Il 4 maggio si avvicina
“Terra in vista, terra in vista”, il grido del povero mozzo che il grande navigatore genovese Cristoforo Colombo aveva messo in cima all’albero maestro della Santa Maria, la caravella con la quale il genovese era partito dalla Spagna, si leva alto. “Terra in vista, terra in vista!”. Non ci credeva più nessuno, a bordo della caravella il morale era basso, anzi bassissimo, e anche Colombo in cuor suo aveva “quasi” perso la speranza di trovare terra. Colombo e i marinai alle grida del mozzo si risvegliano da quel sonno latente, dapprima pensano che il mozzo fosse impazzito, poi con quel po’ di speranza rimasta, quasi increduli si affacciano dalla caravella. D’improvviso un unico grido liberatorio esplode a bordo della Santa Maria: “terra, terra, terra!”. Ragazzi, il quattro maggio a me fa lo stesso effetto del mozzo della Santa Maria, ho appena scorto all’orizzonte quel qualcosa che ancora non ho capito bene come sarà che già mi viene voglia di gridare, perché quel qualcosa di cui ancora nessuno di noi sa nulla, quello è il quattro maggio, la fine del confinamento del famoso lockdown e il nostro ritorno alla libertà.
Quel qualcosa di cui ancora nessuno sa nulla
Mi duole dirlo, ma ancora una volta la nostra classe politica si dimostra all’altezza della sua fama, di quel manipolo di parlamentari incompetenti che da anni occupa gli scanni delle nostre istituzioni. I poveri cittadini italiani quando manca poco più di una settimana alla fine del lockdown ancora non sanno nulla sulle misure che verranno prese dal Governo e dalle istituzioni locali per ridarci quel minimo di libertà che ci è stata tolta dal Covid-19. La task force nominata dal Governo per studiare la fase 2 alla cui guida è stato nominato il famoso Vittorio Colao (ma chi lo conosce!), uno che di mestiere fa l’amministratore delegato (vedi Vodafone, RCS, Unilevel, ecc.), e il Comitato Tecnico Scientifico per il momento tacciono, dalle loro bocche non esce nulla e noi ancora non sappiamo nulla sul nostro futuro.
Ore 20:10, in attesa del premier
E’ da poco arrivata la notizia che tra un po’ parlerà il premier, i mass media dicono che parlerà della fase 2. Ho la tele accesa su Sky e mentre attendo il discorso mi vengono alla mente alcune domande che farei al nostro premier se ne avessi la possibilità. “Signor Presidente, in famiglia siamo in sei: se una sera vado con i miei a mangiare una pizza ho diritto ad un tavolo da 6 oppure per rispettare il distanziamento sociale mi daranno tre tavoli da 2? Ma allora che ci vado a fare in pizzeria?”, “Signor Presidente, si dice che durante la fase 2 sia previsto l’obbligo della mascherina, in questo caso la passerà lo Stato?”. Ragazzi, ecco il Premier!
E Conte parlò
La caravella riprende il largo, la terra si allontana, se va bene tocchiamo terra il 18 maggio.
Caramelle
Le nostre simboliche caramelle questa settimana le assegniamo a tutti gli operatori della Croce Rossa che prestano giorno e notte il loro prezioso servizio sulle ambulanze a scapito della loro vita. Grazie ragazzi, siete impagabili.