Il ponte dell’Industria collega due quadranti importanti di Roma sud; quello del quartiere Marconi, noto per l’omonimo viale dello shopping, e del quartiere Ostiense, conosciuto per la movida romana e reso celebre per un film di grande successo nel 2001. Tutti ricorderanno Le fate ignoranti del regista Ferzan Özpetek.
Il ponte dell’industria è chiamato ponte di ferro dai romani per via delle sue inconfondibili arcate di ferro e ghisa. In questo tratto della riva sinistra Tevere sorgeva il porto fluviale industriale di Roma. Il ponte è stato costruito pochi anni prima dell’entrata dell’Urbe papalina nel Regno d’Italia sabaudo. Qui i piemontesi impiantarono il polo industriale della capitale del nuovo regno. Si possono notare nel quartiere ostiense ciò che rimane dell’epoca industriale di Roma. Sono un esempio sono il gassometro e la centrale Montemartini. La centrale termoelettrica è stata è stata convertita nel 1997 come polo museale distaccato dei Musei Capitolini.
La chiusura del Ponte di Ferro è stata resa necessaria a causa dell’incendio di ottobre 2021. Il rogo ha danneggiato seriamente l’infrastruttura per cui è indispensabile la sua ristrutturazione. I lavori sono partiti il 24 luglio 2023, e secondo la tabella di marcia, la riapertura è prevista per settembre 2024. Queste opere civile è stata inserita nell’elenco delle migliorie per la città in vista del Giubileo del 2025, l’Anno Santo che rappresenta per il mondo cattolico l’anno di espiazione dei peccati, un’occasione che si celebra ogni 25 anni. E’ la più grande opera del quadrante sud dell’Urbe alla quale si sono aggiunte delle opere secondarie ma non per questo meno importanti. Il disagio arrecato ai cittadini romani sarà compensato da una rete viaria riammodernata, degna per una capitale europea, e ciò renderà più scorrevole il passaggio delle migliaia di autoveicoli che ogni giorno transitano per le strade dei due quartieri.
Nel frattempo, il traffico è stato reindirizzato verso il ponte Marconi e il ponte Testaccio, i due ponti che maggiormente interessati all’aumentato del volume di auto in circolazione nelle due direttrici. Le vie a scorrimento veloce che stanno subendo maggiori rallentamenti sono viale Marconi, per tutta la sua lunghezza, e via Ostiense, sin dall’altezza della Basilica di San Paolo e dalla Piramide Cestia. Il Comune di Roma, per tamponare i disagi, ha reimpostato i tempi dei semafori ed ha messo disposizione pattuglie di Polizia Municipale a presidiare i punti nevralgici. Vedremo all’azione una schiera di vigili urbani che si alterneranno alla direzione del traffico negli incroci più critici.
Settembre sarà il banco di prova delle contromisure prese. Per adesso, le scuole non sono ancora aperte, il ritorno negli uffici di molti lavoratori non è concluso, ma si prevede per la metà di settembre l’inizio dei cosiddetti mesi di penitenza, in attesa dell’apertura del nuovo ponte dell’Industria.