Il Bonus Diplomati per il 2017 è una delle tante novità che il Governo ha deciso di emanare per porre fine al problema della disoccupazione. Vediamo insieme, dunque, in cosa consiste questo bonus per chi conseguirà il diploma per l’annata 2016-2017.
Bonus Diplomati 2017: indiscrezioni, importo e news
Iniziamo subito col dire che il bonus diplomati per il 2017 non prevederà nessuna cifra economica. Quindi, le indiscrezioni che giravano sul web secondo cui ci sarebbero stati degli incentivi monetizzabili in denaro erano assolutamente false. Questo, però, non significa che il bonus non sia qualcosa di buono per i neodiplomati, anzi.
Grazie ad esso, le aziende saranno fortemente incentivate ad assumere chi ha conseguito il diploma durante l’annata 2016-2017. Chi cerca lavoratori giovani per la propria azienda di riferimento dovrà farlo entro 6 mesi dal conseguimento del diploma. Facendo in questo modo, le aziende avranno uno sgravio fiscale per la durata di 36 mesi.
Dunque, il bonus diplomati si pone l’obiettivo, da una parte, di aumentare l’occupazione dei giovani e, dall’altra, di facilitare le aziende con le spese e la pressione fiscale. Assumere è diventato sempre più complicato perché l’economia è in seria difficoltà e un’azione del genere potrebbe incentivare il mercato e smuovere l’occupazione. Ovviamente questo è un tentativo e i risultati si potranno vedere solo sulla lunga durata.
Non più bonus 18 anni ma per chi consegue il diploma: ecco come risolvere il problema dei Neet
Questa soluzione approvata dalla legge di stabilità ha primariamente l’obiettivo di combattere il fenomeno dilagante dei Neet. Di cosa stiamo parlando? I Neet non sono altro che i giovani compresi in un’età tra i 18 e i 29 anni che non studiano e non lavorano. Dati alla mano, l’Italia è il terzo Paese al mondo per il numero di Neet presenti sul territorio. Davanti a noi ci sono solo Grecia e Turchia, che hanno avuto l’onore di essere riusciti nell’impresa di fare peggio.
Chiaramente, un fenomeno del genere, se da una parte tende a ridare occupazione a un mercato fermo, dall’altra toglie importanti risorse all’Istruzione. Se si incentiva l’ingresso nel mondo del lavoro appena terminata la scuola superiore, va da sé che si sconsiglia una istruzione universitaria. Pertanto, se da una parte il bonus serve per creare lavoro ( ed effettivamente le cose stanno così), dall’altra toglie risorse universitarie a un Paese come il nostro che è tra i meno istruiti.
Questo, però, è sicuramente un passo fondamentale per le aziende che troppo spesso si vedono costrette a chiudere perché sovrastate da una pressione fiscale eccessiva. In questo modo avrebbero sgravi fiscali per 36 mesi e potrebbero beneficiare di manodopera fresca a basso costo. Chi ha dunque un’azienda dovrà stare particolarmente attento a non farsi scappare questa possibilità: ricordiamo, infatti, che i neodiplomati vanno assunti entro e non oltre i sei mesi dal conseguimento del diploma.