A fronte di una leggera diminuzione delle imposte per questo 2016, un nuovo aumento riguardo alle bollette 2017 affliggerà le famiglie italiane? Il seguente articolo si propone di rispondere a tale quesito proponendo una disamina direzionata a riassumere in breve le principali imposte annuali cui dovremo fronteggiare nei prossimi mesi.
Situazione attuale e imposte future per l’acqua, l’elettricità e il gas
Se nel 2016 la Federconsumatori ha annunciato l’esistenza di un risparmio del 2,7% in meno riguardo al totale delle bollette di gas, acqua, luce e rifiuti rispetto al 2015, nel caso in cui volessimo allargare la prospettiva ponendo i risultati di oggi di fronte a quelli degli anni addietro, il quadro risulterebbe meno lieto. Praticamente, dal 2000 a quest’anno, i conti esaminati segnano un aumento complessivo che sfiora il 61%, percentuale che per il 2017 potrebbe aumentare in particolar modo per le imposte sui rifiuti e sull’acqua.
Proprio in tale proposito le tariffe sull’acqua prevedono un rincaro medio con il metodo tariffario del secondo ciclo (MT2 2016-2019) sull’ordine di un +6%. Oltre a dati del genere, bisogna considerare sempre quanto le spese doverose per le abitazioni in termini di consumo di acqua riscontrano una portata sempre più ingente. Di qui, ne è conseguenza l’aumento delle spese medie annuali.
In controtendenza le imposte per l’elettricità. Sulla base dell’esiguità del prezzo del petrolio, circa 50 dollari al barile ad oggi, primo novembre 2016, e in conseguenza al considerevole calo dei consumi vengono confermate le previsioni terse degli scorsi mesi circa un probabile assottigliamento del carico delle bollette per la luce e l’elettricità Enel. Medesima situazione vale per il prezzo del gas, calato per ragioni simili oltre alla recente rinegoziazione dei contratti Take Or Pay.
Ciò nonostante, malgrado un prezzo esiguo della materia prima, la tassazione rimane piuttosto alta. Per dimostrare ciò emerge un ipotetico totale di una bolletta bimestrale per consumo energetico che, ai 36,66 euro di consumo effettivo, deve riscontrare 30,89 euro di trasporto e gestione dei contatori, 40,89 euro per le incombenze di sistema e ben 23,22 euro di imposte e IVA. Un reale utilizzo di 36,66 euro, dunque, va a raggiungere con facilità una cifra di 131,59 euro.
Aumento delle bollette 2017: telefono e rifiuti
Per quanto riguarda le bollette del telefono di casa, in particolare di Tim-Telecom Italia, è di recente pubblicazione la notizia che riguarda l’avviso dell’Agcom contro tale operatore italiano circa il blocco di ulteriori aumenti per le tariffe a consumo. La risposta dell’ente garante per le comunicazioni è categorica: se non si dimostrano costi effettivi del servizio, Tim non può assolutamente alzare i prezzi.
Il tutto deriva da l’improponibilità di una tariffazione che avrebbe in tal modo raggiunto un limite del 300% in più, minacciando le fasce economiche più deboli come poveri e anziani. Ciò malgrado, non tardano ad emergere parecchie tariffe di operatori ulteriori che possono ovviare il problema, anche se solo in parte considerando le varie rimodulazioni portate a termine da quasi tutti i servizi telefonici nazionali in quest’ultimo anno.
Gli aumenti delle bollette 2017 più considerevoli nel lungo termine si riscontrano però in maggior misura sulle tariffe per i rifiuti, prevista dell’1% superiore a quest’anno. Dal 2000 al 2016, il prezzo dell’imposta a ciò relativa ha raggiunto ben 232 punti di percentuale su un incremento del 100% delle bollette per l’acqua, un 61% per l’energia elettrica e un 35% per il gas.
Rimane dunque da tener presente che la relativa diminuzione delle bollette in relazione allo scorso anno 2015 provengono in via esclusiva dalla minor incidenza del prezzo del petrolio su luce e gas, oltre alla diminuzione evidente della richiesta delle stesse. Per una panoramica verosimile delle eventuali maggiorazioni delle bollette 2017, bisognerà attendere gli ultimi mesi del 2016.