Film al cinema e nuove uscite. Drammi, commedie romantiche, film d’animazione e biografie, questo fine settimana di ottobre ci offre un programma ricco e che va incontro ai gusti di tutti.
Mentre al botteghino continuano a dominare Inside Out, The Martian – pellicola con uno straordinario Matt Damon, forse in odore da oscar per il ruolo di quest’astronauta che, “abbandonato” su Marte durante una missione, si trasforma in una sorta di Robinson Crusoe 2.0 – The Everest (presentato all’ultimo Festival del Cinema di Venezia), Padri e Figlie, ultima pellicola hollywoodiana di Gabriele Muccino, con Russel Crowe e Amanda Seyfried, e Io e Lei – unica pellicola italiana presente nella top ten dei film più visti in Italia (ve l’abbiamo recensita appena qualche giorno fa) ; tanti gli altri film al cinema, interessantissime pellicole, usciti questo week end, pronti a scalare le classifiche
Black Mass – L’ultimo gangster, il ritorno al cinema di Johnny Deep
Presentato in anteprima mondiale alla Mostra Cinematografica di Venezia, è il film che segna il ritorno dell’attore, musicista e produttore cinematografico statunitense. Ingrassato, stempiato, Johnny Deep dimostra, per l’ennesima volta, di essere capace di trasformarsi con coraggio e senza paura di risultare meno affascinante del solito. Il film al cinema da ieri, 8 ottobre, racconta la storia e le vicissitudini di James “Whitney” Bulger, uno dei più potenti e spietati criminali della Boston Anni Settanta. Il gangster decide di collaborare con l’FBI, fino a quando, compiendo una serie di efferati crimini e omicidi, non sale al comando della Winter Hill Gang. Black Mass, che si avvale della regia asciutta e rigorosa di Scott Cooper, vanta, oltre a Deep, un cast che sa il fatto suo: Benedict Cumberbatch, impeccabile attore inglese, nel ruolo del politico, fratello di Whitney, Kevin Bacon e Dakota Johnson.
Poli Opposti: Luca Argentero e Sarah Felberbaum insieme nella nuova commedia romantica uscita questo fine settimana
Lui, Stefano Parisi (Luca Argentero), è un terapista di coppia, fresco di separazione. Lei, Claudia Torrini (Sarah Felberbaum) è un agguerrito avvocato divorzista – soprannominata nell’ambiente la iena – mamma single di Luca. Lui cerca di tenere unire le coppie. Lei cerca, invece, di separarle. Due persone e due caratteri completamente diversi, due poli opposti, che insieme, tra un battibecco e l’altro, si scopriranno innamorati l’una dell’altro.
Dalle garbate e delicate screwball comedy degli anni trenta e quaranta – quelle con Cary Grant, Laurence Oliver , Katharine Hepburn e Spencer Tracy – ai grandi cult come Harry Ti Presento Sally, Pretty Woman e Insonnia D’Amore, per arrivare, avvicinandoci ai giorni nostri, a C’è Posta per Te, Love Actually, Nothing Hill e 10 cose che odio di te, tanti i film al cinema che rappresantano a pieno la categoria delle commedie romantiche basate sulla classica formula de “gli opposti, si attraggono”. Un uomo e una donna antagonisti, spesso provenienti da ambienti e ceti sociali differenti, che finiscono per innamorarsi, spesso dopo tutta una serie di avvenimenti e peripezie al limite dell’assurdo. Poli Opposti è l’omaggio che il regista Max Corci ha voluto fare a questo genere cinematografico: “Sono stato felice di dirigere questo film, perché mi ha permesso di avere come riferimento i classici del passato. Gli ingredienti ci sono tutti” ha dichiarato “la classica battaglia tra i sessi, due protagonisti belli e ultra-fascinosi e una città, Roma, romantica per definizione”.
Una film che, nonostante si inserisca perfettamente nel genere, scardina un po’ le dinamiche della coppia uomo-donna, mostrandoci un lui romantico e fan dell’amore e una lei, cinica e spietata, che si butta a capofitto nel suo lavoro di divorzista. Una commedia leggera ma non priva di personalità e ricca d’ironia .
