegno di ricollocazione; vediamo di cosa si tratta e come funziona, da quando sarà disponibile, quali sono i requisiti per richiederlo e quale sarà l’importo di questo nuovo strumento.
Cos’è l’assegno di ricollocazione e come funziona
L’assegno di ricollocazione farà il suo debutto a novembre 2016, ma bisogna chiarire che si tratta di un progetto sperimentale: per questo si dice che non ne potranno beneficiare tutti i disoccupati, ma al massimo 10.000 o 20.000 di loro che verranno estratti a sorte. Lo scopo della misura è quello di aiutare chi ha perso il proprio lavoro ed è già beneficiario di un’indennità di disoccupazione a trovare una nuova occupazione; attenzione, non stiamo parlando di un altro aiuto economico che va direttamente al disoccupato, ma di una sorta di premio che andrà all’agenzia del lavoro o al centro per l’impiego che riuscirà a trovargli un nuovo lavoro.
I beneficiari dell’assegno possono essere soggetti pubblici (centri per l’impiego) privati (agenzie del lavoro), il cui compito è quello di parlare con il disoccupato per tracciarne un profilo, aiutarlo nella stesura del curriculum e fissare colloqui di lavoro. Nel caso in cui il disoccupato non venga assunto, all’agenzia spetterà solo il rimborso dei costi sostenuti per organizzare i colloqui, se c’è un’assunzione a tempo determinato le agenzie incasseranno un premio dimezzato, mentre se il disoccupato viene assunto a tempo indeterminato l’agenzia incassa per intero l’importo dell’assegno di ricollocazione.
Importo, requisiti e come richiedere la misura a favore dei disoccupati
L’ammontare del premio è strettamente collegato alle caratteristiche del disoccupato da aiutare: più è difficile la sua ricollocazione e più alto sarà il premio; questo vuol dire che per i profili più qualificati (ovvero con più opportunità di trovare lavoro) l’importo sarà quello minimo (circa 1.000 euro), mentre la somma cresce man mano che aumentano le difficoltà, fino ad arrivare al premio massimo di 5.000 euro per la ricollocazione dei disoccupati che sulla carta hanno meno chance di trovare una nuova occupazione. Questo meccanismo vuole essere pure un incentivo per le agenzie ad impegnarsi anche per le figure meno qualificate.
Vediamo ora quali sono i requisiti per ottenere l’assegno di ricollocazione: ne possono fare richiesta tutti i disoccupati che percepiscono la Naspi da almeno quattro mesi; per partecipare a questa sorta di progetto pilota è necessario iscriversi al nuovo portale dell’Anpal (che sarà attivo online da novembre) e tra tutti gli iscritti verranno selezionati quelli che potranno beneficiare dell’assegno di ricollocazione. Gli “eletti” riceveranno le credenziali per accedere ad un’area riservata del sito dove potranno vedere l’importo del loro assegno di ricollocazione. La fase successiva è rappresentata dalla scelta del centro per l’impiego. I disoccupati che non parteciperanno ai colloqui predisposti dalle agenzie del lavoro o dai centri per l’impiego perderanno il diritto a ricevere la Naspi (saranno proprio le agenzie o i centri a comunicare all’Inps la mancata partecipazione).