Forte esplosione davanti al tempio di Karnak, nel governatorato di Luxor, in Egitto. Tre uomini armati si sono avvicinati al sito archeologico a bordo di un’automobile e avrebbero cercato di forzare la sbarra d’ingresso del parcheggio. Secondo le prime ricostruzioni, due kamikaze sarebbero scesi dalla vettura e avrebbero iniziato uno scontro a fuoco con le forze dell’ordine: uno di loro è stato ucciso durante la sparatoria, l’altro è deceduto durante il trasferimento in ospedale. Il terzo uomo è riuscito ad eludere la sorveglianza e si è fatto esplodere all’interno del sito turistico ferendo quattro egiziani, tra commercianti dei bazar intorno al tempio e uomini della Polizia.
L’obbiettivo degli attentatori era colpire un bus turistico ma, secondo il resoconto del ministero dell’Interno egiziano, nessun turista sarebbe rimasto ferito nell’esplosione.
Le forze dell’ordine sono ancora impegnati nel tentativo di disinnescare altri due ordigni sistemati all’interno del sito, i turisti sono stati momentaneamente radunati nel tempio per ragioni di sicurezza.
Il ministero delle Antichità ha fatto sapere che ci sarà un massiccio rafforzamento delle misure di sicurezza in tutto l’Egitto, in seguito a quanto accaduto oggi e in previsione della stagione turistica che ha già subito un forte calo, a causa della costante instabilità del Paese. La settimana scorsa anche la piramide di Giza è stata presa di mira da attentatori kamikaze, che hanno ucciso due agenti di polizia.
Il tempio di Karnak, il più grande e antico sito religioso al mondo dopo quello di Angkor Wat in Cambogia, era già stato preso di mira nel lontano 1997, con il bilancio ben più pensante di 58 morti.
Per il momento nessuno ha rivendicato l’attentato ma si prevede un escalation di violenza diretta contro mete del turismo occidentale per i prossimi mesi.