La definizione da dizionario del Bacio Accademico è “una forma di encomio solenne, oggi non più in uso, conferito in aggiunta alla Lode al conseguimento della laurea”. Parliamo, dunque, di un riconoscimento che il presidente di commissione dava al candidato che si era distinto positivamente durante tutto il percorso di laurea. Con il Bacio Accademico, un vero e proprio bacio sulla guancia, si erogava un premio speciale al laureando meritevole non solo della Lode ma di qualcosa che superava il massimo voto raggiungibile. Il compito di segnalare il candidato adatto a ricevere il bacio spettava al docente relatore, prima persona ad accorgersi dell’eccellente percorso svolto fino al raggiungimento della laurea. Spesso, poi, oltre al bacio si aggiungeva la pubblicazione della tesi come ulteriore premio per il grande impegno sostenuto e per il lavoro svolto. Stiamo descrivendo l’usanza del Bacio Accademico al tempo passato, ma è possibile riuscire ancora oggi ad ottenere questo importante riconoscimento? Cercheremo di capirlo dopo aver approfondito il significato intrinseco del bacio e capito quando avviene in modo tale da tentare di entrare tra le leggende universitarie meritevoli di un premio che va oltre il singolo voto e la Lode.
Storia del Bacio accademico e suo significato
Un bacio può assumere tanti significati in base alla situazione, alle persone che ne sono coinvolte e alle motivazioni per cui viene dato. In ambito accademico parlare di baci può risultare alquanto fuori contesto, eppure, uno dei riconoscimenti di maggior valore è proprio il cosiddetto “Bacio accademico“. Le origini di questa usanza si perdono un po’ nel tempo ma è cosa certa che per un lungo periodo di tempo si è potuto assistere al famoso bacio come gesto volto a sottolineare l’alto esito del percorso di studi universitari. Dove non arrivano le parole, dove gli applausi non bastano, dove una stretta di mano non è sufficiente per esprimere l’apprezzamento verso un lavoro svolto in maniera egregia e ben superiore anche al massimo dei voti raggiungibile, 110/110 con Lode, ecco che entra in gioco un gesto, un simbolo di carattere intimo e personale che mira ad elogiare ulteriormente il candidato.
Il bacio dato sulla guancia dal presidente della commissione al candidato meritevole al momento della proclamazione era un momento gratificante volto ad esaltare la bravura del laureando non solo in relazione alla stesura della tesi ma anche per l’intero percorso universitario svolto. Voti alti durante gli esami, comportamenti ineccepibili, tesi approfondita e, spesso, sperimentale, traguardo dopo traguardo, anno dopo anno, il duro lavoro da studente universitario poteva finalmente essere ripagato con quel bacio accademico nel momento finale del percorso. L’evento può essere visto come il coronamento di un obiettivo di apprezzamento per l’operato svolto nei tre, quattro o cinque anni di studi all’università. Il significato del bacio accademico, dunque, è chiaro. Parliamo di un riconoscimento che ha alla base la stima e l’apprezzamento da parte del docente relatore verso il laureando e il suo impegno ad eccellere in un percorso che getterà basi importanti per il futuro lavorativo. Purtroppo, però, il bacio accademico è sempre rimasto solamente un piccolo grande gesto compiuto al momento della proclamazione mai accompagnato da un attestato che riportasse per iscritto l’encomio ricevuto. Il bacio è restato, così, nei ricordi di chi lo ha ricevuto senza avere alcuna valenza giuridica ma solo una valenza personale da ricordare come una gratificazione e una distinzione per merito dagli altri studenti che pur si sono laureati con il massimo dei voti.
Quando avviene il bacio accademico, ecco le tappe da conquistare
Il primo passo per poter ottenere un riconoscimento al pari del bacio accademico è arrivare senza difficoltà alla Lode. I criteri con cui la commissione valuta l’assegnazione del tanto ambito 110/110 con Lode sono vari e potrebbero distinguersi da facoltà a facoltà. Innanzitutto, alla base della decisione di assegnare la Lode c’è la media dei voti degli esami che naturalmente dovrà essere molto alta e contenere molti 30 e lode per poter ottenere punti bonus. Occorre differenziare la media aritmetica dalla media ponderata che prende in considerazione anche i crediti formativi universitari acquisiti e che risulta essere, dunque, più realistica. Alla media andrà poi aggiunto il massimo punteggio del range di voti assegnabili dalla commissione per la tesi. I fattori che influiranno sono la tipologia di tesi di laurea – tradizionale/completiva o sperimentale – e il raggiungimento della laurea triennale o magistrale/specialistica. L’eccellente lavoro svolto durante tutto il percorso universitario e nella stesura della tesi, dunque, consentirà il raggiungimento della massima votazione, 110/110 con Lode, ma esiste un gradino ancora più alto, un riconoscimento ancora maggiore, il bacio accademico. Quando avviene questa ulteriore gratificazione?
