La tematica che andremmo ad affrontare oggi riguarda la durata della disoccupazione e l’assegno di indennità ordinaria.
Durata contributi per disoccupazione Naspi 2019
Quando si diventa disoccupati non per cause proprie ma per motivazioni altre, si può avere la possibilità di accedere ad un assegno di disoccupazione. Quello di cui andiamo a parlare oggi esattamente prende il nome di Naspi, che è l’acronimo di Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego. Non tutti coloro che vengono licenziati e perdono il lavoro però possono dirsi beneficiari di questo provvedimento, ed adesso andiamo a vedere insieme quali sono i requisiti necessari affinché chi ne necessita possa ricevere questo specifico assegno di disoccupazione.
Coloro che possono accedere all’assegno di disoccupazione Naspi sono: coloro che erano dipendenti dell’amministrazione pubblica a tempo determinato (e non quelli a tempo indeterminato), gli apprendisti, coloro che lavorano in maniera indipendente, coloro che sono soci di una cooperativa e che abbiano con essa stabilito un contratto subordinato e la stessa clausola della subordinazione vale per il personale artistico, anch’esso incluso nella lista di coloro che possono accedere alla Naspi. Oltre a dover far parte di una delle categorie di lavoratori appena elencate, vi sono altri tre requisiti ai quali i disoccupati in questione devono poter rispondere in maniera positiva per poter ricevere l’assegno di disoccupazione Naspi. Vediamoli ora insieme.
Sembra scontato in una situazione del genere, ma è sempre meglio ripeterlo, che la persona che desidera ricevere questo sussidio debba trovarsi necessariamente in uno stato di disoccupazione. Oltre a ciò, che è il requisito di base, è necessario che la persona che richiede questo sussidio abbia versato come minimo 13 settimane di contribuzione durante i 4 anni che hanno preceduto il licenziamento. Terzo ed ultimo importante requisito per poter accedere all’assegno di disoccupazione Naspi è il fatto di aver lavorato per almeno 30 giorni in maniera effettiva durante i 12 mesi che precedono l’inizio della disoccupazione.
Queste sono i tre principali requisiti che vengono richiesti per poter accedere ad una assegno di disoccupazione del genere, però esistono anche delle eccezioni che dobbiamo andare a prendere in considerazione. Stiamo parlando ad esempio di casi come quello della maternità. Oltre a ciò vi sono degli altri casi che adesso andremo a considerare, tali da far valere comunque l’idoneità al diritto a ricevere questo sussidio economico. Una di questa è il licenziamento che deve essere avvenuto per una giusta causa, un altro caso è quello in cui ci si trovi di fronte ad una risoluzione consensuale, un altro caso ancora è quello che vede il lavoratore in questione – oramai divenuto ex – venire licenziato dopo aver rifiutato di trasferirsi in un’altra sede della stessa azienda per la quale già lavorava. Il trasferimento di cui parliamo può però essere rifiutato solamente nel momento in cui la distanza dalla residenza del lavoratore in questione sia superiore ai 50 chilometri e se per raggiungere la sede il lavoratore dovrebbe impiegare più di ottanta minuti utilizzando i mezzi pubblici di trasporto.
Il cittadino dunque che si trova a dover presentare la propria domanda presso l’Inps per poter ricevere questo tipo di disoccupazione si trova a dover rispettare i precedenti requisiti, altrimenti non potrà accedere al sussidio poiché non gli spetterebbe. Prima di presentare la documentazione è sempre bene però contattare l’Inps per ricevere delle informazioni ancora più dettagliate sulla questione, nel caso in cui si avessero dei dubbi o magari ci fossero degli aggiornamenti in corso che potrebbero dunque andare a modificare alcune direttive. Come sappiamo infatti la burocrazia spesso cambia procedure o richieste di documentazioni, quindi al momento opportuno sarà necessario fare un piccolo controllo per andare sul sicuro e non dimenticarsi di presentare nulla al momento della richiesta per la disoccupazione ed il sussidio Naspi.
Abbiamo visto insieme adesso a linee generali quelle che sono le principali caratteristiche che dovrebbe avere un cittadino disoccupato per poter richiedere di ricevere un sussidio Naspi, nel prossimo paragrafo invece ci andremo ad occupare di quello che è il calcolo della cifra che il cittadino avente diritto si può trovare a ricevere grazie a questo specifico sussidio per la disoccupazione.
Calcolo Naspi in base alla Durata per disoccupazione 2019
In questo secondo capitolo andiamo a vedere insieme la cifra che si potrebbe trovare a ricevere colui che è beneficiario del contributo Naspi. Ovviamente sarà l’Inps stessa ad essere in grado di calcolare l’importo esatto che spetta ad ogni persona, ma noi possiamo comunque procedere con un calcolo da fare in maniera anticipata per avere delle informazioni inerenti a questo.
