Dal primo maggio del 2017 i lavoratori che compiranno 63 anni potranno raggiungere la pensione anticipata grazie all’APE: secondo l’Inps gli italiani che potrebbero beneficiare di questa misura introdotta dalla riforma pensioni in via sperimentale per due anni sono circa 350.000; vediamo quali sono i requisiti per richiedere l’uscita anticipata con l’anticipo pensionistico, quanto costa ottenerlo e come fare il calcolo dell’importo.
Requisiti e meccanismo dell’APE
L’APE potrà essere richiesta dai lavoratori dipendenti (anche del settore pubblico), autonomi e parasubordinati a cui mancano dai 6 mesi ai 3 anni e 7 mesi al raggiungimento dei requisiti anagrafici richiesti dalla legge Fornero. Inoltre per richiedere la pensione anticipata con l’anticipo pensionistico è necessario aver versato almeno 20 anni di contributi e ricevere una pensione netta che non sia inferiore ai 700 euro netti.
Il meccanismo dell’APE coinvolge vari soggetti: il lavoratore, il Governo, le banche e le assicurazioni; i soldi degli anticipi infatti vengono forniti da istituti di credito e finanziarie che hanno sottoscritto una convenzione con l’Esecutivo, mentre il lavoratore che ha ottenuto la pensione anticipata si impegna a restituire le somme ottenute in 20 anni a partire dal momento in cui raggiunge l’età pensionabile con le rate che vengono prelevate direttamente dall’assegno mensile, appesantite dagli interessi e dal premio dell’assicurazione (che è obbligatoria).
Quanto costa ottenere la pensione anticipata
Insomma, andare in pensione prima ha un costo: il lavoratore perde dal 2% al 5,5% per ciascun anno di anticipo. L’importo ottenuto e il costo dell’APE dipendono sia dal numero di anni di anticipo che dalla percentuale richiesta dal lavoratore (che può chiedere di farsi erogare dal 50% fino al 95% dell’assegno maturato). Chi chiede un anticipo dell’85% della pensione netta maturata al momento dell’uscita con APE volontaria andrà incontro ad una rata media del 4,7% per ogni anno di anticipo.
Per capire bene i costi di questo meccanismo Tommaso Nannicini (sottosegretario alla presidenza del Consiglio) ha preparato un documento che illustra degli esempi, uno dei quali vede protagonista un lavoratore che ha maturato una pensione lorda di 1.000 euro, che netta diventa di 865 euro; chiedendo un anticipo dell’85% riceverà per tre anni un importo mensile di 736 euro, mentre da quando raggiungerà i requisiti per ottenere la pensione “vera”, il suo importo scenderà a 725 euro, con un costo medio del 4,6% per ogni anno di anticipo. Nell’esempio appena riportato si tiene già conto delle agevolazioni fiscali (lo Stato copre il 50% del premio assicurativo attraverso una detrazione).
Alcuni aspetti della pensione anticipata con lAPE devono essere ancora chiariti. Si può comunque pensare che chi chiede un importo pari al 95% dell’assegno maturato va incontro ad un costro tra il 5% e il 6% per ogni anno di anticipo, quindi la decurtazione massima (quella che andrà a colpire chi sceglie di uscire con 3 anni e 7 mesi di anticipo richiedendo l’importo massimo) può arrivare fino al 20%. Come detto, il costo diminuisce se si riduce l’entità dell’anticipo richiesto (chi si accontenta di ricevere il 50% dell’assegno maturato dovrà sopportare un costo medio del 3,2% per ogni anno di anticipo).
Calcolo online dell’importo e Anticipo Pensionistico Sociale
Sul web è possibile trovare dei siti che danno la possibilità di fare un calcolo online della pensione con APE, ma ribadiamo che ci sono ancora alcuni aspetti da definire: il risultato ottenuto comunque può essere utile per farsi un’idea dei costi dell’anticipo pensionistico. Tutto il discorso fatto fino ad ora è valido solo per i casi di APE volontaria: per l’APE sociale, che può essere richiesta solo da alcune categorie di lavoratori (disoccupati, invalidi, addetti a mansioni gravose, chi assiste disabili) viene finanziata dallo Stato (fino ad un massimo di 1.500 euro lordi al mese), quindi non avrà un effetto negativo sulla pensione finale.