Nell’articolo di oggi cercheremo di semplificare alcuni concetti che molto spesso non sono troppo chiari. Stiamo parlando del Codice Tributo 4033, riferendoci ai modelli di versamento delle imposte, delle tasse e dei contributi. Cercheremo di capire di cosa si tratta, a cosa si riferisce e vedremo insieme il regolamento dell’Agenzia delle Entrate Sezione Erario. Continuate a leggere per non perdervi nulla.
Codice Tributo 4033: cos’è e a cosa si riferisce
Prima di ogni altra cosa è bene chiarire a cosa ci riferiamo quando parliamo del codice tributo. Stiamo infatti parlando di modelli di versamento che sono utilizzabili da persone fisiche e società. Sono modelli che permettono il versamento di tasse, imposte, e contributi, presentabili presso gli sportelli di banche, poste e concessionari.
In particolare, a noi interessa il modello F24, il sistema di versamento unificato, che ha introdotto il pagamento rateale e la possibilità di andare a compensare debiti e crediti. Inoltre, come lo stesso nome del modello fa capire, sono unificati nello stesso giorno, i termini di scadenza per pagare contributi, imposte e ritenute.
Tra le più importanti imposte che vengono pagate attraverso il modello F24, troviamo anche il codice tributo 4033, che viene solitamente adoperato per saldare la prima rata dell’acconto dell’Irpef. Questo avviene nel caso in cui il contribuente abbia effettato la denuncia dei redditi che vengono percepiti annualmente attraverso la presentazione del Modello Unico.
In questo caso, il cittadino potrà pagare il versamento in un’unica rata o in due. Specificamente, l’acconto dell’Irpef è uguale al 100% dell’importo che risulta al rigo RN33 che si trova nella vostra ultima dichiarazione dei redditi. Questo solo nel caso in cui la cifra sia superiore a 51,56 euro.
Nel caso in cui, invece, la cifra sia inferiore a questa, il contribuente non è tenuto al pagamento.
Nel momento in cui, invece, il totale desunto sia inferiore a 257,52 euro, è obbligatorio pagare in un’unica volta entro il 30 novembre.
Nel caso in cui alla riga RN33 si calcola una somma superiore o uguale a 257,52 euro, il soggetto può tranquillamente pagare in due diverse rate.
Quando si opta per la rateazione del pagamento dell’Irpef, la prima raga deve essere costituita dal 40% dell’importo totale. Il pagamento della prima rata deve essere necessariamente saldato entro il 16 del mese di giugno.
Per pagare quindi l’acconto dell’Irpef della prima rata, bisogna appunto usare il codice tributario 4033, stando molto attenti a riportare in modo corretto la cifra dell’importo da versare.
È inoltre fondamentale indicare altri due dati molto importanti. Questi sono l’anno di riferimento e il numero delle rate in cui, eventualmente, è stato suddiviso il pagamento della prima rata di acconto dell’Irpef.
Se abbiamo rateizzato in 6 diverse parti, quando andremo a pagare la prima rata bisogna riportare le cifre di 0106, dove 01 p la prima rata, mentre 06 sono le rate che in tutto bisognerà pagare.
Regolamento Agenzia delle Entrate Sezione Erario pagamento F24 Codice Tributo 4033
Per rispettare i propri obblighi, i cittadini devono essere in grado di capire come procedere, e quali sono le modalità di pagamento. Dopo aver riscontrato quanto ammonta l’importo che dovete pagare, è necessario concentrarvi sulla seconda fase, il versamento. Questo è il motivo principale per cui bisogna conoscere il regolamento dell’Agenzia delle Entrate.
Il modello F24, come abbiamo anticipato, deve essere utilizzato da colore che sono titolari, e non di partita Iva, per versare contributi, tributi e premi. Nello stesso modulo è presente un plus in cui è possibile compensare i propri crediti fiscali nei vantati nei confronti dell’Erario. In tal modo, la somma finale verrà direttamente diminuita da rimborsi, in modo semplice, automatico e chiaro.
Il modello F24, come abbiamo visto, serve per pagare le principali imposte sui redditi, l’Iva e l’Irap, oltre che i tributi relativi agli immobili come IMU, Tares, Tasi e Tari.
Completare un modello non è affatto difficile, è diviso per sezioni, e ad ogni sezione corrisponde un identificativo. Le sezioni che interessano a noi, sono quella del contribuente, dove andrete ad inserire tutti i vostri dati identificativi, nome, cognome, codice fiscale, data di nascita e quant’altro. Successivamente troviamo la sezione Erario, che va compilata nel momento del pagamento, sia che si tratti di un saldo che di un acconto, di imposte dirette, Iva, ritenute d’acquisto, o altri tributi o interessi.
Per ogni versamento che andrete a compiere, dovete indicare il codice tributo specifico, e andare a scrivere il periodo di riferimento e l’importo esatto. Come abbiamo visto prima, il codice tributo 4033 è il codice che si riferisce al saldo della prima rata dell’Irpef. In questo caso, andrete ad indicare questo codice, il suo valore esatto e la data a cui sta facendo riferimento.
Se state facendo più di un pagamento, con diversi tributi, non è necessario compilare più moduli, ma vi basterà compilare più sezioni nello stesso modulo.
Per poter effettuare il pagamento, è necessario fare una differenza da chi ha la partita Iva e chi invece non ce l’ha.
I non titolari di partita Iva possono effettuare il pagamento in forma cartacea per somme inferiori a 1000 euro e nel momento in cui non siano necessarie compensazioni nel modello F24. Questo deve essere presentato in uno qualsiasi sportello di Equitalia, un ufficio postale o una banca.
Nei casi che non comprendono quello specificato, è invece obbligatorio procedere con il pagamento in via telematica, attraverso i servizi di Fisconline e Entratel.
Nel caso in cui la vostra banca, o il vostro conto postale lo permetta, potete effettuare il pagamento anche tramite i servizi di internet banking che sono convenzionati con l’Agenzia delle Entrate.
Per chi invece è possessore di partita Iva, deve fare i propri versamenti necessariamente per via telematica. Questi possono essere effettuati attraverso i servizi sovra citati di internet banking o i servizi telematici di Fisconline ed Entratel, o attraverso servizio intermediario che è accettato dall’Agenzia delle Entrate. Questi possono essere commercialisti professionisti, il Caf, o associazioni di categoria.
Come abbiamo visto, il modello non è affatto complicato, così come il codice 4033. Non vi resta che consultarlo e compilarlo.