Il DDL Lavoro Autonomo è in procinto di realizzazione e andrà a far parte del pacchetto Jobs Act 2016. Di seguito vediamo quali novità si prospettano per i liberi professionisti, per i lavoratori autonomi e per i titolari di partite IVA.
Informazioni e cambiamenti del DDL Lavoro Autonomo
Denominato in alcune occasioni Jobs Act lavoratori autonomi, il nuovo piano n. 2233 dovrebbe con ogni probabilità avviarsi domani, martedì 25 ottobre 2016. Dopo la presentazione del Governo Renzi d’inizio 2016 e il lasciapassare riscontrato ad agosto da parte della Commissione Lavoro del Senato, rimane ora soltanto la consultazione definitiva dell’Aula di Palazzo Madama, ultima tappa prima della revisione ufficiale della Camera.
Fra le novità rassegnate nel testo del decreto legge in prima analisi, nell’articolo 3, emergono i provvedimenti riguardo alle cosiddette clausole abusive. D’ora in poi le clausole attribuenti al committente la possibilità di rivisitare le condizioni del contratto in via unilaterale saranno private d’efficacia e considerate abusive. Medesimi accorgimenti saranno predisposti sia per coloro i quali recedono dall’impegno su prestazione continuativa nel caso in cui non sia comunicato un preavviso, sia per le parti concordanti in termini di retribuzione oltre i 60 giorni consueti dalla fattura.
All’interno del testo, relativamente alle tutele predisposte per le transazioni commerciali con pagamenti in ritardo, l’esecuzione degli interessi moratori saranno estesi alle relazioni fra imprese e lavoratori autonomi. Questi ultimi potranno avvalersi delle promozioni obbligate alle amministrazioni pubbliche relative ai bandi per appalti pubblici o ulteriori incarichi ad personam.
Con l’avvio del nuovo DDL Lavoro Autonomo i liberi professionisti saranno tutelati mediante la proibizione ad un’impresa di instaurare eccessive sproporzioni fra diritti e obblighi, ossia l’abuso di dipendenza economica dell’articolo 9, Legge n.192/1998. Riguardo alle partite IVA non vengono esposte novità in quanto la Legge di Bilancio 2017, ne parla in modo assai esaustivo e finalizzato alla semplificazione ed all’assottigliamento degli adempimenti burocratici e fiscali. Quanto detto ha il fine aggiustare il fronte dell’equiparazione fra imprese e liberi professionisti oltre a prevedere i controlli e le salvaguardie di cui sotto.
Novità relative a sportelli, malattie, gravidanza e detrazioni
Nel caso il nuovo DDL Lavoro Autonomo entri in funzione, nei prossimi mesi i centri per l’impiego di ogni sede vanteranno uno sportello dedicato in via esclusiva al lavoro autonomo. L’intermediazione sarà dunque agevolata e gli operatori dello sportello avranno l’ufficio di raccogliere le domande e le offerte nonché fungere da polo informativo tanto per i lavoratori autonomi, quanto per le imprese.
In caso di impossibilità di svolgere il lavoro per oltre 60 giorni a causa di infortuni, malattie o gravidanza sarà sospeso il versamento delle incombenze previdenziali entro l’intero arco d’assenza (non oltre i due anni) senza perdite di contributi. Questi dovranno essere tuttavia rimborsati nel momento in cui il lavoratore potrà ritornare al normale impegno mediante una rateizzazione distribuita all’interno di un periodo tre volte superiore ai giorni d’interruzione.
Allo stesso modo sarà facoltà di tutti i detentori di partite IVA sospendere la collaborazione continuativa per un massimo di 150 giorni l’anno in caso d’infortunio, malattia o gravidanza. A quest’ultima situazione relativa, l’indennità di maternità sarà diritto della lavoratrice non dipendente dall’astensione dalla prestazione lavorativa.
Consideriamo in ultima analisi, oltre ad alcune modifiche della deducibilità delle spese alberghiere, ora scaricabili integralmente, l’ampliamento per far fronte alle spese per i corsi di aggiornamento. Detrarre per intero dal reddito spese di un massimo di 10 mila euro impiegate per l’aggiornamento formativo o master sarà dunque possibile. I lavoratori autonomi potranno inoltre beneficiare dello stesso diritto circa gli esborsi sostenuti per l’orientamento, la ricerca di servizi lavorativi e la certificazione personale delle competenze per un massimo di 5 mila euro l’anno.
Per ulteriori informazioni relative al DDL Lavoro Autonomo, attendiamo l’ufficialità che, come anticipato dovrebbe interessare la giornata di domani, martedì 25 ottobre 2016.