Manca poco meno di una settimana all’appuntamento con le urne, che decreterà il sindaco di Milano e di tante altre città italiane. A contendersi l’ambita poltrona di primo cittadino della metropoli meneghina sono (in rigoroso ordine alfabetico) Gianluca Corrado (appartenente al M5s), Stefano Parisi (vicino al centrodestra) e Beppe Sala (rappresentante del centrosinistra). Ovviamente, tutti i candidati hanno esposto il proprio programma elettorale, fatto di promesse, ma anche di progetti tesi a migliorare le condizioni di Milano e dei suoi tanti quartieri. Non ci resta dunque che esaminare i punti più importanti dei suddetti programmi, così da rendere chiaro ai cittadini votanti per quale candidato esprimere la propria preferenza.
Il programma elettorale di Corrado, perché votarlo?
Il Movimento 5 Stelle ha visto in Gianluca Corrado un candidato serio ed affidabile, che ben rispecchia gli ideali del gruppo. Avvocato ben visto dal defunto Gianroberto Casaleggio, il candidato del M5S si dice favorevole ai matrimoni omosessuali, così come alla costruzione di luoghi di culto di fede islamica (pur essendo contrario alla realizzazione di una grande moschea). Il programma di Corrado è incentrato perlopiù sul trasporto pubblico, da incentivare, a suo modo di vedere, anche per i lavoratori, troppo spesso dipendenti dall’automobile. L’idea sua e del suo partito, infatti, è quella di far pagare un ticket ai pendolari che entrano in città con la macchina e non con i mezzi pubblici (gratuiti per tale categoria). A votarlo dunque, saranno con ogni probabilità i cittadini particolarmente sensibili al tema dell’ambiente e della sua tutela.
Il programma di Parisi: le sue idee per Milano
Ex dirigente del comune di Milano, nonché Amministratore Delegato di Expo 2015, Stefano Parisi è il candidato appartenente alla fazione di centrodestra. Nel suo programma elettorale si nota una certa predisposizione alla risoluzione dei problemi economici di Milano. Nel dettaglio, Parisi propone un deciso abbattimento della pressione fiscale, con l’obiettivo di riappropriarsi dei fondi tagliati dall’ex Amministrazione Centrale di Milano. A tal proposito il candidato di centrodestra si concentra sulla somiglianza d’intenti, a suo modo di vedere eccessiva, tra Sala ed il sindaco uscente Giuliano Pisapia. A votare Parisi saranno i cittadini moderati, che hanno stima dei trascorsi manageriali del candidato.
Sala, ecco i temi principali del candidato PD
Il candidato di centrosinistra Giuseppe Sala, facente parte del Partito Democratico, è anch’egli un manager di successo, responsabile, tra gli altri, del successo dell’Esposizione Universale del 2015. Il suo programma è incentrato sul riottenimento del benessere dei cittadini milanesi, a suo modo di vedere troppo a lungo vituperato. A tal riguardo, il tema da cui ripartire è il turismo, il quale non potrà che portare nuova linfa ai commercianti ed a tutti i lavoratori del capoluogo lombardo. Del resto, l’Expo ha lasciato dietro di sé enormi strutture da dover assolutamente rivalorizzare con appositi eventi di caratura internazionale, come ad esempio il G7 od il Forum annuale (voluto dalle Nazioni Unite) sulla tecnologia e lo sviluppo. A votarlo, dunque, saranno quasi sicuramente i cittadini vogliosi di una città maggiormente aperta all’internazionalizzazione.
Per concludere, a prescindere da quanto fin qui esposto, tutti i cittadini milanesi aventi diritto al voto (le elezioni si terranno domenica 5 giugno 2016) potranno osservare e studiare i tre candidati anche in TV, grazie ai tanti dibattiti trasmessi in questi giorni sui principali canali televisivi.