L’indicatore della situazione economica equivalente è un parametro utilizzato per definire chi ha diritto ad accedere a determinate prestazioni agevolate (potremmo citare il Bonus Bebè per fare un esempio): finalmente sul sito ufficiale dell’Inps è stato messo a disposizione dei cittadini uno strumento che permette di fare il calcolo ISEE ordinario in modo del tutto gratuito; vediamo come funziona e quali documenti occorrono.
Come funziona lo strumento per il calcolo ISEE gratis sul sito ufficiale INPS
Il nuovo servizio del sito dell’INPS permette di simulare il calcolo dell’ISEE ordinario, ovveo quello che viene considerato per la generalità delle prestazioni sociali agevolate (solo in determinati casi viene richiesto un ISEE specifico): in questo modo il cittadino può conoscere il suo indicatore senza dover per forza presentare la DSU e valutare in tempi revi se ha diritto ad accedere alle agevolazioni. Va subito chiarito che si tratta di uno strumento di guida ed orientamento, di un simulatore: questo vuol dire che il valore dell’ISEE calcolato in questo modo non può sostituire il valore ufficiale che viene rilasciato solo dopo la presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica.
Il motivo di questa imitazione è molto semplice: mentre il valore dell’ISEE ufficiale viene calcolato tenendo conto dei dati di patrimonio e reddito che sono già verificati da INPS e Agenzia delle Entrate, il simulatore di calcolo ISEE presente sul sito dell’istituto previdenziale si basa su dati autodichiarati. Rimane comunque un servizio molto utile per conoscere in anticipo la situazione economica del proprio nucleo familiare e valutare se intraprendere il percorso ufficiale verso l’accesso alle agevolazioni.
A proposito di percorso, quello per raggiunge il simulatore di calcolo ISEE sul sito dell’INPS è il seguente: dalla home page si deve cliccare su Servizi Online, poi Accedi ai Servizi, Elenco di tutti i servizi e infine dalla lista si deve scegliere ISEE post-riforma 2015. Si arriva in questo modo in una pagina dove è possibile accedere alle sezioni Acquisizione, Gestione, Consultazione e Simulazione (che è quella che ci interessa in questo caso). Facendo clic su Simula il calcolo viene mostrata la scheda informativa del servizio (dove viene ribadito che questa simulazione non sostituisce l’attestazione ufficiale) da cui si può accedere alla schermata dove poter inserire i dati e procedere con il calcolo.
Bonus Bebè 2017: le istruzioni e le precisazioni dell’INPS sul regolamento
Rimanendo in tema di INPS e di ISEE si possono rportare le ultime novità che riguardano il regolamento del Bonus Bebè 2017. Ne abbiamo parlato spesso in passato, facciamo riferimento al contributo di 80 euro mensili riconosciuto per i primi tre anni di vita del bambino alle famiglie che hanno un ISEE non superiore ai 25.000 euro. Le nuove istruzioni riguardano tanti aspetti del bonus e meritano di essere un po’ approfondite. Innanzi tutto ci sono delle novità per quanto riguarda la procedura di gestione delle domande, visto che è stata inserita una nuova funzionalità mirata all’individuazione automatica delle attestazioni ISEE con omissioni o cose che non quadrano sui rapporti finanziari. Se vengono trovate delle omissioni o difformità (la procedura viene sospesa e il richiedente viene avvisato) chi ha presentato la domanda può presentare una nuova DSU “corretta” oppure può proseguire con l’attestazione incriminata, ma l’ente erogatore può richiedere la documentazione che provi la veridicità delle informazioni indicate.
Le altre istruzioni riguardano l’ISEE corrente e le richieste di variazione per il pagamento dell’assegno. Sono molto interessanti anche le precisazioni dell’INPS: innanzi tutto viene ribadito che l’unico indicatore rilevante ai fini dell’individuazione della soglia prevista dalla legge è l’ISEE minorenni. Poi si specifica che in caso di parto gemellare o di adozioni plurime è necessario presentare una richiesta per ciascun bambino. Viene chiarito che anche se la domanda per ottenere il Bonus Bebè deve essere fatta una sola volta (di solito durante l’anno di nascita o di adozione), il richiedente deve rinnovare la DSU per ciascun anno in cui riceve il beneficio. L’affido temporaneo di bambini nati o adottati fuori dal triennio previsto dalla norma (2015-2017) non dà diritto al Bonus Bebè.