Un vero e proprio regolamento che stabilisca i criteri in base ai quali determinare l’attribuzione di un elogio quale il bacio accademico non esiste. In alcuni atenei dimostrare di avere una marcia in più e di meritare ben oltre il 110 con Lode è più difficile mentre in altri casi può rivelarsi meno impegnativo. Non essendoci regole fisse e chiare per tutti, la decisione è puramente discrezionale e dipenderà prevalentemente dal docente relatore che si consulterà con la commissione per giungere ad una decisione. Sono il proprio percorso e la discussione della tesi a far scattare quella scintilla, quell’attenzione, quello stupore negli occhi di chi ascolta che permetteranno alla commissione e al relatore di non avere dubbi: la Lode non basta, si è davanti ad una eccellenza che deve essere premiata. Ecco, se questa scintilla scatta è proprio allora che avviene il bacio accademico non più bacio vero sulla guancia come poteva accadere all’inizio della storia del riconoscimento (origini che, come già detto, si disperdono nel tempo) ma sotto forma di un plauso o di una menzione speciale.
Esiste ancora il bacio accademico con il 110 e Lode?
Il desiderio di distinguersi per meriti e di andare oltre al raggiungimento della massima votazione possibile può essere talmente forte da determinare un impegno nell’elaborazione di una tesi che non lascerà alcun dubbio nella commissione, il 110 e Lode non basta. Come gratificare, allora, questi studenti universitari eccellenti che concludono un percorso di studi brillante in cui si sono ripetutamente distinti per i propri meriti e abilità? Quello che fino a poco tempo fa era chiamato bacio accademico viene sostituito oggi dal plauso o dalla menzione speciale mantenendo, comunque, il medesimo significato. Laurearsi con 110 e lode ed ottenere in più il plauso dal presidente di commissione significa ricevere un riconoscimento che attesta il grande lavoro svolto e la superiorità del proprio operato rispetto a quello degli altri studenti. Il plauso o la menzione speciale gratificano i laureandi ma, al pari del bacio accademico, non vengono messi per iscritto. Non viene rilasciato alcun attestato in cui si cita la menzione o il plauso lasciando lo studente appena laureato felice per il traguardo raggiunto ma con un pizzico di amarezza dato che non potrà mai averne riscontro tra le carte. Il diploma di laurea riporterà, certo, la votazione massima di 110 e Lode ma non apparirà la menzione scritta della menzione speciale conferita oralmente. Il plauso, in precedenza bacio accademico, non ha alcuna valenza giuridica ma avrà lo stesso un’importanza fondamentale per lo studente che si sente riconoscere la fatica e l’impegno che lo hanno portato a distinguersi tra tanti.
Nel momento della proclamazione, dunque, la soddisfazione sarà alle stelle ma non poter utilizzare il riconoscimento in ambito curriculare e lavorativo è una pecca che tanti studenti volenterosi vorrebbero fosse superata in modo tale che il risultato di grande livello raggiunto venga messo per iscritto. In ogni caso, per raggiungere il plauso o la menzione occorrerà stupire la commissione e il presidente interamente. La decisione dovrà, infatti, essere unanime e si baserà principalmente sul voto di ingresso, sulla qualità di presentazione, sulla padronanza dell’argomento e sull’abilità della discussione, proprio come per il bacio accademico. Ogni università, poi, stabilisce propri criteri di assegnazione di Lode, plausi e menzioni speciali. In special modo, la menzione spesso viene riservata al migliore studente della Facoltà che ha conseguito la laurea nei tempi stabiliti e potrebbe essere conferita non al momento della proclamazione ma all’inizio del successivo anno accademico con una vera e propria cerimonia. L’università di Studi Aldo Moro di Bari, per esempio, segue questa consuetudine mentre altri atenei adottano iter differenti. Ricordiamo, poi, un altro riconoscimento volto ad elogiare un laureando al pari del bacio accademico, la menzione “dignità di stampa” conferita a chi presenta una tesi particolarmente meritevole di pubblicazione.
In conclusione, possiamo affermare che il bacio accademico ancora esiste avendo lasciato la sua eredità al plauso e alla menzione speciale. Se il vostro obiettivo è raggiungerlo dovrete impegnarsi seriamente, eccellere nell’intero percorso di studi riuscendo ad ottenere diversi 30 e lode (minimo quattro) e altre alte votazioni, scrivere una tesi da pubblicazione e avere una capacità dialettica pregevole in modo tale da incantare la commissione e il presidente tanto da convincerli a gratificarvi andando oltre al 110 e Lode, già ottimo risultato a cui ambire. Solo le migliori menti, però, potranno ottenere il bacio accademico – ora plauso e menzione speciale – e conservare questo riconoscimento come un ricordo indelebile che affiorerà ogni qualvolta ci si troverà a pensare agli anni da studente universitario.
Nel lontano 1969 io mi sono laureato con lode e bacio accademico fra i commenti sarcastici degli amici 🙂