Climatizzatori, condizionatori o raffrescatori: ecco le differenze

Pubblicato il 14 Ott 2024 - 9:18am di Redazione

L’esigenza di modificare la temperatura in casa o nelle attività commerciali può verificarsi sia in estate che in inverno. La scelta del dispositivo migliore dipende da molti fattori, non ultimo il budget di spesa da dedicare al consumo di energia elettrica. Ma cosa si dovrebbe scegliere tra condizionatori, raffrescatori o climatizzatori? Vediamo insieme le peculiarità di ciascuna opzione. 

Raffrescatore: versatile ed economico

I raffrescatori come quelli venduti da Flow raffrescatori hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo e si distinguono perché anziché utilizzare il canonico liquido refrigerante, impiegano l’acqua che evapora naturalmente nel circuito.

È sufficiente riempire il serbatoio con acqua o ghiaccio, tenendo presente che più questo è capace, maggiori saranno le ore di raffrescamento; successivamente, l’acqua sarà convogliata in un pannello costituito da cellulosa che restituirà aria fresca, prelevata dall’ambiente, per mezzo di un ventilatore. L’aria emessa sarà pulita e sanificata in modo naturale.

Il raffrescatore, con il suo motore elettrico ad alta efficienza, può consumare fino a 10 volte meno dei classici condizionatori e servire stanze o interi uffici a seconda delle dimensioni e della potenza. Anche i livelli di umidità saranno più elevati, grazie all’utilizzo dell’acqua.

Condizionatore: anche con inverter

Il condizionatore classico, come già accennato, ha optional e consumi maggiori che equivalgono a una spesa più importante. Il liquido refrigerante posto all’interno garantisce aria più fredda e asciutta.

Persino in questo caso, vi sarà una ventilazione fredda e potenza fissa o variabile, a seconda che si scelga o meno un modello (più costoso) con tecnologia inverter. Questa consente di regolare l’intensità della ventilazione, rendendola graduale e adeguata alle esigenze del momento. I consumi sono inferiori, perché il motore lavora al regime minimo possibile.

Un altro vantaggio è quello di poter scegliere un condizionatore dual o multi-split, che abbia cioè un unico motore, più potente, a servire molteplici unità interne. In tal modo, occuperà meno spazio esternamente, ma si potrà condizionare addirittura più di una stanza alla volta o in contemporanea.

Climatizzatore: il più complesso

Il climatizzatore può erogare sia aria fredda in estate che calda in inverno, oltre a fungere, nei modelli più complessi, addirittura solo da deumidificatore. La complessità delle funzioni, sempre più smart e volte all’efficienza, fanno del climatizzatore il dispositivo più completo, pur se non sempre economico dal punto di vista del consumo.

Anch’essi possono avere tecnologie in grado di far lavorare il motore a regime minimo e si distinguono oltretutto per funzionalità quali la regolazione della temperatura o la pianificazione di accensione e spegnimento da telecomando.

I climatizzatori moderni hanno optional come la modalità notturna, che di norma è più silenziosa e regola in autonomia i livelli di caldo o freddo al fine di garantire un sonno più confortevole; oppure la modalità Eco, che ha minori consumi e risulta perciò meno inquinante; o, ancora interazioni con comandi vocali e a distanza, tramite wi-fi.

La pompa di calore è un’ottima tecnologia da abbinare a un climatizzatore: consente infatti al dispositivo di prelevare aria ambientale e mutarla perché raffreschi o riscaldi l’ambiente. Impiega quindi una fonte infinita e green.

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