L’anno accademico 2016/2017 sta per iniziare in molte università e gli studenti dovranno far fronte alla prima rata. La seconda, invece, sarà conteggiata in base al calcolo dell’ISEE. Sotto questo aspetto ci sono diverse novità che è bene affrontare e mettere subito in chiaro. Vedremo, infatti, quali sono i documenti necessari, come è possibile calcolare online il proprio ISEE e a cosa serve.
A cosa serve l’ISEE
Se si è studenti universitari e si vuole usufruire delle agevolazioni fiscali, è necessario compilare il modulo ISEE. Se non lo si fa, la seconda rata universitaria sarà molto elevata perché si presuppone che lo studente stazioni in una fascia di reddito alta. Al fine di evitare tasse estremamente pesanti e opprimenti, è necessario che gli universitari compilino l’ISEE.
Il modello in questione serve, dunque, a calcolare il reddito della famiglia nel suo insieme. Nuclei familiari di fascia bassa, ovviamente, andranno a pagare tasse molto meno elevate rispetto a chi ha più capacità economiche. L’ISEE serve appunto a questo: dimostrare, tramite documentazione, il reddito globale di un nucleo familiare.
Per calcolarlo vi consigliamo di farlo in due modi possibili. Il primo è quello di rivolgervi a un caf dandogli un regolare mandato. Il caf provvederà a fornirvi tutti i documenti necessari per compilare il modulo ISEE, da presentare entro le date stabilite dalla vostra università.
L’altro modo è quello di usufruire del sistema ISEE INPS. L’INPS, dopo aver effettuato i controlli di routine, provvederà, entro 10 giorni, a rilasciare la DSU. Grazie a questa potrete provare in via del tutto definitiva che appartenete a una certa fascia di reddito.
Quali sono i documenti richiesti per il calcolo della fascia di reddito?
Una volta che avete deciso dove calcolarlo (se tramite caf o compilando voi l’ISEE INPS) è la volta di presentare tutti i documenti necessari. Come primo atto, dovrete presentare un documento d’identità valido (patente, carta d’identità o passaporto) assieme al codice fiscale o alla tessera sanitaria.
Nel caso di universitari che risiedono in affitto, sarà necessario presentare il contratto d’affitto regolarmente registrato presso l’Agenzia delle Entrate competente per il territorio.
Bisognerà rendere noto i guadagni dei 2 anni precedenti. Per farlo dovrete presentare il Modello 730, il CUD, il Modello Unico o il nuovo Modello CU per autonomi. Se beneficiate di indennità, borse di studio o altro dovrete presentare tutto il rendiconto.
Anche il patrimonio mobiliare e immobiliare dovrà essere attentamente vagliato. Per il mobiliare si intende, a tal proposito, la giacenza media del vostro conto corrente bancario, ma non solo. Anche depositi bancari, eventuali azioni, BOT, eccetera.
Per l’immobiliare, il certificato catastale del fabbricato o del terreno. Infine, se avte automobili o imbarcazioni a vostro nome basterà presentare le targhe; il tutto solo se superiore a 500 cc.