Le carte. Da sempre simbolo di vizio, con il gioco d’azzardo, di passatempo, con i classici giochi, e di premonizione con la lettura di esse. La cartomanzia è un fenomeno di divinazione dei mazzi di carte che possono essere i più articolati tarocchi, le famose carte da briscola o da poker oppure delle speciali carte chiamate Sibille.
Gente, i cartomanti, che leggendo e interpretando le figure possono decidere il futuro di una persona. Le prime predizioni avvennero nel 1770, nei sobborghi di Parigi con Etteilla, esoterista francese, che leggeva questi tarocchi predicendo l’avvenire futuro di ogni persona. Poi successivamente sparse la voce della cartomanzia tramite la stampa di libri sulla lettura di tarocchi.
Anche se, sprazzi di cartomanzia si ebbero già nel cinquecento e seicento, in Italia e Germania, con letture di carte, ma con metodi differenti da quelli più conosciuti e con significati molto dispersivi. E’ nell’ottocento però il periodo più florido per esoteristi e occultisti, con l’ampia credenza della magia delle carte.
In Italia il culto della lettura prende vita nel medioevo e Rinascimento nel nord Italia, precisamente Ferrara. Anche nel 1442 c’è un accenno di questo fenomeno con due inventari del ducato estense di Ferrara, ma non è lo stesso della cartomanzia famosa dei nostri giorni.
Il motto del fenomeno delle carte è “come sopra cosi sotto” intendendo per “sopra” l’universo e “sotto” la nostra realtà terrena.
Attraverso l’uscita della figura e la posizione in cui essa si trova si può preannunciare il futuro di colui che ha richiesto l’aiuto dei tarocchi, in base alla situazione attuale di questa persona, aiutando su scelte importanti o dirigendo su dubbi importanti.
I mezzi con cui si esercita questo fenomeno sono appunto le carte. Sono diverse e tante. Si va dalle comuni carte, come detto, italiane e parigine, passando per quelle zigane, di origine tedesca, fino ad arrivare a quelle più recenti create appositamente per l’uso divinatorio. Le più utilizzate comunque sono quelle dei tarocchi con 78 carte.
Queste 78 carte sono dette anche “lame”, con gli “Arcani maggiori” che sono 22 e rappresentano figure umane, animali e mitologiche, anticamente chiamate “Trionfi”. Poi c’è il gruppo degli “Arcani minori” di 56 carte suddivise nei 4 semi della tradizione italiana: denari, coppe, spade e bastoni. Ogni serie, costituita da 14 carte, include 4 figure, definite anche “onori” o “carte di Corte“, ovvero Fante, Cavaliere, Regina e Re, e 10 carte numerali.
Inizialmente erano state create a scopo didattico, con la sequenza dei trionfi in particolare, per l’insegnamento delle dottrine cattoliche. Poi si trasformarono assumendo lo scopo ludico e successivamente, proprio con l’esoterista Etteilla, presero la composizione divinatoria.
In Italia l’arte del tarocco è stata sviluppata da numerosi artisti tra cui Franco Gentilini e Renato Guttuso, o come Dario Fo che fu da illustratore a i Tarocchi di Dario Fo. Salvator Dalì spicca tra gli altri artisti che sono avvicinati alla cartomanzia.
Ma perché affidarsi alle carte? perché cercare aiuto nella cartomanzia? sono svariati i motivi: chi lo fa perché ci crede, chi per avere un’aiuto divino, chi, stando in situazioni critiche, si affida alle carte e alla profezia divinatoria. 13 milioni di persone, ogni anno nel mondo, si affidano al mondo dell’occulto per risolvere i loro problemi. Oggi poi, con la crisi economica in Italia, la gente si affida al mondo ultraterreno per rivoluzionare la sua vita. In Italia il business della cartomanzia fa girare quasi 6,5 miliardi di euro.
La cartomanzia, questo fenomeno oscuro che sta venendo alla luce in maniera dirompente nei giorni nostri.