La Curcuma è una pianta tropicale proveniente da molte regioni del sud-est asiatico e principalmente dall’India. Tra le varie potenzialità benefiche di questo vegetale c’è la sua ottima propensione a favorire il dimagrimento, a patto che essa venga assunta giornalmente attraverso un corretto dosaggio. La radice ha una colorazione gialla che ricorda molto quella di un altro vegetale del luogo, lo zafferano, e attraverso un processo di accurata macinazione dalla radice stessa della Curcuma si ricava la Curcumina, una polvere speziale che detiene proprietà alimentari, medicinali e officinali. La Curcumina è inoltre un ingrediente principale per la preparazione del curry.
Composizione chimica della Curcuma
I costituenti chimici della Curcuma sono essenzialmente 5.
– flavonoidi: sono dei composti polifenolici metaboliti, risultano altamente idrosolubili e sono generalmente presenti nelle specie di piante glicosidiche, ovvero i vegetali carichi di zuccheri.
–amido: composto organico tendenzialmente presente in alimenti come riso, pane e pasta, oltre che nelle patate e appartenente alla classe dei carboidrati.
–fibre alimentari: sono composti di derivazione vegetale e assolvono ad un ad una doppia importantissima funzione per il metabolismo, poiché aiutano a rallentare e regolare l’assimilazione di zuccheri e grassi.
–oli essenziali: sono dei prodotti che si ottengono per processo di estrazione da alcuni aromi vegetali; tra quelli relativi alla Curcuma troviamo la canfora, il cineolo e il turmerone.
–coloranti naturali: si tratta dei cosiddetti curcuminoidi, sostanze pure alla base della composizione pigmentosa della pianta, caratteristica rilevante dal punto di vista della tipica colorazione giallastra della Curcuma.
Da un’analisi sulla composizione chimica di questo vegetale si può quindi affermare che la Curcuma detiene capacità potenzialmente propedeutiche e curative per la salute ed il benessere del corpo umano, essendo costituita da elementi organici basilari per favorire il corretto funzionamento del nostro metabolismo. Andiamo ora a dare uno sguardo agli aspetti principali che rendono la Curcuma un cibo da assumere con tempi e dosaggio corretto per ottenere i migliori benefici a livello nutrizionale.Dimagrire grazie alla Curcuma
Dimagrire grazie alla Curcuma
Dal punto di vista dell’alimentazione, sono molte le spezie che vengono usate per favorire funzioni vitali dell’organismo come l’assimilazione dei giusti composti nutrizionali e le varie fasi della digestione. La Curcuma, se assunta con dosi giornaliere corrette e accompagnata da una dieta e da un’attività fisica pertinente al raggiungimento di uno stato ottimale di salute, può risultare davvero efficace nella regolazione del metabolismo corporeo.
La Curcuma è ottimale per chiunque soffra di obesità grazie all’azione antinfiammatoria della curcumina. Combatte i grassi e le sedimentazioni adipose, asciugando i tessuti corporei e aiutando il fegato a depurare l’intestino e la mucosa gastrica; è importante anche dal punto di vista della circolazione nei vasi sanguigni, in quanto li pulisce dai grassi in eccesso contrastando i livelli alti di colesterolo accumulato e prevenendo quindi il rischio di alterazioni aterosclerotiche.
La Curcuma nella dieta alimentare
L’assunzione della Curcuma può avvenire, in assenza di particolari allergie o intolleranze alimentari, con un dosaggio ideale giornaliero pari a 2/3 cucchiaini di caffè. Ovviamente è bene organizzare il consumo di questa spezia pensando a degli sfiziosi e gustosi accoppiamenti da realizzare in cucina con determinati cibi che, vista la loro composizione si fanno preferire rispetto ad altri. Andiamo a vedere un elenco dei migliori abbinamenti consigliati per gustare la Curcuma:
–Olio alla Curcuma; si può utilizzare per condire insalate e verdura di ogni tipo, oppure può essere accompagnato da una fetta di pane fresco. Per fare l’olio alla Curcuma basta prendere una bottiglia contenete circa mezzo litro di olio extravergine di oliva, aggiungere almeno 3 o massimo 4 cucchiani di polvere curcumina e poi, dopo aver mescolato il composto, chiuderlo bene con un tappo possibilmente ermetico e lasciarlo macerare per una decina di giorni, non di più. Passata questa fase, è possibile travasare il liquido ottenuto in un altro contenitore senza però raccogliere i grumi residuali della polvere depositatisi sul fondo.
–Risotto alla Curcuma; si tratta di un grande classico della cucina, soprattutto quella orientale. Per preparare un buon risotto alla Curcuma per una persona, occorre far bollire circa 100 grammi di riso e nel contempo un altra pentola contenente circa un litro e mezzo di brodo vegetale, il cui servirà di tanto in tanto durante la cottura per non far attaccare troppo il riso. In un padellino mettete a soffriggere porro e cipolla con l’olio, lasciandoli rosolare per qualche minuto. Successivamente bisogna versare il riso nella padella del soffritto e calare appunto il brodo vegetale e per completare al meglio la mantecatura una quantità a piacere di panna. Infine aggiungere una “spruzzatina” pepe e curcuma per decorare il piatto. Il risultato è visivamente molto simile ad un altro famosissimo risotto, quello allo zafferano.
–Golden milk; come dice il suo nome, questa pietanza sembra davvero un latte dorato grazie alla sua stupenda colorazione. Per realizzare il golden milk, che ha un’origine orientale ed in particolare derivante dalla pratica indiana dello yoga, è necessario seguire un procedimento semplice e veloce. Bisogna riscaldare in un bicchiere 30/40 cl di latte a temperatura tiepida e successivamente versarvi 1 cucchiaino di polvere curcumina e un altro di olio di mandorle, con un pizzico di pepe. Se lo si vuole dolcificare è possibile anche aggiungere un po’ di miele, scegliendo ovviamente la quantità che produca il sapore più gradito in base alle proprie sensazioni e gusti.