“Sono felice di ricordare oggi che la prima italiana a vincere una medaglia olimpica fu Carla Marangoni, nella ginnastica ad Amsterdam 1928: domani (oggi, ndr) compie 100 anni, è la più anziana vincitrice di una medaglia di tutto il mondo”. Sono arrivati durante i lavori del convegno “Donne e Sport nell’Italia del futuro: senza barriere” direttamente dal presidente del CONI Giovanni Malagò gli auguri di buon compleanno a Carla Marangoni, attualmente l’unica rimasta in vita degli atleti che vinsero una medaglia nelle Olimpiadi di Amsterdam ma soprattutto l’unica persona vivente che ha vinto una medaglia olimpica nella data più remota nel tempo.
Carla Marangoni, non solo record di longevità
Forse ancora più sorprendente è il fatto che abbia vinto la medaglia d’argento nella ginnastica artistica a squadre a soli dodici anni. Visti i limiti di età attuali, questo record non potrà toglierlo più nessuno in futuro. La soddisfazione quel giorno fu ancora maggiore dal momento che si trattava delle prime Olimpiadi aperte anche alle competizioni femminili. Per la prima volta alla vigilia della manifestazione era prevista una cerimonia di apertura e ha dovuto metter mano ai suoi risparmi per comprare scarpe e vestito.
Per non parlare del biglietto del suo primo lunghissimo viaggio in treno. A quei tempi, inoltre, non esisteva certo un villaggio olimpico: non potrà mai dimenticare le notti passate in una nave attraccata in un canale, in quattro per cabina, sdraiate su una piccola retina. E’ stata una delle prime donne in Italia a prendere la patente di guida. Riuscì a conseguire persino quella nautica. Ha studiato da ragioniera e lavorato per decenni alla Motorizzazione di Pavia. Lavorato. Parola sconosciuta a tanti sportivi di oggi.
Una vita sempre a vele spiegate ma lontana dalle celebrazioni, dalle interviste, dalle frasi di circostanza. Oggi Carla vive a Pavia, da sola, senza marito o figli. A luglio e agosto si trasferisce nella dimora estiva di Ceriale, in provincia di Savona. Se fosse un quadro potrebbe essere il volto femminile del viandante sul mare di nebbia di Caspar David Friedrich. Non leggerà mai questo articolo perché sente di avere ancora tutta la vita davanti. Non è ancora arrivato il momento di guardare al passato. Carla si erge sulla collina come Zeus sull’Olimpo, impugna il suo bastone da passeggio, appoggia al fianco la mano destra, volge la schiena all’osservatore e guarda al futuro. Immortale come una Dea dell’Antica Grecia. Single. Per scelta, ovviamente! Tanti auguri Carla!