Per poter calcolare a quanto dovrebbe ammontare il contributo economico Naspi che il cittadino che ne ha diritto dovrebbe ricevere, è necessario avere a propria disposizione alcuni specifici dati del richiedente. La cosa principale della quale si ha bisogno è di conoscere il proprio estratto conto contributivo dell’Inps. Questo estratto conto è di facile reperibilità nel momento in cui si possiede il proprio pin per accedere online telematicamente alla piattaforma dell’Inps. Dopo aver preso davanti a se l’estratto conto, sarà necessario andare a cercare tutte quelle che sono le retribuzioni imponibili per la pensione che riguardano i 4 anni precedenti. Dopo aver svolto questa operazione ed aver quindi fatto tutta la somma di queste cifre, bisognerà poi dividerle per uno specifico numero, ovvero quello delle settimane in cui sono stati pagati i contributi. Dopo aver svolto questa seconda operazione sarà necessario poi svolgerne una terza, che prevede questa volta la moltiplicazione di questo risultato che si è ora ottenuto, per un numero stabilito che è 4,33. In base alla cifra che risulterà da questa moltiplicazione ci sarà una soluzione diversa. Vi è infatti un numero che farà da spartiacque per comprendere quale sarà il valore economico del contributo Naspi che è 1.221,24 euro.
Nel caso in cui ci troviamo di fronte ad un risultato che è uguale oppure è più basso di quest’ultimo numero, l’importo che colui che ha diritto a ricevere la Naspi si troverà ad avere ogni mese è uguale al 75 %. Nel caso in cui invece la cifra che risulterà da tutti i calcoli che sono stati svolti in precedenza dovesse superare la cifra di 1.221,24 euro ci si troverà davanti ad una situazione un po’ differente. Al 75% di cui abbiamo parlato poco fa infatti, bisognerà sommare un altro importo. Questo altro importo dovrà essere il 25 % della differenza che è possibile calcolare fra la retribuzione mensile e l’importo precedente.
In generale comunque è impossibile che un importo Naspi superi i 1.328,76 euro al mese. Dopo che saranno trascorsi però i primi 90 giorni ci sarà una modifica della cifra che verrà ricevuta da colui che è beneficiario di questa disoccupazione. Trascorsi questi giorni infatti si prevede che l’importo percepito subisca una riduzione del 3% per ogni mese in più che passa.
Per ogni dubbio, cambio o chiarimento inerente alle varie cifre esatte che possono essere percepite, è comunque sempre meglio rivolgersi all’Inps o ad un consulente esperto come può essere un commercialista che saprà certamente rispondere in maniera esaustiva e conforme alle regole a tutte le domande che si possono avere al riguardo.
Nel paragrafo che viene di seguito invece ci andremo ad occupare più in particolare di che durata può avere la disoccupazione Naspi per coloro che la percepiscono ogni mese.
Quanto può durare la disoccupazione Naspi 2019?
Se come abbiamo visto nel paragrafo precedente le cifre percepite da coloro che si trovano a ricevere la disoccupazione Naspi possono differire fra loro a seconda della specificità dei vari casi e dal loro differente estratto conto, anche la durata di questo sussidio può variare a seconda dei differenti casi specifici in cui ci si trova. Se andiamo a guardare nello specifico infatti possiamo vedere che la persona che ha diritto di ricevere la disoccupazione Naspi lo ha per la metà delle settimane in cui ha versato la contribuzione negli ultimi 4 anni precedenti al licenziamento. Quindi facendo un conto rapido e molto basico, se le settimane in questione sono ad esempio 60, il numero di settimane per le quali si ha diritto di ricevere la disoccupazione Naspi sarà a questo punto uguale a 30 settimane, che tradotte in mesi vediamo essere più o meno sette. Vi è però comunque un limite massimo di mesi oltre il quale non si può più ricevere la disoccupazione Naspi. Il massimo della durata infatti è 24 mesi, dunque due anni, superati i quali non si potrà continuare a ricevere questa disoccupazione.
Per poterla riceve e non perdere il diritto quantomeno di fare la domanda per comprendere se si è idonei oppure no, è necessario compilare online la domanda per ricevere la disoccupazione Naspi. È necessario compiere questa specifica operazione entro i 68 giorni dal momento in cui si è stati licenziati, altrimenti non si ha più la possibilità di accedere a questo tipo di sussidio. Tutte le procedure che dovranno essere seguite saranno poi chiaramente spiegate sul sito web e sarà anche possibile rivolgersi a degli incaricati di competenza per avere qualunque tipo di delucidazione o chiarimento in merito alla questione disoccupazione Naspi.