Il terrorismo torna nuovamente a farsi sentire anche sui mercati: dopo l’attentato di Nizza della sera del 14 luglio 2016 la Borsa di Milano e le altre Piazze europee hanno aperto in calo, con Parigi che in apertura perde lo 0,6%, Piazza Affari lo 0,54% e Francoforte lo 0,4%; in un clima di incertezza proviamo a capirne di più su questo crollo in Borsa dando uno sguardo all’andamento di Piazza Affari e provando a fare delle previsioni anche per quanto riguarda il cambio Euro-Dollaro sul mercato valutario.
Le Piazze europee condizionate dall’attentato a Nizza
L’attentato di Nizza ha riportato ad altissimi livelli l’incubo terrorismo in Europa: questo ha impedito ai listini del Vecchio Continente di beneficiare dei dati che arrivano dalla Cina (decisamente migliori rispetto alle attese) e d seguire la scia positiva di Wall Street, che trascinata dai risultati trimestrali dei colossi finanziari ha raggiunto il terzo record consecutivo, e Tokyo, spinta dalle politiche espansive del governo e della BoJ.
Borsa di Milano, l’andamento: in calo turismo e lusso
Quanto successo a Nizza ha messo sotto pressione in particolar modo i titoli legati al settore del turismo e dei viaggi. Guardando con più attenzione la Borsa di Milano si può notare che le protagoniste principali sono ancora le vicende legate al comparto del credito: si cerca ancora una soluzione alla vicenda che ha coinvolto il Monte dei Paschi e, più in generale, al problema delle sofferenze bancarie che incide in modo pesante sul settore. Occhi puntati a anche su Rcs Mediagroup, visto che è l’ultimo giorno per aderire all’Opa di International Media Holding e all’Opas di Cairo.
La performance migliore nel listino principale la registra Atlantia (+0,24%): ci sarebbe un’accelerazione sulla vendita del 30% di Autostrade per l’Italia. Sale anche Telecom (+0,3%), mentre registrano segno meno i titoli del lusso: Moncler perde l’1,64%, Luxottica l’1,86%, Yoox Net-a-Porter il 2,05% e Ferragamo il 2,8%. Capitolo spread; il differenziale tra Btp e Bund rimane intorno ai 125 punti base: il decennale italiano sul mercato secondario rende l’1,2%.
Attesa per i dati macroeconomici
C’è molta attesa sui dati riguardanti il debito pubblico e il bollettino trimestrale dell’economia; l’Istat dovrebbe invece diramare le informazioni sull’andamento della bilancia commerciale. Ampliando lo sguardo oltre i confini nazionali, nell’Eurozona c’è una crescita dei prezzi al consumo e un rallentamento delle vendite nel settore delle automobili (ma nonostante ciò Fca prosegue il suo momento positivo). Diversi i dati macroeconomici in arrivo dagli Stati Uniti: prezzi al consumo, vendite al dettaglio, indice manifatturiero Empire, fiducia dei consumatori e produzione industriale. Per quanto riguarda il petrolio si registrano dei realizzi, con il Brent settembre che cede l’1% a quota 46,88 dollari al barile.
Mercato valutario: previsioni sul cambio Euro-Dollaro
Spostiamoci ora sul mercato valutario: il dato più importante è la continua discesa dello Yen, che chiuderà la settimana con una perdita del 5% nei confronti del Dollaro USA; al momento la coppia USD/JPY è a quota 105,6, mentre EUR/JPY è a 117,53. Continua la risalita della Sterlina, che grazie al mancato taglio dei tassi da parte della Bank of England (l’eventuale intervento sul costo del denaro è stato rimandato al prossimo mese) giunge a 1,229 sul Dollaro.
Poco movimento per il cambio Euro-Dollaro, attualmente a quota 1.112; secondo le previsioni degli analisti il mercato continuerà a favorire il biglietto verde, portando la coppia ancora più in basso; in una condizione del genere, considerando anche le preoccupazioni causate dall’incertezza dell’Unione Europea, gli esperti consigliano di prendere in considerazione tutte le opportunità di vendita. Nel lungo periodo ci si attende che la coppia possa arrivare in zona 1,05.