Oggi andremo a vedere insieme in che modo e perché è possibile disdire, per le varie ragioni differenti che tratteremo, il contratto del canone Rai.
Come disdire il Canone Rai 2019 per decesso dell’intestatario
In questo articolo parleremo del perché e del come sia possibile richiedere la disdetta del canone Rai. Le motivazioni possono essere differenti fra di loro e qui di seguito le prenderemo in considerazione in maniera singolare.
Per capire quali sono le procedure che vanno seguite è possibile seguire alcune delle indicazioni presenti online, su alcuni siti adibiti alla richiesta ed alla compilazione di moduli specifici per questa evenienze. Vi sono infatti dei siti internet che consentono all’utente che li consulta e che vi si iscrive, di avviare alcune procedure burocratiche online, nel caso in cui ciò sia possibile. Ovviamente sono delle procedure che possono essere svolte anche non utilizzando come tramite il web, ma con la classica modalità, come ad esempio la spedizione di alcune raccomandate. La disdetta del pagamento del canone rai è una di queste.
Online infatti è possibile inviare delle raccomandate, allegare dei documenti, firmare in maniera telematica le proprie richieste. I moduli che vi si possono trovare e dei quali andremo a parlare fra poco, sono quelli che dovranno essere inviati presso l’Agenzia delle Entrate affinché venga approvata e consentita la disdetta del pagamento del canone Rai. Seguendo le indicazioni presenti sui vari moduli, sarà possibile scegliere la propria opzione.
Dal 2016, come certamente molti di voi sapranno già bene perché si trovano nella condizione di dover pagare annualmente il canone Rai, la tassa viene inserita all’interno della bolletta della luce. In questo modo diventa importante fare molta attenzione a chi è l’intestatario dell’utenza dell’elettricità perché sarà proprio a lui che verrà addebitato il pagamento in bolletta ed è proprio lui che dovrà informarsi e compiere le operazioni necessarie nel momento in cui vi è il bisogno di compiere una disdetta del canone Rai (tranne chiaramente in un caso specifico, che è proprio il primo che andremo adesso a prendere in considerazione all’interno del nostro elenco di possibilità e casi).
La prima ragione per la quale andremo a vedere in che modo sia possibile richiedere la disdetta del canone Rai è il decesso dell’intestatario dell’utenza. Chiaramente ad occuparsi delle operazioni di disdetta dovrà essere un erede dell’intestatario dell’utenza dell’energia elettrica.
La prima cosa che l’erede della persona deceduta dovrà fare per dare avvio alla richiesta di recesso sarà inviare una raccomandata, con avviso di ricevimento, all’Agenzia delle Entrate. Solamente in questo modo sarà possibile evitare che venga addebitato sulla bolletta del defunto – al quale è ancora intestata quindi l’utenza dell’energia elettrica – la prestabilita quota da pagare per il canone Rai.
Nel caso in cui la persona defunta avesse vissuto sino al momento della sua morte insieme ad un coniuge che continuerà a vivere in quell’abitazione e nel caso in cui in quella stessa casa non fosse più presente un apparecchio televisivo, il coniuge in questione potrà compilare un modulo apposito per la disdetta del canone Rai. Ciò può essere fatto, come abbiamo accennato in precedenza, anche in maniera telematica affidandosi a dei siti specifici che possano guidarci ed indicarci quelle che sono le varie fasi della nostra richiesta.
Presentando infatti questa dichiarazione, il coniuge della persona venuta a mancare dovrà inserire tutti i suoi dati e quelli del marito o della moglie defunta, specificando proprio che sta compiendo questa operazione in qualità di erede della persona intestataria dell’utenza dell’energia elettrica.
Nell’ipotesi in cui l’intestatario dell’utenza elettrica defunto non vivesse con nessun altro (anche se ci fosse in casa un apparecchio televisivo) l’erede, che potrebbe aver intestato già un altro conto sul quale pagare il proprio canone Rai, può richiederne anch’esso la disdetta del canone Rai. Vediamo ora insieme come.
Il modulo da presentare all’Agenzia delle Entrate è anche in questo caso una dichiarazione sostitutiva, che serve proprio ad evitare l’addebito del canone. Anche in questo caso l’erede dell’intestatario dell’utenza dovrà compilare il modulo necessario alla procedura inserendo tutti i suoi dati ed anche quelli del defunto in questione. Il richiedente la disdetta dovrà specificare poi, fra le varie opzioni che gli si presenteranno sul modulo, l’opzione che riguarda il suo caso specifico indicandola con una x. Come sappiamo infatti ci sono varie opzioni, di cui stiamo parlando e parleremo, ed è importante leggere attentamente tutte le indicazioni per poter selezionare quella in cui ci si trova. Dovrà poi essere inserito sul modulo di richiesta anche il codice fiscale della persona defunta alla quale era intestata l’utenza dell’elettricità e su cui quindi veniva addebitato il canone Rai. È necessario poi inserire anche la data del decesso della persona defunta. Ovviamente il tutto dovrà essere firmato alla fine da chi richiederà l’attivazione di questa procedura di disdetta. Se stiamo svolgendo una procedura online, sarà possibile apporre la propria firma utilizzando un pennino da apporre sullo schermo per simulare una penna, o in alcuni casi anche il dito stesso può fungere da penna.
