Stando alle ultime indagini di settore (firmate dalla prestigiosa Worldpay), il declino delle carte di credito come mezzo di pagamento automatizzato sembra ormai inevitabile. La nuova frontiera in tal senso dovrebbe essere il mobile wallet, ovvero l’impiego dello smartphone come strumento primario per le transazioni finanziarie di qualunque genere.
Assieme alle carte di credito, quindi, sparirà anche il contante, favorendo così la massificazione di un metodo di spesa che, se manterrà questi ritmi, riuscirà a consolidare il proprio profilo economico-finanziario già a partire dal 2019. Una vera e propria trasformazione, fortemente sollecitata dal peso di numeri e dati a dir poco indicativi.
Carte di credito, bancomat e contante sostituiti dal pagamento via smartphone
Lo studio effettuato da Worldpay parla chiaro: carte di credito, bancomat e contante hanno le ore contate. Fra quattro anni, infatti, si potrebbe configurare uno scenario in cui i pagamenti via smartphone copriranno circa 647 miliardi di dollari di consumi, mentre gli strumenti citati poc’anzi dovranno accontentarsi di posizioni nettamente inferiori – complice anche la volontà di diverse nazioni di diventare cashless – rispetto al veloce ed intuitivo mobile wallet.
La spinta decisiva a questa riforma basata sul pagamento tramite smartphone proviene dai grandi colossi della finanza mondiale, e tra di essi spiccano, inevitabilmente, due big della tecnologia come Apple, Google e Samsung. Lo sviluppo della tecnologia NFC, utile ad abilitare il dispositivo mobile per qualsivoglia tipologia di transazione finanziaria, è diventato un chiodo fisso della loro linea produttiva: basti pensare all’Apple Pay, già attivo negli Stati Uniti e in Inghilterra (e dal 2016 anche in Italia); oppure all’Android Pay di Google, un sistema simile a quello ideato da Apple ma che funziona solo in presenza di una connessione Internet.
Sebbene il quadro appaia abbastanza definito, i colossi della finanza non vogliono assolutamente restare in disparte a guardare l’affermazione di un tale oligopolio tecnologico. Non a caso, JpMorgan ha già in cantiere l’uscita di un proprio sistema di pagamento che vanta, di base, 100 mila accordi con numerosi negozi sparsi sul territorio statunitense. Insomma, la guerra finanziaria per il predominio del mercato è appena cominciata.
Smartphone al posto delle carte di credito dal 2019, una riforma che interessa anche l’Italia
Il boom avutosi con il mobile wallet riguarda anche l’Italia. Nonostante la nomea di paese conservatore e diffidente, nei confronti di nuove ed incisive tecnologie settoriali, le carte di credito, i contanti e i bancomat italiani stanno cadendo sempre più in disuso per dare spazio ai vantaggi economici e finanziari degli smartphone. Con un quinto della popolazione che è pronta ad utilizzare il mobile wallet, le carte di credito, i contanti e i bancomat subiranno un calo, nei prossimi quattro anni, pari al 7%. Un dato, questo, altamente significativo, capace di spiegare, in maniera più concreta, l’ascesa di una tecnologia trasversale e polifunzionale.