Il Senato approva il DDL Cinema, che ora è pronto per affrontare l’esame da parte della Camera: vediamo il contenuto e le principali novità della legge che riconosce, sostiene e promuove l’audiovisivo e il cinema come mezzi fondamentali di espressione artistica, comunicazione sociale e formazione culturale.
Le novità della legge approvata dal Senato: cosa cambia con il DDL Cinema
Fondo per lo Sviluppo degli investimenti nel Cinema e negli Audiovisivi
Il testo del DDL Cinema prevede la nascita di questo Fondo, dotato di almeno 400 milioni di euro ogni anno, finanziato dall’11% dell’IVA e dell’IRES derivanti da questo settore. È previsto anche che se il mercato dovesse riuscire a crescere ci sarà un aumento dei parametri per ricalcolare le risorse da inserire nella annuale manovra di bilancio.
Contributi selettivi a progetto
Il 15/18% del Fondo (quindi una settantina di milioni di euro circa) dovranno essere impiegati come contributi in progetti che interessano i giovani, ai contenuti di qualità, ai film d’essai e alle opere prime e seconde.
Contributi automatici su opere già realizzate
Vengono stabiliti nuovi parametri per accedere ai contributi stanziati per le opere già realizzate e condizionati al reinvestimento nel settore. I contributi verranno concessi non tenendo conto solamente degli incassi al botteghino (come è previsto attualmente), ma verranno presi in considerazione altri parametri come la qualità, la partecipazione a festival internazionali e i premi vinti.
Tax-credit 15%-40%
Il DDL Cinema porta novità anche per le imprese di produzione, di distribuzione e dell’esercizio cinematografico e per le industrie tecniche e di post-produzione, che per alcune finalità (come ad esempio la promozione di opere italiane o europee, attività di attrazione di investimenti in Italia o per adeguamento tecnologico e strutturale) possono accedere al credito d’imposta.
Fondo di Garanzia
Verrà creato un Fondo di Garanzia dal valore di 5 milioni di euro annui che farà parte del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese, in modo da garantire le operazioni di finanziamento in favore della realizzazione di prodotti cinematografici e audiovisivi.
Contributi per il piano straordinario sale
Contributi a fondo perduto (120 milioni in cinque anni) per favorire la diffusione delle sale sull’intero territorio nazionale, con agevolazioni particolari per i Comuni piccoli (ovvero con meno di 15.000 abitanti) per i centri storici. Possono accedere ai contributi i soggetti pubblici o privati che intendono aprire nuove sale, ristrutturare sale dismesse o adeguare strutturalmente e tecnologicamente sale già esistenti.
Piano straordinario per la digitalizzazione del patrimonio audiovisivo e cinematografico
In tre anni verranno stanziati 10 milioni di euro in contributi a fondo perduto o in finanziamenti agevolati per favorire le imprese italiane che si occuperanno degli interventi di digitalizzazione delle opere audiovisive o cinematografiche.
Scuola e formazione
Almeno 12 milioni di euro ogni anno verranno destinati all’educazione all’immagine, alla formazione dei docenti e all’istruzione e allo sviluppo di corsi specifici sulle professioni e i mestieri del cinema nelle Scuole di alta formazione musicale e artistica in raccordo con il Ministero dell’Istruzione.
Nascita del Registro Cinematografico
Il DDL Concorrenza “dà vita” anche al Registro Cinematografico, che dovrà raccogliere tutte le informazioni sull’assegnazione di contributi pubblici regionali, statali o comunitari, mettendole a disposizione del pubblico su internet.