Si avvicina il tanto temuto appuntamento con il pagamento delle tasse sulla casa, Imu e Tasi 2016: l’ultima legge di Stabilità ha introdotto diverse novità e in questo articolo cercheremo di scoprire chi deve pagare, come ed entro quando. La data di scadenza non è molto lontana, quindi è arrivato il momento di approfondire un po’ l’argomento.
Prima rata Imu e Tasi 2016: quando pagare e come calcolare l’importo
La prima rata di acconto di Imu e Tasi deve essere pagata entro il 16 giugno 2016; come detto quest’anno ci sono importanti novità, ma per quanto riguarda il calcolo le regole sono sempre le stesse. Per semplificare l’operazione i contribuenti possono affidarsi ai tanti strumenti presenti sul web: esistono calcolatori online molto affidabili. Chi invece vuole provare a fare tutto da solo ricordiamo la procedura: si rivaluta del 5% la rendita catastale dell’immobile in questione e poi si deve moltiplicare il numero ottenuto per un coefficiente specifico in base alla categoria a cui appartiene; sul risultato si devono applicare le aliquote stabilite da ogni Comune e poi sottratte le eventuali detrazioni. La metà del risultato finale rappresenta l’importo che si dovrà versare entro la scadenza del 16 giugno.
Le aliquote possono essere recuperate cercando sui siti di ciascun comune oppure sfruttando il servizio offerto dal sito del Dipartimento delle Finanze. In linea generale non dovrebbero esserci state modifiche rispetto alle delibere del 2015, ma è sempre meglio (anzi, necessario) controllare prima di procedere con il calcolo e il pagamento. In ogni caso la legge stabilisce che la somma di Imu e Tasi non possa essere più alta del 10,6 per mille o, nel caso in cui il Comune abbia deciso di apportare la maggiorazione dello 0,8 per mille, all’11,4 per mille.
Chi deve pagare? Le novità del 2016
Ci deve pagare quest’anno? La Manovra emanata al termine del 2015 ha disposto l’abolizione della Tasi sulla prima casa: questo vuol dire che i proprietari di prime case non dovranno pagare né Imu né Tasi sulla loro abitazione principale. Questa esenzione non vale nel caso in cui la prima casa rientri nella categoria degli immobili di lusso o di pregio (i proprietari di queste abitazioni continueranno a pagare sia l’imposta municipale unica che la tassa sui servizi indivisibili). Anche gli inquilini non dovranno pagare la loro percentuale di pertinenza della Tasi (come invece accadeva l’anno scorso: i proprietari continueranno a pagare l’80% del totale dovuto); sono esenti dal pagamento della Tasi 2016 gli anziani e i disabili che risiedono stabilmente presso una casa di cura o una casa di riposo anche se sono proprietari di un immobile, a condizione che questo non sia affittato. Bisogna poi aggiungere che quest’anno non si deve pagare l’Imu sugli imbullonati e i terreni agricoli. Sono poi previste altre agevolazioni, come quelle per le case cedute in comodato d’uso ai figli o ai genitori e lo sconto per gli immobili locati con canone concordato.
Come pagare e codici tributo
Dopo aver scoperto il quando, il quanto e il chi, non rimane che capire come si devono pagare Imu e Tasi 2016. Gli strumenti a disposizione sono sempre gli stessi, ovvero il bollettino postale e il modello F24. Il bollettino postale può essere recuperato parzialmente compilato presso qualsiasi ufficio postale: il contribuente dovrà indicare i propri dati e quelli relativi all’immobile per il quale si sta effettuando il pagamento. Per la compilazione del modello F24 bisogna inserire il corretto codice tributo, il codice catastale del Comune dove sono situati gli immobili e il numero degli immobili. Se si decide di pagare in due rate bisogna barrare la casella Acconto e inserire 2016 nello spazio relativo all’anno di riferimento. Nella tabella sottostante sono indicati i codici tributo.
IMU | TASI |
3914 terreni |
3959 fabbricati rurali strumentali |
3916 aree fabbricabili |
3960 aree fabbricabili |
3925 immobili ad uso produttivo allo Stato |
3961 altri fabbricati |
3930 immobili ad uso produttivo al Comune |