Arriva il concorso scuola 2014 da 14.000 posti di lavoro, annunciato pochi giorni fa dal ministro Stefania Giannini. Non pochi i dubbi che circolano nell’ambiente, sulla procedura e i tempi di selezione.
Sembra una buona notizia quella che vede 14.000 posti di lavoro liberi per il concorso scuola 2014, che a breve vedrà neolaureati e docenti abilitati non iscritti alle Graduatorie ad Esaurimento provare a superare il test di selezione.
Quanto dichiarato dal ministro Stefania Giannini dà l’idea della perfezione: chi non ha mai potuto sperare di entrare nella scuola (non essendo in graduatoria) potrà finalmente sperare di essere assunto e le possibilità non sono poche, visti i 14.000 posti che verranno messi a disposizione con il concorso scuola 2014.
I dubbi, però, non mancano e riguardano i tempi di selezione che rischiano di veder partire il tanto acclamato concorso scuola 2014 soltanto nel 2015. Il ministro Giannini, infatti, non ha ancora ufficializzato la data di inizio per le candidature, ma soltanto l’intenzione di far partire entro l’anno la selezione. Non si esclude, dunque, la pubblicazione del bando a fine anno, con inizio dei test che slitterebbe al 2015.
Le insidie alla partenza del concorso scuola 2014 derivano dai problemi che si sono verificati con le graduatorie del 2011 in Toscana, Lazio e Sicilia, con una parte degli 11.000 posti di lavoro che ancora oggi non sono stati assegnati. Finché rimarranno in sospeso, ovviamente le nuove selezioni non potranno partire, almeno nelle tre regioni in questione.
Doppio canale – Stefania Giannini ha intenzione di ripartire dall’idea di avere due canali per le assunzioni, che vedrebbero un 50% provenire dalle graduatorie degli anni passati e un altro 50% dal nuovo concorso scuola 2014.
Il ministro ha anche ribadito la volontà di continuare con gli obiettivi fissati nel Dl Scuola per gli anni futuri, ossia con 69.000 posti di lavoro da occupare in tre anni, che vedrebbero 28.000 profili ricercati il prossimo anno (con il concorso successivo all’edizione 2014), suddivisi tra 15.000 insegnanti di sostegno e 13.000 in modalità turn over.