In queste ore sul web circola la notizia relativa ad un DDL sul ripristino del servizio militare obbligatorio: tra i più convinti sostenitori di un provvedimento di questo tipo ci sarebbe Matteo Salvini, il leader della Lega Nord; proviamo a capirne di più, quali sono le novità e da quanto potrebbe tornare l’obbligo di leva.
Ripristino dell’obbligo di leva, Salvini spinge per il DDL
Da ben undici anni il servizio militare obbligatorio è stato sospeso: le Forze Armate sono formate solo da professionisti volontari. Una decisione che ha segnato la fine di un’epoca, ma necessaria per poter creare un nuovo modello più adatto alle attuali esigenze; inoltre il calo demografico registrato nel nostro Paese e la crescente diffusione dell’obiezione di coscienza sono fattori da tenere in seria considerazione. I ragazzi che hanno compiuto i diciotto anni dal 2005 in poi non hanno avuto il pensiero di dover passare un anno (o dieci mesi) per adempiere all’obbligo di leva, ma da sempre questo argomento è stata fonte di discussione e polemiche, tanto che ora si parla di un probabile DDL relativo alla reintroduzione del servizio militare obbligatorio.
Ne ha parlato di recente Matteo Salvini (ma, lo ripetiamo, non è l’unico a pensarla così): il ripristino dell’obbligo di leva (o del servizio civile) sarebbe per il leader della Lega un modo per far riscoprire ai giovani italiani quell’atmosfera di solidarietà che si sta perdendo nel nostro Paese; il numero uno del Carroccio ha detto che gli piacerebbe il ripristino dell’obbligo anche per soli cinque o sei mesi, quindi per un periodo decisamente inferiore (più o meno la metà) rispetto alle vecchie regole sospese nel 2005. Salvini si è esposto, molti altri (sia nel mondo politico che in quello delle Forze Armate) sostengono questa idea, ma quante possibilità ci sono di arrivare ad un DDL sul ripristino dell’obbligo di leva?
Servizio militare obbligatorio, le ultime novità
Al momento le chance sembrano essere davvero poche per diversi motivi: innanzi tutto la Lega non sembra avere in questo momento i numeri per portare avanti un’iniziativa di questo tipo e almeno ufficialmente gli altri principali partiti non sembrano intenzionati a prendere una posizione su questo delicato argomento; in più ci sarebbero grosse difficoltà per quanto riguarda la copertura finanziaria di un progetto di questa portata. E poi la reintroduzione del servizio militare obbligatorio andrebbe un po’ a rovinare il processo di professionalizzazione delle Forze Armate: abbiamo detto che alcuni esponenti si sono dichiarati favorevoli, ma ci sono anche dei militari (personale professionista) che non gradirebbero lavorare fianco a fianco con chi indossa la divisa solo per obbligo e non per quei valori e per la passione che rappresenta.
Quindi in caso di ripristino della leva obbligatoria si dovrebbe pensare anche ad una divisione delle strutture delle Forze Armate: il DDL dovrebbe prevedere una parte dedicata all’esercito formato da professionisti e un’altra formata dai ragazzi che svolgono il servizio militare obbligatorio; il provvedimento dovrebbe anche prevedere la possibilità per i ragazzi che vogliono proseguire la loro avventura militare oltre i sei mesi obbligatori di rinnovare l’arruolamento fino a 12 mesi, al termine dei quali potrebbero partecipare ai concorsi per la carriera da professionista.
Costi troppo elevati: l’Italia può permetterselo?
E poi ci sarebbe da risolvere l’aspetto economico che comporterebbe il ripristino del servizio militare obbligatorio: i ragazzi che svolgono l’obbligo di leva andrebbero comunque remunerati e dovrebbero godere di una serie di agevolazioni (ad esempio per quanto riguarda i trasporti pubblici). Considerando che ogni anno in Italia mezzo milione di ragazzi compiono i diciotto anni è facile comprendere che i costi di un provvedimento di questo tipo sarebbero altissimi e, soprattutto in un periodo come questo, proibitivi per le casse dello Stato. Insomma, se ne torna a discutere (anche in Francia e Germania ci stanno pensando), ma la reintroduzione della leva obbligatoria sembra destinata, almeno per il momento, a rimanere protagonista di chiacchiere senza alcun risvolto pratico.
Sarebbe molto carino che delle persone prima di parlare apprendessero l’educazione e la gentilezza e a portare avanti una famiglia.. Cose che mancano a chi propone questa ridicola cosa.