L’e-commerce, e la sua incredibile affermazione multi-livello attraverso media di qualunque genere, hanno cambiato le abitudini di numerosi consumatori inducendoli a forme di acquisto immediato eseguibili anche a parecchi chilometri di distanza dal negozio prescelto. I settori investiti da questo fenomeno commerciale sono davvero tanti, e testimoniano una crescita esponenziale che mai come in questo periodo sta avendo numeri e percentuali da capogiro. Volendo soffermare il discorso generale su tali dati, si nota che, in Italia, la crescita degli acquisti online ha raggiunto i 16,6 miliardi di euro, con un incremento del 16% rispetto al 2014 pari a oltre 2,2 miliardi di euro; un traguardo altisonante destinato ad essere ulteriormente superato da flussi ben maggiori provenienti da qualsivoglia ambito commerciale.
Va detto, infatti, che l’e-commerce italiano è una realtà multi-forme estremamente abile nell’adeguarsi alle esigenze clientelari del momento; così facendo, infatti, l’offerta commerciale risulterà costantemente aggiornata, e gli articoli proposti di volta in volta non verranno mai preferiti ad altri prodotti simili ma con qualche anno in più. Queste premesse iniziali lasciano intuire la notevole incidenza di un’area merceologica in continua espansione, sia dal punto di vista fisico che telematico, e fanno capire la sua elevata importanza per un futuro a portata di click.
E-Commerce in Europa, l’andamento
I settori che trainano maggiormente la diffusione dell’e-commerce in Italia sono turismo, informatica ed elettronica, abbigliamento, editoria e realtà emergenti legate al food&grocery. Nel turismo, la fanno da padrone l’acquisto di biglietti per i trasporti, la prenotazione delle camere d’albergo e degli eventuali servizi ricettivi collaterali. Nell’informatica ed elettronica, grande risalto è dato dagli acquisti di tv, tablet, pc, telefonia e elettrodomestici bianchi per le esigenze primarie di qualunque residenza abitativa. Per quanto riguarda l’abbigliamento, poi, le scelte high fashion abbracciano una buona fetta delle transazioni online presso store digitali e outlet delle migliori firme internazionali; l’editoria, invece, è sorretta dall’acquisizione di tomi scolastici e non, libri e volumi di narrativa varia, inclusi comics e graphicnovel di varia estrazione geografica. Sebbene le percentuali di vendita siano positive, l’e-commerce italiano è ben lontano dai fatturati di altri paesi europei come Francia, Germania e Regno Unito.
Pezzi grossi come Dixon e Argos dettano legge all’interno di qualsivoglia scelta commerciale tramite la proposizione di prezzi, promozioni e vantaggi clientelari innovativi, frutto, soprattutto, di innumerevoli ricerche di mercato particolarmente ficcanti in grado di determinare quelli che sono i reali gusti di un’utenza in perenne espansione. L’accessibilità multi-canale, mediante dispositivi mobili di ogni tipo, incrementa poi la fruibilità di un servizio che non conosce pause, prettamente in linea con un modus operandi che predilige il rapporto pre e post-vendita sotto qualsiasi punto di vista. Ad ogni modo, anche in Italia non mancano le eccellenze in tal senso: basti pensare a società come Gli Stockisti o ePrice, realtà di spicco di un movimento (al dettaglio e non) in costante progresso. Il primo è un autentico punto di riferimento per ogni appassionato di tecnologia, con prodotti convenienti e spese di spedizione irrisorie oltre una certa soglia; il secondo, da par suo, mette a disposizione degli utenti una piattaforma pratica ed intuitiva in cui è possibile selezionare una vasta gamma di articoli tecnologici, sportivi e automobilistici a prezzi molto più che ragionevoli.
TradeMachines in Italia, le aste migliori per macchinari industriali usati
Una delle ultime novità dell’e-commerce italiano riguarda l’arrivo di TradeMachines, il più grande motore di ricerca al mondo per le aste relative a macchinari industriali usati. Con sede a Berlino, questa piattaforma digitale ha deciso di ampliare il proprio raggio d’azione costituito, per larga parte, da carrelli professionali, macchine da lavoro, gru, trattori e piccoli utensili per la manifattura del legno o del metallo. La forza di TradeMachines risiede nella ricerca, in tutto il web, di aste a dir poco allettanti che vengono, poi, organizzate nel suo database mediante la creazione di un profilo specifico per ogni macchinario messo in vendita. Una volta sul sito, gli utenti interessati possono comparare i prezzi in offerta, mentre i rivenditori, grazie ad una visibilità senza eguali, possono tranquillamente allargare il loro portafoglio clienti avvalendosi di una dinamica alquanto incisiva.
Questa modalità operativa, che fa dell’innovazione e della condivisione a prezzi contenuti i suoi principali cavalli di battaglia, ha permesso a TradeMachines di crescere in un mercato in cui le vendite annuali si aggirano sui 380 miliardi, con un considerevole 40% di aumento annuo che certifica, qualora ce ne fosse ancora il bisogno, la qualità oggettiva di una società proattiva e altamente performante. Inoltre, la poliedrica piattaforma digitale presente sul suo sito riesce a mettere in collegamento utente e venditore in pochissimo tempo – media di 8,6 secondi -; in questo modo, il fatturato non fa altro che aumentare proiettandosi verso traguardi finanziari a dir poco sensazionali. L’indicizzazione Google e l’advertising verso i power seller completano un quadro molto eterogeneo, ma che non pregiudica affatto un’unione di intenti piuttosto marcata verso la completa soddisfazione di qualsivoglia cliente.