Mancano pochissimi giorni alla scadenza per il pagamento della rata a saldo di Tasi e Imu: moltissimi contribuenti sono ricorsi all’aiuto di Caf e consulenti, ma altri hanno deciso di fare da soli, sfruttando magari i vari strumenti di calcolo online dell’Imu 2016; scopriamo come è possibile fare questa operazione e dove trovare le aliquote relative a prima e seconda casa per città importanti come Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Genova e Firenze.
Saldo Imu 2016: esenzioni, agevolazioni e chi deve pagare
Per quanto riguarda il saldo di Tasi e Imu abbiamo già visto che nel corso del 2016 c’è stato il blocco delle aliquote: questo vuol dire che non potevano essere applicati degli aumenti, quindi le delibere dei Comuni che li hanno previsti non sono da considerare e si deve fare il calcolo applicando le aliquote stabilite per il 2015. Il blocco è valido solo per i ritocchi all’insù: le eventuali riduzioni sono da considerarsi legittime. Molto probabilmente l’importo da pagare a saldo sarà quindi identico a quello versato per l’acconto durante lo scorso mese di giugno.
La seconda rata delle cosiddette tasse sulla casa va pagata entro il 16 dicembre. Ricordiamo che non si deve pagare l’Imu per le prime case e le relative pertinenze (ovvero box, garage, cantine) a meno che gli immobili non rientrino in quelle categorie catastali che individuano le abitazioni di lusso (A1, A8 e A9). Non si paga l’Imu neanche sui terreni agricoli posseduti e condotti da imprenditori agricoli professionali e da coltivatori diretti e le imprese non devono includere i macchinari imbullonati nel calcolo della base imponibile.
Sono poi previste delle agevolazioni per le case cedute in affitto a canone concordato (riduzione del 25%), per gli immobili invenduti delle imprese costruttrici (che pagheranno un’aliquota agevolata pari all’1 per mille), per le case inagibili e le dimore storiche (riduzione del 50%). I cittadini che risiedono all’estero devono pagare l’Imu sugli immobili che possiedono in Italia, però coloro che ricevono una pensione del Paese di residenza sono esentati dal pagamento, purché il loro immobile in Italia non sia locato o ceduto in comodato d’uso.
Coefficienti e aliquote: come fare il calcolo online per Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Genova e Firenze
Per effettuare il calcolo di Tasi e Imu il procedimento è lo stesso e si compone di tre passaggi: innanzi tutto bisogna rivalutare la rendita del 5%, poi si deve moltiplicare la rendita rivalutata per un coefficiente specifico per la tipologia di immobile e infine sul risultato ottenuto vanno applicate le aliquote deliberate da ogni singolo Comune per il 2016. Nella tabella sottostante sono indicati i coefficienti abbinati alle varie categorie catastali:
Categoria Catastale | Coefficiente |
A/1 – A/11 (esclusa A/10) | 160 |
A/10 | 80 |
B1 – B8 | 140 |
C/1 | 55 |
C/2, C/6 e C/7 | 160 |
C/3, C/4 e C/5 | 140 |
D/1 – D/10 (esclusa D/5) | 65 |
D/5 | 80 |
La legge ha stabilito un’aliquota ordinaria dello 0,76% e i singoli Comuni hanno la facoltà di aumentarla o ridurla fino ad un massimo di 0,3 punti: questo vuol dire che le aliquote possono andare da un minimo dello 0,46% fino ad un massimo dell’1,06%. Per le prime case non esenti (ovvero le abitazioni di lusso) l’aliquota ordinaria è lo 0,4% e ciascun Comune ha potuto aumentarla o ridurla di 0,2 punti (quindi le aliquote oscilleranno tra un minimo di 0,2% e un massimo di 0,6%).
Per conoscere le aliquote stabilite nelle varie città è necessario controllare le delibere: i dati che interessano possono essere trovati sia sui siti ufficiali dei Comuni che nella sezione dedicata del sito del Ministero delle Finanze. Chi non si affida ai professionisti può effettuare il calcolo in autonomia oppure può ricorrere agli strumenti di calcolo online che molti siti mettono a disposizione: chi ha un immobile nella Capitale può ottenere l’importo da pagare utilizzando il programma di caolo Imu disponibile sul sito comune.roma.it; stesso discorso per i siti comune.milano.it, comune.napoli.it, comune.torino.it, comune.bologna.it, comune.genova.it e comune.fi.it. In alcuni casi si viene reindirizzati al sito riscotel.it e in altri al portale amministrazionicomunali.it.