Sarah Felberbaum e Luca Argentero hanno accettato con entusiasmo la possibilità di interpretare questi due personaggi, due antipodi che se le daranno, figurativamente, di santa ragione, ma che saranno capaci anche di momenti che faranno cedere anche i più cinici.
Hotel Transylvania 2, Dracula e i suoi mostruosi compagni tornano in sala
“Umano, mostro o unicorno. Non mi importa perché gli vorrò bene comunque”
Dedicato ai bambini – e a chi bambino ci si sente sempre un po’ dentro – Hotel Transylvania 2, sequel della prima pellicola, risalente al 2012 (diretto concorrente di altri due film al cinema, l’Inside Out della Pixar e Minions, che da settimane ormai è presente nella classifica dei film più visti). In attesa dell’uscita di Piccoli Brividi, possiamo guastare Hotel Transylvania 2, piacevole che riporta sul grande schermo i mostri e le creature dell’horror più buffe . Il film al cinema, perfetto seguito del primo capitolo, ripropone il tema dell’unione di due mondi e il superamento delle barriere e delle discriminazioni, con un piccolo twist. Mavis, la giovane vampira, e Jonathan, l’umano della situazione, regalano a Dracula un nipotino. Vampiro o no? Cinque anni dopo la sua nascita ancora nessuno è stato in grado di capirlo, cosa che manda in crisi il nonno. Mentre Mavis vuole portare via Dennis dal castello, Dracula e i suoi amici faranno di tutto per sbloccare l’eventuale vampirismo del piccolo, tra disavventure e tanti momenti buffi che non mancheranno di farvi divertire. Confermate, per la versione italiana, le voci di Claudio Bisio (che presto potremo rivedere come giudice in Italian’s Got Talent, insieme a Luciana Littizzetto, Frank Matano e Nina Zilli) e Cristiana Capotondi, con l’aggiunta di Paolo Villaggio, un trascinante Vlad, padre del Conte Dracula e nonno di Mavis. La versione originale del film diretto da Genndy Tartakovsky – che sì, e ci, regala celebri citazioni vampiresche, come quella al Dracula di Bram Stoker o, al più recente, Twilight – può vantare una rosa di doppiatori “da paura”: Selena Gomez, Adam Sandler, Mel Brooks, Steve Buscemi e Andy Samberg.
The program, Life e Janis. Altre tre biografie tra i film al cinema
Oltre a Black Mass, altri tre sono i film al cinema, usciti questo fine settimana, di genere biografico, dedicate a tre personaggi diversi, indimenticati e indimenticabili, ognuno per ragioni differenti. Stiamo parlando di Janis, Life e The Program.
Janis è un vero e proprio documentario che racconta le tappe principali della vita e della carriera di Janis Joplin, indimenticata cantante, scomparsa alla giovane età di 27 anni. Scandito da brani storici, come Cry Baby, Mercedes Benze, Piece of My Heart, il film, diretto dalla candidata al Premio Oscar Amy Berg, ci mostra la donna dietro al mito e ne ricostruisce la storia, fatti di momenti turbolenti, relazioni sentimentali tormentate ed eccessi, attraverso l’ausilio di foto, video e lettere che la cantante scrisse ad amici e parenti, prima della sua scomparsa. La voce narrante italiana è quella di Gianna Nannini, rocker nostrana che su Janis Joplin aveva incentrato la sua tesi di laurea.
Da Janis Joplin a James Dean, artista, attore, mito di una generazione, anche lui scomparso prematuramente a soli 24 anni. A sessant’anni dalla sua morte, esce Life, pellicola di Anton Corbijn, che ci racconta la storia, vera, dell’amicizia nata tra Dennis Stock e James Dean. Nel 1955, Dennis(Robert Pattinson) fotografo dell’agenzia Magnum, viene incaricato dalla prestigiosa rivista Life, di realizzare un servizio fotografico su James Dean (Dean DeHaan) , che da lì a poco sarebbe deceduto, schiantandosi con la sua auto. I due percorreranno un viaggio attraverso gli Stati Uniti – da Los Angeles fino all’Indiana, dove Dean era cresciuto – durante il quale i due imparano , tra qualche scontro e diffidenza inziale, a conoscersi e apprezzarsi, instaurando un rapporto di amicizia e fiducia reciproca. Un viaggio durante il quale Stock ha realizzato alcune iconiche foto, entrate nell’immaginario e nella cultura della nostra società.