Disdetta Canone Rai 2019 per mancanza tv: come richiederla?
Dopo aver parlato, se vogliamo, dell’ipotesi più triste per la quale sia necessario richiedere la disdetta del pagamento del canone Rai, ovvero il fatto che qualcuno possa venire a mancare, vediamo ora insieme degli altri motivi che possono portare una persona a desiderare di disdire il pagamento di questa tassa che ogni anno gli italiani si trovano a dover saldare.
Una seconda ragione a causa della quale si può richiedere la disdetta del pagamento del canone Rai è la mancanza di un apparecchio televisivo all’interno della propria abitazione. È importante stabilire infatti una cosa prima di procedere con il nostro discorso, cosa che per alcune persone può non essere molto chiara.
Il canone Rai non viene pagato perché si guardano i canali della Rai, come molti potrebbero pensare o ipotizzare anche solo pensando al nome, ma questa è una tassa che viene pagata proprio in quanto si è possessori di un apparecchio televisivo. Se, per svariate ragioni, non lo si possiede o non lo si possiede più, è chiaramente giusto andare a richiedere la disdetta del canone Rai proprio perché continuando a pagarlo in bolletta si andrebbe a pagare per un servizio che in realtà non si riceve più. Vediamo ora insieme come fare per avviare la richiesta della disdetta.
La procedura è ovviamente molto simile a quelle che abbiamo poc’anzi trattato, ovvero sarà necessario per colui che andrà a richiedere la disdetta del canone Rai, compilare un modulo ben specifico che dovrà essere inviato all’Agenzia delle Entrate: un esempio specifico lo trovate sul web richiedendo l’esenzione del Canone Rai con LetteraSenzaBusta.com tramite tutti i passaggi che ci guidano alla compilazione della dichiarazione per mancanza del televisore.
La dichiarazione sostitutiva da inviare tramite raccomandata dovrà essere compilata solo e soltanto dall’intestatario dell’utenza in questione e potrà dichiarare di non essere in possesso di nessun apparecchio tv in nessuna delle abitazioni (nel caso in cui ce ne fossero più di una) in cui è intestatario delle utenze di energia elettrica. Anche in questo caso nel modulo dovranno essere inseriti i dati del richiedente la disdetta con la successiva compilazione della sezione adibita a questo tipo di disdetta, ovvero “dichiarazione sostitutiva di non detenzione”. Ovviamente alla fine del documento dovrà essere apposta la firma e dovrà essere allegata la carta di identità dell’intestatario dell’utenza della quale si sta parlando.
Anche in questo caso la procedura può essere svolta anche online, tramite dei siti appositi che consento ai propri utenti di svolgere delle operazioni di questo tipo.
Come richiedere la Disdetta del Canone Rai 2019 per cambio residenza
Dopo aver visto come sia possibile richiedere all’Agenzia delle Entrate la disdetta del pagamento del canone Rai a causa del decesso dell’intestatario dell’utenza elettrica e a causa della mancanza di un apparecchio televisivo all’interno della propria abitazione, andiamo ora a vedere come sia possibile disdire il pagamento del canone rai se la motivazione è quella del cambio di residenza.
Anche in quest’ultimo caso, come negli ultimi due che abbiamo preso in considerazione, sarà necessario inviare una raccomandata presso l’Agenzia delle Entrate.
Bisognerà dunque anche in questo caso andare a compilare uno specifico modulo all’interno del quale, oltre ad aver fornito le informazioni generali inerenti ai nostri dati personali, dovremo specificare a quale caso appartiene la nostra situazione, barrando con una x, come nei casi precedenti, l’opzione che ci riguarda, dopo avere letto tutte le opzioni attentamente per capire quale sia quella che rispecchia a pieno il nostro caso.
Dal momento che come abbiamo detto in precedenza il canone Rai viene addebitato sulla bolletta della luce, nel momento in cui si cambia residenza e quindi si cambia anche l’intestazione delle utenze, è sempre bene assicurarsi di aver disdetto le utenze che si avevano nella casa in cui si viveva precedentemente, per magari evitare di pagare la stessa tassa.
Tutte le opzioni che abbiamo preso oggi in considerazione fanno riferimento a degli specifici moduli da compilare e da inviare presso l’Agenzia delle Entrate. Questi moduli, come abbiamo accennato all’inizio, possono essere inviati anche per via telematica, grazie ad alcuni siti. Potrà dunque essere più comodo farlo dalla propria abitazione, ma ovviamente chi preferisce svolgere questo genere di operazioni nella maniera più classica è tradizionale ha la possibilità di farlo.
Per essere più informati e soddisfare ogni tipo di dubbio che può insorgere, chiaramente è sempre bene rivolgersi all’Agenzia delle Entrate, che saprà spiegare al meglio le varie procedure.
Certamente il pagamento di una tassa come quella del canone Rai non è sempre molto gradita dai molti contribuenti, ma, per quanto possa essere a volte fastidiosa, se non si fa parte di una delle casistiche che prevedono la possibilità della richiesta della disdetta del pagamento del canone rai, si dovrà continuare a pagarla in bolletta.