Con l’approvazione della legge di Bilancio 2017 possiamo finalmente dire che il Bonus Mamma Domani è realtà; si tratta di un contributo dall’importo di 800 euro erogato una tantum dall’Inps: vediamo quali sono le caratteristiche di questa misura, i requisiti e come richiederlo. Daremo anche una rapida occhiata agli altri provvedimenti per la famiglia inseriti nella manovra.
Bonus Mamma Domani: importo, requisiti e come fare richiesta all’Inps
Il Bonus Mamma Domani è un’agevolazione che consiste in un contributo economico a favore delle donne che hanno raggiunto il settimo mese di gravidanza; l’importo viene erogato dall’Inps e le persone che ne hanno diritto possono inoltrare le loro domande a partire dal primo gennaio 2017. Le somme ricevute possono essere utilizzate per pagare le spese relative alle visite diagnostiche oppure per l’acquisto di prodotti per la prima infanzia.
I requisiti pre ottenere il Bonus Mamma Domani sono chiari e semplici: ne hanno diritto solo le future mamme che avranno un figlio nel 2017 e che sono entrate nel settimo mese di gravidanza. Sono escluse quindi le donne che partoriscono in questa parte finale del 2016 e le future mamme che ancora non hanno raggiunto il settimo mese di gravidanza. Non ci sono dei requisiti reddituali, infatti il contributo verrà riconosciuto a chi ne ha diritto a prescindere dal reddito Isee e dall’occupazione (lavoratrici, casalinghe o disoccupate).
Per richiedere il Bonus Mamma Domani sarà sufficiente compilare e trasmettere in via telematica all’Inps il relativo modulo di domanda (che ancora non è stato pubblicato dall’istituto previdenziale); l’inoltro della domanda potrà essere effettuato tramite il sito dell’Inps (come sempre, per accedere ai servizi online del portale sarà necessario munirsi dell’apposito Pin), ma sarà possibile rivolgersi al Contact Center o avvalersi dell’aiuto di un patronato.
La legge di Stabilità 2017 indica dei precisi limiti di cumulabilità del Bonus Mamma Domani con le altre agevolazioni a favore della famiglia: la madre che partorisce nel 2017 può ottenere sia il contributo da 800 euro che il bonus per l’asilo nido e i voucher baby sitter (misure di cui parleremo tra poche righe), ma l’importo complessivo non può andare oltre i 1.800 euro.
Gli altri contributi a favore delle famiglie: Bonus Bebè, voucher baby sitter e Bonus Nido
Diamo ora uno sguardo alle altre agevolazioni previste dalla legge di Bilancio per il 2017. C’è la conferma dell’ormai famoso bonus bebè, un contributo da 960 euro annui (80 al mese) riconosciuto per i primi tre anni di vita dei bambini nati tra il 2015 e il 2017; ne hanno diritto solo le famiglie che hanno un reddito Isee inferiore ai 25.000 euro (per le famiglie in difficoltà economia, ovvero quelle con un indicatore della situazione economica inferiore ai 7.000 euro, l’importo del contributo mensile raddoppia). Confermati anche i voucher per il pagamento della baby-sitter o il pagamento della retta dell’asilo nido a favore delle mamme che rinunciano al congedo parentale: in questo caso il bonus ammonta a 600 euro mensili, erogati fino ad un massimo di sei mesi (l’importo complessivo può quindi arrivare fino a 3.600 euro).
La seconda novità (dopo il Bonus Mamma Domani) è rappresentata dal Bonus Nido, un contributo da 1.000 euro all’anno riservato alle famiglie che iscrivono i loro figli ad asili nido pubblici o privati. L’assegno verrà erogato per i primi tre anni di vita del bambino come il Bonus Bebè, ma a differenza di quest’ultimo, il Bonus Nido viene riconosciuto a prescindere dal reddito Isee. Hanno diritto al contributo anche i bambini affetti da patologie gravi e che quindi non possono frequentare l’asilo nido: la somma potrà essere utilizzata per finanziare forme di supporto a domicilio.