Ha certamente toni più cupi The Program , pellicola sul ciclista Lance Armstrong, vincitore, dal 1999 al 2005, di ben sette Tour The France e protagonista di una brutta vicenda di doping. Il titolo del film si riferisce proprio al programma, la strategia di doping ideata da Armostrong – definito dal regista Stephen Frears “Il santo e il diavolo” – insieme al medico italiana Michele Ferrari.
The Program, ispirato al libro Seven Deadly Sins, racconta l’ascesa e la disfatta di Armostrong, del ciclista che, come recita il poster ufficiale, è campione, eroe, icona e bugiardo. Una crime story, più che una vera e propria biografia, che Frears ha voluto realizzare, incuriosito da questa personalità alla “Dr. Jekyll e Mr. Hyde, tanto intelligente quanto stupido, dalle due anime: da una parte capace di risuscitare dal cancro e di fondare un’associazione che raccolse migliaia di dollari per combattere questa malattia, e dall’altra in grado di doparsi per vincere”.
Trame e trailer degli altri film al cinema
Tra gli altri film al cinema questo fine settimana, l’horror Reversal- La fuga è solo l’inizio. Un film, presentato al Sundance Film Festival, che, unendo tre generi cari al regista, il messicano Cravioto – thriller, dramma e horror – che ci racconta una storia di vendetta, quella della protagonista che, dopo anni di prigionia e sevizie, fugge dal suo aguzzino, trasformandosi da vittima in carnefice.
Much Loved (molto amate) film di Nabil Ayouch, uno dei registi ed esponenti più importanti del cinema d’autore marocchino, pone al centro della sua trama la storia di quattro donne, quattro prostitute che, a differenza da quanto affermato dal titolo, non sono amate da nessuno, né i clienti (francesi e sauditi) né tantomeno quelle famiglie che contribuiscono a mantenere con il denaro guadagnato durante la loro, se pur giudicabile, professione. La pellicola, censurata in Marocco, è costata al suo regista anche una serie di minacce, forse per aver osato raccontare la storia di quattro donne che non vivono la loro condizione da vittime ma, bensì, da guerriere, “Persone che, come spesso accade in Marocco, non hanno un protettore e che danno tutto alla famiglia”.
Infine, tra i film al cinema. segnaliamo due commedie: la spagnola La vita è facile a occhi chiusi, un road trip, ambientato nel 1966, sulle tracce di John Lennon, di un insegnante – che usa le canzoni dei Beatles, per insegnare l’inglese ai suoi alunni – un ragazzo di 16 anni fuggito di casa e una ragazza di 21 anni, anche lei in fuga da qualcosa; e l’italianissima A Napoli Non Piove Mai, un omaggio che Sergio Assisi, protagonista della pellicola e al suo debutto come regista, ha voluto fare a tutti i napoletani che non si arrendono. Barnaba( Sergio Assisi) e Jacopo (Ernesto Lama), due amici napoletani, quasi quarantenni, ai quali si aggiunge Sonia (Valentina Corti), ragazza del nord, arrivata a Napoli per restaurare i dipinti di una chiesa. Tre persone, affette da tre sindromi diverse. Barnaba da quella classica di Peter Pan, non ha un lavoro, non vuole crescere né assumersi delle responsabilità; Jacopo, maltrattato dal suo capo e abbandonato da piccolo in un cassonetto, è una persona traumatizzata e depressa, che tenta più volte il suicidio; infine Sonia, che sviene quando è particolarmente contenta o eccitata. Protagonista, insieme ai tre personaggi, Napoli, con la sua bellezza, le sue sfumature e, anche, la sua meschinità. “Una commedia” racconta Assisi”in cui ho cercato di raccontare la filosofia di un popolo che non si arrende mai e che tenta di risolvere problemi e difficoltà spesso in modo grottesco e surreale“.