Esplosioni alla maratona di Boston. Vittime e feriti
Due violente esplosioni hanno colpito la maratona di Boston, nella centralissima Copley Square. Dalle prime informazioni risulterebbe un bilancio di due morti e di 110 feriti. Dalle prime immagini televisive sembrerebbe che le esplosioni siano state causate da esplosivi, uno dei quali collocati all’interno dell’Hotel 4 Stelle Mandarin.
Sono stati immediatamente chiusi dalle autorità lo spazio aereo su Boston, i ponti sul fiume Charlie e due hotel del centro di Boston sono stati evacuati.
È scattato l’allarme anche a New York, con il capo della Polizia Ed Davis che ha annunciato un rafforzamento delle misure di sicurezza, con il dispiegamento di pattuglie antiterrorismo nei luoghi simbolo di Manhattan e davanti ai principali alberghi di New York.
Fino ad ora nessuna fonte ufficiale ha utilizzato l’espressione “attacco terroristico“, ma fonti interne alla Sicurezza Nazionale hanno riferito alla Cnn che si tratterebbe di un attacco coordinato.
Il presidente Barack Obama, che ha parlato alla Nazione circa tre ore dopo gli attentati, ha dichiarato: “Oggi pomeriggio mi hanno informato degli eventi a Boston. Monitoriamo la situazione. Gli americani pregano per Boston oggi. Io e Michelle mandiamo le nostre condoglianze. Non abbiamo tutte le risposte: ci sono stati morti e feriti, alcuni gravi. In giorni come questi siamo tutti americani. Il governatore e il sindaco sanno di avere tutte le risorse necessarie. La polizia di Boston, i pompieri e tutti quelli che hanno prestato i primi soccorsi sono stati eroici. Ancora non sappiamo chi è stato e perché. Non saltiamo a conclusioni affrettate, scopriremo chi l’ha fatto e perché. Gruppi o individui responsabili saranno consegnati alla giustizia. Oggi è festa in Massachusetts. Stiamo ancora investigando su quello che è successo, ma voglio ripeterlo: scopriremo chi è stato e lo assicureremo alla giustizia“.
Il console italiano a Boston, Giuseppe Pastorelli, ha parlato della situazione che sarebbe “molto convulsa. È una grandissima tragedia, ci siamo messi subito in stretto contatto con l’unità di crisi, abbiamo inviato due team sul luogo dell’attentato un altro in giro per ospedali, ma posso dire che al momento non risulta alcun connazionale coinvolto“. Alla domanda se gli italiani iscritti alla maratona fossero 220, Pastorelli ha risposto che “è una cifra che si avvicina alla realtà e alla quale bisogna aggiungere familiari e turisti“.