Giudizio e video trailer in streaming di Elvis & Nixon. Cast e trama del nuovo film di Liza Johnson con Kevin Spacey e Michael Shannon.
Al cinema lo storico incontro tra Elvis e Nixon, Kevin Spacey e Michael Shannon nel cast
“La foto alla Casa Bianca di Elvis e Nixon è l’immagine più richiesta nella storia degli Archivi Nazionali“. È questa la frase che anticipa i titoli di coda di Elvis & Nixon, film distribuito nelle sale italiane a partire da giovedì 22 settembre 2016 e che nel week end si prepara ad affrontare al box office opere di genere ben differente ma altrettanto attesi, quali Bridget Jones’baby o il remake de I magnifici 7. Elvis & Nixon non è un remake ma non è certo la prima volta che viene raccontato lo storico incontro tra il Re del Rock e l’allora presidente degli Stati Uniti, Richard Nixon. Due personalità controverse, di cui probabilmente l’opinione pubblica non è mai riuscita ad avere un quadro ben chiaro e completo, ma che allo stesso modo hanno scritto una imprescindibile pagina di storia, sia parallelamente che, come viene raccontato in Elvis & Nixon, incrociando le proprie strade per un giorno.
Richard Nixon, unico presidente dimissionario nella storia politica degli Stati Uniti d’America ad aver interrotto anzitempo al proprio mandato. Una figura controversa, considerata tale già prima dello scandalo Watergate che travolse gli States nel 1974 e che inevitabilmente portò ad essere aspramente criticata e mal giudicata l’intera esperienza presidenziale di Nixon, durata circa sei anni.
Elvis Presley, conosciuto anche come The King, l’uomo capace di vendere oltre un miliardo di dischi nei soli ventiquattro anni di carriera che precedettero la sua morte precoce. Un idolo indiscusso che, pur non essendosi mai esibito al di fuori di Stati Uniti e Canada, rappresenta una realtà musicale ben nota in ogni angolo del pianeta.
Il momento in cui queste due personalità hanno dato vita allo storico incontro avvenuto il 21 dicembre 1970 nello Studio Ovale della Casa Bianca, viene ben raccontato nel film diretto da Liza Johnson. A ricoprire i ruoli dei due storici personaggi, Kevin Spacey e Michael Shannon, ugualmente capaci di donare sfumature bizzarre a chi, nella memoria comune, viene ricordato quasi esclusivamente in maniera autorevole, nel caso di Nixon, e ineccepibile, nel caso di Elvis.
Kevin Spacey in particolare, sembra ormai averci preso gusto nell’essere presidente degli Stati Uniti. Entrato nel cuore di tutti ricoprendo il ruolo dello spietato Frank Underwood in House of Cards, in Elvis & Nixon torna a mostrarsi completamente a proprio agio seduto dietro la scrivania dello Studio Ovale. Un po’ più insolita la scelta di affidare a Micahel Shannon il ruolo di Elvis, e questo non per l’indiscutibile talento dell’attore, apparso in ben otto film solo nel 2016, quanto piuttosto per la fisionomia che ben poco facilita gli spettatori nel rivedere in lui l’idolo di Memphis. Riesce ugualmente però a sottolineare l’irrequieta smania del cantante di non voler assolutamente incontrare ostacoli tra se stesso e la realizzazione delle proprie voglie e apparenti necessità. Una figura a tratti infantile di un uomo che, giunto all’apice del proprio successo, ripensa con estrema nostalgia proprio all’infante perduto sin dal primo momento in cui i riflettori di tutto il punto gli si sono puntati addosso.
Trama e giudizio della pellicola di Liza Johnson con video trailer del film in streaming
In Elvis & Nixon però, sono entrambi i protagonisti ad essere raccontati nelle proprie incertezze, le stesse nel giro di appena sette porteranno il presidente americano a dimettersi, ed il cantante a morire per abuso di farmaci. Se qualcuno però non conoscesse affatto la storia internazionale, politica e musicale, e si trovasse ad a guardare il film di Liza Johson, probabilmente non riuscirebbe ad immaginare il triste destino dei suoi protagonisti.
Nella prima metà del film, gli spettatori assistono al momento in cui Richard Nixon (Kevin Spacey) viene informato dell’intenzione di Elvis Presley (Michael Shannon) di avere un incontro con lui. A questo punto le immagini ci fanno vivere il susseguirsi di eventi che han fatto sì che l’incontro avvenisse. Siamo nel dicembre del 1970 ed il cantante Elvis Presley, tra gli artefici del rock ‘n roll, viene considerato dall’intera comunità come una vera e propria divinità vivente. Questo lo porta così ad ottenere quasi tutto ciò che desidera, consapevole che chiunque si trovi al suo cospetto rimanga completamente ammaliato dalla sua figura. Guardando la tv nella sua Graceland, Elvis si rende conto di come gli Stati Uniti stiano perdendo di vista il proprio popolo, soprattutto tra i giovani, perennemente spinti verso la rivoluzione. Decide quindi di scendere in campo, chiedendo al presidente Richard Nixon di consegnargli il distintivo da agente segreto. Ottenere l’incontro con l’uomo più potente del mondo occidentale non sarà però impresa facile, ma i fedeli amici di Elvis, ovvero Jerry Schilling (Alex Pettyfer) e Sonny West (Johnny Knoxville), sapranno come sfruttare la sconfinata popolarità di The King. Al principio infatti, Richard Nixon appare piuttosto annoiato all’idea di incontrare un semplice “intrattenitore”, preso com’è nel portare avanti i propri piani bellici. A ben poco serviranno i consigli del suoi collaboratori, Dwight Chapin (Evan Peters) e Egil Krogh (Colin Hanks) che, oltre ad essere grandi estimatori di Elvis, considerano l’incontro con l’artista come una grande opportunità per Nixon di conquistare il consenso della fascia più giovane degli Stati Uniti. Contro ogni previsione, a convincere nel giro di pochi secondi il presidente, è sua figlia Julie che, da appassionata di Elvis, spinge il padre ad incontrare il cantante per ottenere così un suo autografo.
Ed è proprio quando il Re del Rock ed il presidente americano si incontrano, che il film Elvis & Nixon assume una piega più apprezzabile, raggiungendo un ritmo scorrevole e mostrando un aspetto inedito dei due protagonisti. La foto dei due, riesce ancora oggi ad evidenziare come anche Richard Nixon sia divenuto vittima del fascino di Elvis Presley, proprio perché nel cantante, lo scorbutico presidente ha inaspettatamente ritrovato la sua stessa voglia di preservare un’America che, dopo averli portati sulla vetta del mondo, di lì a poco li avrebbe divorati e messi inesorabilmente all’angolo.