Anche per le caramelle Rossana sembra essere giunto il triste epilogo, pare infatti che Nestlé non abbia più in programma la produzione del famoso dolcetto; come era prevedibile però, non si è fatta attendere la scatenata reazione del web che, con petizioni e gruppi, tenta di salvaguardare un pezzo della propria infanzia. Per molti ragazzi nati nelle decadi precedenti agli anni 2000, infatti, le caramelle Rossana sono state sinonimo di condivisione e familiarità, tanto da accaparrarsi il titolo di “caramella della nonna”, poiché quasi sempre offerte e conservate dalla persona più anziana della casa.
Fatte di un involucro caramellato con un morbido nucleo cremoso di mandorle e nocciole, i dolci dall’involucro rosso attraversano quest’oggi una fase delicata della loro decennale storia; scopriremo ora il motivo di tanto clamore e le iniziative indette dagli internauti per riportare la situazione alla normalità.
Perché le caramelle Rossana non sono più in produzione?
Secondo diverse fonti, Nestlé, proprietaria di Perugina e dunque del marchio Rossana, sembrerebbe non più interessata alla produzione delle famose caramelle, preferendo a queste ultime i prodotti cioccolatosi. In particolare vi sarà una maggior concentrazione sul brand Bacio (che regna ancora incontrastato a San Valentino) e su altri prodotti storici appartenenti all’importante marchio. Ovviamente, come era lecito aspettarsi, non è tardata ad arrivare la risposta dei lavoratori impegnati nella fabbricazione delle suddette caramelle; questi ultimi hanno dunque mobilitato i sindacati per la tutela del prodotto e, soprattutto, dei propri diritti. Da par suo, il segretario della Cgil ‘Susanna Camusso’ ha espresso sostegno per gli operai della Perugina che hanno scioperato per difendere il proprio lavoro.
La protesta del web e le petizioni in difesa della caramella Rossana
La caramella più famosa d’Italia, detentrice addirittura di una dettagliata voce su Wikipedia, è amata da grandi e piccini; per questo motivo sui social-networks più famosi è possibile notare decine di pagine che ne apprezzano il sapore e ne esaltano le indiscutibili proprietà nostalgiche (“anziani che regalano caramelle rossana” e “Emozione di scartare una caramella Rossana”). Così, quasi per magia, proprio dal web, sono nate le prime sommosse in difesa del dolce di fabbricazione italiana; pagine e gruppi quali “Non perdiamo la Rossana!” o “Salviamo Le Caramelle Rossana” ottengono ogni giorno sempre più seguaci, con la speranza di poter cambiare il destino della “Rossa”. Ogni pagina esprime il suo disappunto riguardo la vicenda, in maniera chiara e decisa con toni, a volte, anche piuttosto alti: “Nestlé vuole cancellare la produzione dello storico prodotto Perugina che ha accompagnato l’infanzia di tutti noi. Bambini di ieri e oggi uniti!” – recita una pagina, ed ancora – “Alzi la mano chi non ha mangiato almeno una volta, a casa della nonna, una caramella Rossana, dura fuori e morbida dentro. Ebbene, dopo 90 anni dalla sua nascita, la caramella più famosa d’Italia verrà dismessa.”
Ovviamente, presi dalla nostalgia, noi tutti ci uniamo alla causa perché certe tradizioni, per di più così gustose, non dovrebbero mai scomparire.