Con l’arrivo dell’estate giungono anche le scadenze per quanto riguarda le imposte comunali da pagare.
Scadenza Imu e Tasi 2016
Per entrambe le imposte quest’anno sono arrivate delle novità : non sarà necessario pagare né l’Imu nè la Tasi per le abitazioni principali, ad eccezione delle case di lusso delle categorie catastali A1, A8 e A9.
Per quanto riguarda la Tasi, in particolar modo, ovvero il tributo comunale sui servizi indivisibili, saranno in pochi a dover pagare questa tassa: l’imposta infatti riguarda principalmente le abitazioni di lusso e i fabbricati rurali strumentali alle attività agricole. Per questa ragione, non verrà inviato, come successo l’anno scorso, alcun avviso ai contribuenti con l’importo già calcolato.
Per l’Imu, invece, saranno esentati dal pagamento anche gli immobili di cooperative edilizia a proprietà indivisa destinate a studenti universitari, anche in deroga al richiesto requisito della residenza anagrafica.
E’ infatti fissato per il 16 giugno 2016 il termine ultimo per le prime rate di Imu e Tasi.
Calcolo Imu e Tasi 2016: aliquote Roma, Milano, Torino, Napoli, Bari, Genova e Bologna
Per il pagamento dell’imposta in scadenza verranno applicate le aliquote del 2015, che sono reperibili sul sito internet del Comune dove è collocato l’immobile. Accedendo ai portali istituzionali delle amministrazioni comunali si potrà visitare la sezione che riguarda proprio le tasse sugli immobili, dove sono anche presenti le aliquote di riferimento e i metodi di calcolo dell’imposta.
Ma non è finita qui: sul web è possibile anche reperire anche alcuni calcolatori automatici per stabilire con precisione l’importo da versare. Alcuni Comuni, inoltre, attraverso i loro portali istituzionali, mettono a disposizione del consumatore anche la possibilità di compilare e stampare il modello F24, senza doversi così recare di persona allo sportello tributario dell’ente.
Tornando al discorso delle aliquote, Milano ha confermato quelle del 2015, dove è prevista l’aliquota massima della Tasi al 2,5 per mille e dell’Imu al 10,6 per mille su seconde case e pertinenze.
Torino ha invece previsto l’aliquota Tasi per quest’anno ridotta all’1 per mille per i fabbricati costruiti e destinati alla vendita, mentre le aliquote sugli altri immobili sono rimaste le stesse dell’anno passato. Per l’Imu invece, sempre a Torino, confermata l’aliquota del 10,6 per mille su tutti gli immobili.
Stesso discorso vale anche per Roma: confermate le stesse aliquote del 2015 sia per l’Imu che per la Tasi.
Genova invece ha modificato alcune aliquote e quella dell’Imu è passata dallo 0.58% allo 0,29% per gli immobili di categoria A1 per l’abitazione principale e dallo 0,85% allo 0,58% per gli immobili a canone concordato. A Bologna invece le aliquote Tasi sono del 2,5 per mille per gli immobili costruiti e destinati alla vendita e dell’1 per mille per i fabbricati rurali ad uso strumentale.
Anche Napoli ha deciso di confermare le aliquote del 2015, che per l’Imu è del 10,6 per mille per tutti gli immobili diversi dall’abitazione principale, dell’8 per mille per gli immobili locati a titolo di abitazione principale. Le aliquote per la Tasi, sempre a Napoli, sono invece del 3,3 per mille per le prime case di lusso e per gli immobili di cooperative edilizia a proprietà indivisa.
Il Comune di Bari ha infine stabilito per l’Imu un’aliquota per gli immobili di lusso del 6%, del 7,6% per gli immobili abitativi concessi in comodato ad un parente.