Arriva nelle sale “Domani è un altro giorno” con Valerio Mastandrea, Marco Giallini, diretto dal neo candidato al David Di Donatello Simone Spada.
Tommaso e Giuliano sono due amici che si conoscono da 30 anni, legati in modo indissolubile nonostante la geografia che li divide e il tempo che spesso disperde le relazioni. Tommaso vive da molto tempo in Canada e supererà la paura dell’aereo per quale motivo? Cosa lo porta a tornare a Roma? Che succede al suo amico Giuliano?
Recensione del film “Domani è un altro giorno”
L’amicizia è uno di quei sentimenti della vita che ti legano a una persona. Spesso confina con l’amore e vanno a braccetto per tanto tempo, ma un amico o un amica sono quelle relazioni che, se sincere, non ti abbandonano mai, superano tutto. Spesso un amico, sostituisce l’assenza di un fratello, è quel confidente reale che credevi esistesse solo nella fantasia, è colui con cui condividi tutto ciò che nella vita ti accade, quello che ti da i consigli giusti, nel modo giusto, col tono giusto, con le parole giuste. È soprattutto nei momenti di difficoltà che si vede un amico, quando fuori il mondo ti crolla lui c’è, sempre, perché come si dicono i protagonisti di questo film “Tu cos’hai imparato da me in tutto questo tempo?” “Ho sempre ammirato il fatto che non chiedi mai nulla in cambio”. Questo differenzia un amico da qualsiasi altro tipo di altra relazione, data dal disinteresse totale e un affetto incondizionato oltre tutto e tutti.
Proprio su questo Simone Spada arrivato, dopo il buon esordio di “Hotel Gagarin” che gli è valso la nomination al David Di Donatello, alla sua seconda regia sceglie un film che è una sfida più complessa di quanto sembra.
Se “Hotel Gagarin” era una dichiarazione d’amore al mondo del cinema che per troppi anni lo aveva messo da parte rilegandolo sempre ad aiuto regia, “Domani è un altro giorno” è quanto di più cinema possa esserci. Se la vita tocca tutte le emozioni possibili, questo film è uno spartito che si avvale di tutte le note della vita: risate, lacrime, rabbia, gioia, in questi 100 minuti di film si vive tutto questo, scegliendo di lasciarsi trasportare da 2 attori che di vero, come i protagonisti, hanno la loro amicizia secolare.
Valerio, arrivato oramai a ricevere 3 candidature ai prossimi David Di Donatello (scherzando in conferenza ha detto “mi manca solo quella di fonico”), torna a relazionarsi con la malattia in una fase della vita in cui il grande e piccolo schermo gli sta offrendo praticamente solo questo tipo di ruoli. Restituisce a questo dolore, una grande credibilità, grazie anche a dei riferimenti col suo grande amico Claudio Caligari recentemente scomparso, conosciuto anche da Marco e dallo stesso regista di questo film. Lavorare con Marco Giallini per lui vuol dire giocare, visto anche il gran numero di film realizzati assieme, proprio per questo in conferenza stampa abbiamo chiesto quanto avessero improvvisato, ci ha risposto Marco Giallini: “Spazio per l’improvvisazione poco, ci siamo molto attenuti al testo. Certo in alcune piccole cose abbiamo aggiunto del nostro, come in una scena in cui si parla di 50/20 euro, quello non era scritto nel copione, le smorfie sul finale tra me e Valerio, sono tutti piccoli elementi nostri.”
Proprio Marco, l’altro protagonista del film torna, dopo tanto tempo a lavorare in un ruolo strettamente drammatico, tanto che lo vediamo piangere. Se dovessimo metterci con la lente d’ingrandimento a cercare qualche piccolo difetto del film possiamo dire che forse avremo voluto vedere più emozione da parte di Marco, qualche goccia in più di pianto, cosa che si percepisce, ma non è poi così evidente, tutto ciò non va a ridurre il giudizio ampiamente positivo che attribuiamo al film.
”Domani è un altro giorno” è da non perdere, dal 28 Febbraio in 400 copie, che mostrano un’evidente fiducia da parte di Medusa che ci auguriamo possa essere condivisa anche dal pubblico.